
Hai 144.000 euro di multa se fai questo errore gravissimo: l'avviso dell'Agenzia delle Entrate -interviu.it
L’avviso dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito tutto. Se non vuoi una multa di 144.000 euro non commettere questo errore gravissimo.
Ha creato non poco allarmismo l’annuncio divulgato dall’Agenzia delle Entrate. La news sta circolando velocemente, creando tensione, anche perché gli esperti hanno messo i contribuenti in guardia, ricordando loro che potrebbero incorrere in una sanzione salatissima.
Si tratta di una modifica sostanziale, che potrebbe rovinare tanti nuclei familiari. Ma tanto allarmismo è giustificato da un cambiamento drastico e, soprattutto, veritiero? A destare scalpore è stato l’importo della presunta ed eventuale sanzione che verrebbe applicata ai contribuenti qualora commettessero l’errore specifico.
Hai 144.000 euro di multa se fai questo errore gravissimo: l’avviso dell’Agenzia delle Entrate
Sembrerebbe, stando alle prime indiscrezioni, che una nuova legge, entrata in vigore di recente, prevede sanzioni veramente cospicue, anche per coloro che hanno semplicemente presentato in ritardo la dichiarazione dei redditi. Inoltre sembrerebbe che siano state sancite pene detentive fino a quattro anni, oltre a quelle pecuniarie.

La verità è questa: la nuova legge non prevede l’applicazione di una sanzione nel caso in cui il contribuente non abbia presentato la dichiarazione dei redditi, ma piuttosto se non l’abbia presentato affatto. In tal caso la condotta integra l’omessa dichiarazione, un illecito tributario disciplinato dall’ordinamento italiano.
Dunque, qualora un contribuente sia persona fisica sia persone giuridica non presenti la dichiarazione dei redditi o IVA, e l’importo che avrebbe dovuto versare supera i 50.00 euro, scatta per automatismo una denuncia. Qualora attraverso il procedimento si accertasse l’avvenuta omessa dichiarazione, il Giudice potrebbe applicare una pena detentiva fino a quattro anni e una sanzione di 144 mila euro.
Il legislatore ha introdotto tale legge con lo scopo di contrastare, in modo concreto, l’evasione fiscale più grave e strutturata. Quest’ultima si verifica allorché il contribuente, pur essendo obbligato, non presenta affatto la dichiarazione dei redditi o dell’IVA, sottraendosi volontariamente al controllo del Fisco. La soglia dei 50.000 euro è stata fissata per differenziare le condotte di particolare gravità da quelle lievi.
L’inserimento di sanzioni penali, come la reclusione fino a quattro anni, ha una funzione deterrente: scoraggiare, quindi, i cosiddetti furbetti che, regolarmente evadono le tasse. Lo scopo è cercare di mantenere l’equità fiscale, tutelandola, facendo sì che tutti i contribuenti paghino quanto dovuto. Questa disciplina, dunque, si inserisce nel più ampio contesto della lotta all’evasione, una priorità nazionale ed Europea, poiché impatta gravemente sulle risorse pubbliche e sulla tenuta del sistema economico.