
Lauree, sono queste le più "utili" nel 2025-interviu.it
Lauree, sono queste quelle che hanno maggiori sbocchi lavorativi nel 2025. Se stai decidendo di iscriverti a un corso, valuta bene.
La scelta del percorso universitario rappresenta uno dei momenti più critici e determinanti per i giovani italiani, soprattutto in un contesto economico e lavorativo in continua evoluzione. Le lauree più richieste in Italia delineano un quadro chiaro delle opportunità occupazionali, fornendo indicazioni preziose per orientare le aspirazioni degli studenti. Un’analisi dettagliata dei dati più recenti evidenzia le facoltà con maggiori prospettive di inserimento nel mondo del lavoro e i settori trainanti dell’economia italiana.
Lauree con il più alto tasso di occupazione in Italia
Secondo il rapporto Almalaurea 2024 e le previsioni Unioncamere per il periodo 2024-2028, le lauree più richieste sono principalmente quelle appartenenti all’area economico-statistica, con una domanda annua stimata tra i 44.000 e i 50.000 laureati. A seguire, il settore formazione e scienze motorie registra una richiesta compresa tra 42.000 e 45.000 unità.

Le lauree scientifiche, in particolare quelle dell’area ingegneristica, confermano una forte domanda con stime di assunzioni annue tra 36.000 e 41.000 laureati, mentre la laurea in ingegneria civile spicca con una richiesta annuale tra 13.000 e 15.000 unità.
Un dato importante è che il successo lavorativo non dipende esclusivamente dal titolo di studio, ma anche dalla passione personale, dall’aggiornamento professionale continuo e dalle competenze trasversali. Nel 2023, Almalaurea ha evidenziato che i tassi di occupazione a cinque anni dalla laurea sono particolarmente elevati in ambiti come informatica e ICT (95,6%), ingegneria industriale e dell’informazione (94,8%) e architettura e ingegneria civile (93,6%).
Le lauree magistrali offrono ulteriori opportunità di inserimento, soprattutto in ambiti come l’area medico-farmaceutica (92,9% di occupazione), l’architettura e ingegneria civile (92%) e la veterinaria (91,9%). Un esempio emblematico riguarda i percorsi in scienze dell’educazione: pur avendo un tasso occupazionale più basso nella triennale, la laurea magistrale in questo settore aumenta sensibilmente le opportunità lavorative.
Il mondo del lavoro richiede sempre più competenze legate alle tematiche green e digitali, con una domanda crescente di professionisti quali ingegneri civili, energetici e meccanici, tecnici della sicurezza, mobility manager, specialisti in contabilità verde, nonché figure specializzate in ambito digitale come data scientist, esperti di cyber security, business intelligence analyst e ingegneri dell’intelligenza artificiale.
I settori con maggiori prospettive occupazionali e retributive
Il rapporto Almalaurea 2024 conferma che le lauree in ingegneria industriale e dell’informazione vantano le retribuzioni più alte, con una media mensile di 1.893 euro a cinque anni dal conseguimento del titolo. Seguono le lauree in informatica e tecnologie ICT (1.851 euro) e quelle in economia e management (1.706 euro). Le facoltà di architettura e ingegneria civile offrono anch’esse ottime prospettive, con stipendi medi di 1.680 euro.

I settori più richiesti includono le discipline economico-statistiche (36.100-39.800 richieste annue), il settore giuridico e politico-sociale (circa 39.900 richieste) e l’area medico-sanitaria (33.500-35.500 richieste). Anche l’ingegneria e l’insegnamento mantengono una domanda stabile. La disparità territoriale rimane un fattore critico: il Nord Italia mostra tassi di occupazione significativamente più elevati rispetto al Mezzogiorno, dove il tasso di impiego dei laureati si attesta al 69,9%, contro l’89,2% del Nord.
L’importanza delle competenze trasversali e delle esperienze extracurriculari
Le aziende italiane oggi valorizzano non solo il titolo di studio, ma anche le soft skills e le esperienze pratiche come stage, tirocini, lavoro o corsi all’estero e volontariato. Tra le competenze più apprezzate figurano leadership, autonomia, capacità comunicative, problem solving, lavoro di squadra ed empatia.
La scelta universitaria deve quindi tenere conto non solo delle prospettive occupazionali, ma anche dell’attitudine personale e della volontà di integrare la formazione accademica con esperienze che arricchiscano il profilo professionale. In questo contesto, le università italiane stanno adeguando i propri programmi per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più dinamico e tecnologicamente avanzato.