
Tra storia e natura: i borghi fiabeschi in questo paradiso italiano - Interviu.it
Borghi fiabeschi si succedono tra storia e paesaggi mozzafiato tra le colline: questo un tesoro nascosto dell’Italia.
Nel cuore del Piemonte meridionale si apre un paesaggio di straordinaria bellezza, in cui si intrecciano storia, natura e tradizioni enogastronomiche: le Langhe, riconosciute come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Questa regione, celebre per i suoi borghi fiabeschi e i panorami mozzafiato, rappresenta una meta imperdibile per chi desidera immergersi nell’autenticità del territorio italiano.
Il paesaggio vitivinicolo e gastronomico delle Langhe
Le Langhe si estendono tra le provincie di Asti e Cuneo e si distinguono in tre aree principali: la Bassa Langa, famosa per i vigneti a bassa quota e per il celebre tartufo bianco di Alba; l’Alta Langa, caratterizzata da boschi e noccioleti in quota; e la meno conosciuta ma altrettanto affascinante Langa Astigiana, dove si produce la rinomata Robiola di Roccaverano. Il territorio è un vero mosaico di coltivazioni e tradizioni agricole. Le colline modellate dai viticoltori ospitano vigneti che danno vita a vini di fama mondiale, grazie a un terroir unico e a un microclima particolarmente favorevole. La varietà di uve coltivate è la base per vini con caratteristiche organolettiche inconfondibili, sinonimo di qualità e radicamento storico.
Oltre al vino, un altro simbolo delle Langhe è il tartufo bianco di Alba, un tesoro enogastronomico che richiama ogni anno appassionati e turisti da tutto il mondo. Molti partecipano alle esperienze di ricerca con i trifolau, i cercatori di tartufi, o visitano le fiere e i mercati locali dedicati a questo pregiato fungo. Le nocciole, con la prestigiosa certificazione Nocciola Piemonte IGP, rappresentano un altro prodotto di eccellenza, ingrediente fondamentale per dolci e cioccolatini che hanno conquistato il mercato internazionale. Un’interessante evoluzione recente ha portato molte cantine a diventare spazi espositivi per l’arte contemporanea, dove le opere dialogano con il paesaggio circostante, creando un’esperienza culturale che unisce natura, vino e creatività.

I borghi delle Langhe sono testimoni di un passato ricco e complesso. Ogni centro abitato racconta una storia fatta di nobiltà, tradizioni contadine, conflitti e rinascite, attraverso architetture, piazze e monumenti. Questi piccoli gioielli architettonici sono immersi in un contesto naturale che cambia con le stagioni, offrendo scenari sempre nuovi e suggestivi.
Tra i borghi più affascinanti spiccano:
- La Morra, definita il “nido d’aquila” delle Langhe, che regala viste panoramiche estese fino alle Alpi e ospita il Palazzo dei Marchesi di Barolo, oggi sede di una delle cantine più prestigiose.
- Verduno, dove si coltiva il raro vitigno Pelaverga Piccolo, e il Castello omonimo, che unisce storia e passione vinicola.
- Barolo, patria dell’omonimo vino celebre in tutto il mondo, con il WiMu, il Museo del Vino Barolo, ospitato nel castello Falletti, che propone un percorso interattivo e sensoriale sulla cultura vinicola.
- Serralunga d’Alba, dominata dal suo castello medievale, offre visite guidate che raccontano la storia della nobiltà locale del Trecento.
- Barbaresco, noto per la cantina Gaja e la Torre di Barbaresco, da cui si gode una vista straordinaria.
- Neive, con il suo centro storico caratterizzato da strade acciottolate e dalla Torre dell’Orologio.
- Grinzane Cavour, legato a Camillo Benso conte di Cavour, ospita il Museo delle Langhe e l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
- Castiglione Falletto, meta privilegiata per gli amanti della fotografia, con la Chiesa di San Lorenzo e la Cappella dei Battuti.
- Monforte d’Alba, noto per l’Auditorium Horszowski, un anfiteatro naturale che ospita concerti sotto le stelle.
- Santo Stefano Belbo, città natale di Cesare Pavese, conserva la memoria dello scrittore attraverso la Fondazione e la casa natale.
- Roddi, sede dell’Università dei cani da tartufo, dove si addestrano gli animali alla ricerca del prezioso fungo.
Ogni borgo conserva un’identità distintiva, frutto del connubio tra tradizione e innovazione, e offre un’esperienza unica che coinvolge i visitatori in un viaggio tra passato e presente, nella cultura e nella gastronomia. Oltre ai borghi, il paesaggio delle Langhe è impreziosito dalle rocche, imponenti formazioni geologiche che emergono come monumenti naturali testimoni del tempo. Tra queste, le Rocche dei Sette Fratelli rappresentano un anfiteatro naturale tra i comuni di Treiso, San Rocco Seno d’Elvio e Trezzo Tinella.
Questa zona, modellata dall’erosione dell’acqua su terreni marnosi, ospita flora e fauna tipiche, come ginestra, ginepro, pino silvestre, volpi e cinghiali. Le rocche sono raggiungibili da Treiso tramite strade che si snodano tra vigneti di Nebbiolo e Moscato. Il nome di questo luogo deriva da un’antica leggenda secondo cui sette fratelli furono inghiottiti da una voragine per aver sfidato il cielo. Le Rocche dei Sette Fratelli sono inoltre un simbolo della Resistenza italiana, teatro di scontri durante la liberazione, e sono narrate nel romanzo “Una questione privata” di Beppe Fenoglio, che ha immortalato Treiso come ultimo baluardo partigiano prima di Alba.