
Sai che c'è un modo legale per non pagare i contributi? Non finirai mai di ringraziarmi - interviu.it
Contributi, esiste un metodo del tutto legale che ti permette di non pagarli: ecco qual’è, dopo mi potrai anche ringraziare!
Innanzitutto, è importante sottolineare che l’apertura di una partita IVA comporta, in linea generale, l’iscrizione obbligatoria all’INPS e il conseguente versamento dei contributi previdenziali. Tuttavia, esistono alcune eccezioni specifiche previste dalla legge che consentono di aprire e mantenere la partita IVA senza dover pagare i contributi INPS, purché vengano rispettati determinati requisiti.
Una delle principali casistiche riguarda i lavoratori autonomi che rientrano nel regime fiscale forfettario, introdotto per agevolare le partite IVA con ricavi limitati. Il regime forfettario prevede un’aliquota agevolata per le imposte e contributi ridotti, ma non elimina del tutto l’obbligo contributivo. Tuttavia, per chi ha redditi molto bassi, è possibile usufruire di una contribuzione minima, spesso inferiore rispetto ai regimi ordinari.
Un’altra possibilità riguarda chi svolge attività occasionale e non abituale, tipicamente sotto la soglia dei 5.000 euro annui di compensi. In questo caso, l’attività non può essere considerata continuativa e quindi non obbliga all’iscrizione alla gestione separata INPS né al versamento dei contributi.
Contributi, se rientri in questa categoria non li paghi
Dal 2025, alcune categorie di professionisti e lavoratori autonomi possono beneficiare di esenzioni o riduzioni contributive concesse da specifiche normative. Ad esempio, i giovani under 30 che aprono una partita IVA in regime forfettario possono usufruire di incentivi contributivi che riducono sino al 100% il pagamento dei contributi per i primi anni di attività.

Allo stesso modo, i soggetti che percepiscono redditi inferiori a una soglia stabilita dalla legge possono ottenere l’esonero parziale o totale dal pagamento dei contributi INPS, purché presentino regolare dichiarazione e rispettino gli obblighi fiscali. Infine, esiste la possibilità per i professionisti iscritti a casse previdenziali private di non versare i contributi all’INPS, ma solo a tali casse, a condizione di non essere iscritti anche alla gestione separata INPS. Questa opzione è valida per alcune categorie come avvocati, ingegneri o architetti.
Per aprire una partita IVA senza pagare i contributi INPS, è indispensabile affidarsi a un consulente fiscale o a un commercialista esperto che possa valutare la situazione individuale, suggerendo il regime fiscale più adeguato e verificando l’eventuale diritto a esenzioni o riduzioni contributive.
È importante sottolineare che evitare il pagamento dei contributi senza rispettare i requisiti previsti dalla legge può comportare gravi conseguenze, come sanzioni amministrative, accertamenti fiscali e debiti contributivi. Pertanto, la corretta impostazione della partita IVA e l’adeguata gestione degli obblighi previdenziali sono fondamentali per operare in sicurezza.