
Altro che paradiso, in Sicilia il mare è inquinato in 1 zona su 2: la lista nera aggiornata - interviut.it
Credevi che il mare della Sicilia fosse un paradiso? 1 su 2 sono super inquinati: ecco la lista nera da tenere a mente per le vacanze!
Secondo le rilevazioni più recenti effettuate lungo le coste siciliane, quasi la metà dei campioni di acqua prelevati presenta livelli di inquinamento superiori ai parametri stabiliti dalla legge italiana ed europea. Le cause principali di questa contaminazione sono riconducibili a scarichi fognari non adeguatamente depurati, reflui industriali e fenomeni di erosione costiera che facilitano la diffusione di sostanze nocive.
Le zone maggiormente colpite si trovano soprattutto nelle aree urbane e industriali, con particolare attenzione alle province di Palermo, Catania e Messina. Qui si registra un aumento significativo di sostanze inquinanti come batteri fecali, metalli pesanti e nutrienti in eccesso, che compromettono la balneabilità e mettono a rischio la biodiversità marina.
L’alterazione della qualità delle acque non ha solo conseguenze estetiche o turistiche, ma rappresenta un serio pericolo per l’ecosistema marino e la salute dei cittadini. La presenza di elevate concentrazioni di batteri patogeni può infatti provocare malattie trasmesse dall’acqua, come infezioni gastrointestinali e dermatiti.
Sicilia, in questi posti il mare è super inquinato
Dal punto di vista ecologico, l’eccesso di nutrienti determinato dall’inquinamento favorisce fenomeni di eutrofizzazione che causano fioriture algali nocive e la conseguente diminuzione di ossigeno nelle acque, con effetti devastanti sulla fauna marina. Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti negli organismi marini può compromettere l’intera catena alimentare, colpendo pesci, molluschi e, di riflesso, i consumatori umani.

Alla luce di questi dati, risulta evidente la necessità di potenziare i sistemi di monitoraggio ambientale lungo le coste siciliane, con un controllo più rigoroso degli scarichi e un miglioramento delle infrastrutture di depurazione. Le autorità regionali e nazionali sono chiamate a rafforzare le politiche di gestione sostenibile del territorio e dei corsi d’acqua, promuovendo anche campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e agli operatori turistici.
Le iniziative volte alla tutela del mare devono prevedere anche un piano di interventi coordinati per il ripristino degli habitat naturali e la riduzione dell’impatto antropico, in modo da garantire un ambiente marino sano e fruibile per le future generazioni.
Il quadro attuale delle acque siciliane evidenzia un’emergenza ambientale che richiede attenzione immediata e un impegno condiviso tra istituzioni, cittadini e imprese per preservare uno degli ecosistemi più preziosi del Mediterraneo.