AL QUARTIERE MERCATO FESTEGGIAMENTI IN ONORE D I
"MAMMA SCHIAVONA" MARIA S.S. del CARMINE
Napoli 16
luglio 1999
Nel Santuario del Carmine Maggiore di Napoli, si venera la Beata Vergine Maria
S.S. del Carmine, detta "la Bruna" per il colorito olivastro della sua
carnagione.
Detta Icona fu incoronata dal R.mo Capitolo Vaticano nellanno santo 1875.
Il santuario è retto dai padri Carmelitani da oltre sette secoli, supportati dalla
famiglia del santuario: Suore Carmelitane e il terzordine Carmelitano.
Ogni anno si commemora la festività della B. V. Maria del Monte Carmelo, con una serie di
manifestazioni religiose allinterno della Basilica con solenne celebrazioni,
presiedute da eminenti religiosi.
Questanno lapertura delle manifestazioni interne è iniziata mercoledì 16
giugno, concludendosi venerdì 16 luglio con la Concelebrazione Eucaristica, presieduta da
Sua Em.za Rev.ma il Signor Cardinale Michele GIORDANO, Arcivescovo Metropolita di Napoli.
Detta Concelebrazione si doveva tenere allesterno della Basilica con la consueta
fiaccolata, purtroppo a causa del maltempo è stata celebrata allinterno della
chiesa, recitando alla fine la preghiera dellAtto di Affidamento di Napoli alla
Madonna Bruna, senza la programmata fiaccolata dei fedeli.
Il Cardinale Giordano, durante lOmelia, si è soffermato sui valori
dellattuale società, richiamando alle proprie responsabilità le Istituzioni, a un
maggiore impegno nel riportare i giovani sul modello tradizionale di vita cristiana.
Inoltre ha aggiunto che non è solo colpa dei giovani se oggi predomina "il
male", ormai questa società è da guarire al più presto con limpegno di
tutti, per salvarla da questa catastrofica e impropria vita umana, dove regna la
bestialità della sopraffazione, con la distruzione della famiglia attraverso
lanormale e peccaminosa accettazione della "convivenza" della coppia, del
divorzio, della non natalità, della pornografia, del "matrimonio tra omosessuali,
dellincesto, della pedofilia, della droga, dellalcolismo e della sempre più
dilagante criminalità che condiziona lo sviluppo di questa attuale società. Dunque un
monito a tutti per riappropriarci della civiltà dei valori umani e cristiani.
Alle ore 21 del 15 luglio, sono iniziati i festeggiamenti
esterni con laccensione delle luminarie - in piazza del Carmine, ed in alcune
adiacente strade della chiesa - curate dalla ditta Cesarano di Torre del Greco (NA),
mezz'ora dopo il "Parlamentino" della circoscrizione Mercato-Pendino, guidato
dal presidente Donato Pulcini - al quale è spettato il tradizionale taglio del
nastro - ha proclamato aperto i festeggiamenti esterni, deponendo inoltre una corona
di alloro al monumento dei caduti di tutte le guerre, posto sulla facciata esterna della
chiesa, durante questa raccolta cerimonia la tromba della banda musicale del 231°
Reggimento "Avellino" ha eseguito il toccante "Silenzio", con la
composta partecipazione di migliaia di persone tra cui limmancabile presenza del
Cav. Enrico Flauto, già Consigliere della Provincia di Napoli, e dellOn. Luciano
Schifone.
I festeggiamenti sono proseguiti alle ore 22 circa con il Simulacro dellincendio del
campanile di frà Nuvolo, assistito da tanta gente accalcata nella omonima piazza e dai
tetti degli edifici circostanti, inoltre dal palco donore ha partecipato a questo
tradizionale spettacolo pirotecnico S.E. Mons. Agostino Vallini - Vescovo Ausiliare
e Vicario Generale dellArchidiocesi di Napoli - ed altre autorità religiose,
militari, politiche e civili della città di Napoli.
Lincendio del campanile è stato a lungo
applaudito da un festoso ed entusiasta pubblico per il multicolore gioco di luci emesso
dallaccensione delle progressive "batterie pirotecniche" curate dai
fantasiosi e bravi "fuochisti" della ditta Scudo di Ercolano (NA).
Al Priore Padre Domenico Lombardo, con i suoi frati Carmelitani, ed a tutti gli
affezionati sostenitori di questo tradizionale avvenimento religioso và il compiacimento
di tutto il religiosissimo popolo napoletano per labnegazione organizzativa profusa
da tutti loro.
Lanno prossimo con lavvento del terzo millennio, coinciso con il Giubileo la
"festa" sarà ancora più significativa e spettacolare.
Bruno Carrano
LORDINE DEI
CARMELITANI
LOrdine dei Carmelitani non ha un vero e proprio fondatore, ma un grande amore: il
culto a Maria , anche se considera il profeta Elia come suo patriarca e modello. Elia e
Maria vengono uniti in una narrazione che giunge a noi come una leggenda. Fu in ricordo
della visione che mostrò al profeta la venuta della vergine sotto forma di piccola nube
che saliva verso il Carmelo, che i Monaci decisero di trasferire il loro monastero appunto
sul Monte Carmelo, vicino alla fontana di Elia.
Cacciati dai Saraceni nel XIII secolo,
i monaci superando varie difficoltà, ripararono in Occidente e vi fondarono vari
monasteri. Un episodio in particolare colpì i devoti: i fratelli supplicavano la Vergine
di liberarli dalle insidie che li avevano condotti in quei luoghi. A uno di loro, mentre
pregava, la Madonna apparve accompagnata da una moltitudine di Angeli e tenendo nelle mani
"lo scapolare" dellOrdine gli disse: Ecco il privilegio che dono a te e a
tutti i figli del Carmelo: chiunque sarà rivestito di questabito sarà salvo.
*Scapolare
Lo scapolare è la parte dell'abito
monastico, di origine benedettina, consistente in due bande di stoffa simile a quella
dell'abito che coprono, della larghezza delle spalle, e ricadenti davanti e dietro poco
meno della lunghezza dell'abito.
Come segno di affiliazione a un ordine monastico è portato anche dai laici, ma allora
consiste in due immagini di stoffa unite da due nastri, da portarsi pondenti sul petto e
sulle spalle, sotto le vesti.
LA FESTA DELLA
MADONNA DEL CARMINE
Molte delle feste tradizionali che un tempo
accendevano l'animo dei napoletani sono andate spegnendosi.
Scomparse, cadute nel dimenticatoio o inghiottite dalla progressiva evoluzione scientifica
e tecnologica, sono le feste di San Giovanni a mare o della "Nzegna", di
Piedigrotta o di S. Vincenzo.
Fino a qualche anno fa il turista che percorreva le strade del centro storico nelle varie
stagioni dell'anno, era attratto da spettacoli sempliceniente entusiasinanti.
Ai lati delle vie e delle piazze lunghi pali azzurri sostenevano archi adorni di lampadine
multicolori che formavano, nel fulgore della notte, caratteristiche scene delle tradizione
e del costume napoletano. Ciò ancora persiste, ma in maniera effimera e non più
influenzato da precisi riferimenti storici e folklorici. Nel ricordo di quella che fu la
meravigliosa festa della Madonna del Carmine.
Alta espressione di un culto millenario era la festa della
"Bruna" che ancora oggi si celebra il 15 luglio. Tale culto nacque con la
venerazione della immagine della "Mamma Schiavona" o "Madonna del Pio Monte
del Carmelo", immagine che la tradizione popolare attribuisce al pennello
dell'apostolo Luca.
La festa ha luogo con la processione della sacra icona accompagnata lungo tutto il
tragitto del quartiere Mercato, dall'intero "capitolo del Carmine", dalle
autorità cittadine, dai carabinieri e dai vigili in alta uniforme. Seguono fedeli e
devoti a "chella bella Mamma d' 'o Carmene".
Ma il punto culminante di tutti i festeggiamenti in
onore della "Bruna" è l'incendio del campanile.
Il celebre campanile della chiesa, detto di fra Nuvolo, svetta alto nel cielo
visibilissimo da ogni punto della città. Benché più volte danneggiato dai frequenti
terribili terremoti che sconvolsero Napoli, come quello del 1456, in ragione del quale
occorse l'opera di ben cento galeotti per sistemarvi le campane che vi fece collocare fra
Girolamo de Signo, resta essenziale richiamo del popolo dei fedeli e di quanti ad esso
fanno riferimento come centro di tutte le attività che si svolgono in contrada
Mercato-Pendino.
Il campanile la notte del 16 luglio, abilmente
rivestito di "giochi pirotecnici" da valenti "fuochisti" napoletani,
dà la verace impressione di un terrificante incendio. Per il napoletano attento cultore
delle tradizioni popoari, non assistere all'incendio d"o campanaro 'o Carmene, è
grave omissione, atto di mancanza di fede. Ai sacri riti religiosi vanno ad aggiungersi
quelli profani. Chi non alimenta lo spirito alimenta il corpo. In ogni angolo della piazza
e dei vicoli del Carmine, decine e decine di suggestive bancarelle sulle quali sono
esposte merci di tutti i tipi e generi. Di fresche e allettanti cibarie soprattutto. Si
ripete per una notte negli atti ripetuti anno dopo anno nel corso di interi millenni,
l'antica abitudine del vivere per riti, sacri, profani, magici.
Pangloss
O Vergine del
Carmelo,
Madonna Bruna,
"Mamma del Carmine", come
da secoli ti ama invocare il
popolo fedele di Napoli,
riempi della tua presenza
il cammino della nostra vita.
La tua
bellezza,
specchio della Bellezza Divina,
irradi nel mondo
mitezza, pace e armonia.
La tua tenerezza,
r iflesso della
Misericordia Divina,
ci aiuti ad amare Dio e i
fratelli,
con cuore puro e totale dedizione.
La tua
sapienza,
dono dello Spirito Santo,
ci educhi all'ascolto orante
della Parola
e a vivere secondo i suoi
Disegni.
La tua
vicinanza,
segno delle promesse Divine, ci insegni la solidarietà
e la carità verso i poveri.
Con il tuo esempio,
sostienici o Maria,
nostra Madre e Sorella.
Amen |
|