Con il Patrocinio di

Regione Campania

"L'OMBRA DEL VESUVIO"
Premio Internazionale di Poesia Multimediale
Convitto V. Emanuele - Piazza Dante Napoli
- Napoli 6 dicembre 2000 -

Con il Patrocinio di

Provincia di Napoli
.

La giuria è composta da: Rosetta Fidora Ruiz, Enzo Grano, Bianca Desideri, Antonio Tranzillo, Sergio Zazzera, Max Vajro. Primo premio: un breve soggiorno a Napoli per due persone al Freedom Residence Naples in Via Santa Lucia, 50 - 80132 Napoli.

Il Vesuvio, lo "sterminator Vesevo", è il protagonista simbolico del I Concorso Internazionale di Poesia Multimediale in lingua italiana L’Ombra del Vesuvio voluto dalle Associazioni "lnterviù" e Napoli è", entrambe fortemente impegnate nel campo della cultura e dell’informazione e realizzato con il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Napoli.
Al concorso sono pervenute liriche da varie nazioni non solo europee fra le quali Canada, Cina, Etiopia, Slovenia.
Un sincero grazie a tutti i partecipanti per aver voluto dare con la loro attenzione il giusto riconoscimento all’iniziativa, alla Regione Campania e alla Provincia di Napoli per aver posto l’iniziativa sotto il loro alto patrocinio e al Freedom Residence Naples di via S. Lucia n.50 che ha offerto, con particolare sensibilità, un soggiorno nella nostra città al poeta primo classificato. Un particolare ringraziamento va alla Giuria del premio composta da Enzo Grano, Rosetta Fidora Ruiz, Antonio Tranzillo, Max Vajro e Sergio Zazzera.
Perché l’Ombra del Vesuvio? Il Vesuvio visto come forza della natura a volte violenta, spettacolare, a volte protettrice con la sua imperiosa maestosità. Portatore di distruzione ma anche di vita. Simbolo della nostra Partenope in tutto il mondo. Ed allora perché non dedicargli un premio che consentisse, però, a tutti indistintamente gli italiani residenti nel nostro Paese ed all’estero di esprimere con la poesia i propri sentimenti liberamente dedicandoli al Vesuvio senza che esso fosse il tema obbligato.
La raccolta poetica omonima vede la pubblicazione di poesie in concorso e fuori concorso partecipanti al Premio. Ci si è posti il dilemma se pubblicare le liriche così come pervenute o se procedere a piccoli "interventi" per un maggiore rispetto delle convenzioni della lingua italiana. Si è convenuto di prediligere il criterio dell’ordine alfabetico per autori e del rispetto dell’individualità espressiva degli autori senza porre in essere interventi "correttivi", anche se tale scelta comporta, e di questo si è consapevoli, inevitabilmente un minor rispetto della complessità della lingua italiana.
Prima di lasciare la parola, anzi i versi, agli Autori ci sia permesso ricordare i principali impegni che nel corso di questi anni hanno visto protagoniste le due Associazioni organizzatrici del Premio.

L’Associazione Culturale "Interviù" non a fine di lucro nasce a Napoli nel dicembre del 1996, col proposito di svolgere la più ampia attività di ricerca e di documentazione nel campo culturale, artistico e sociale. Organo di divulgazione d’informazione ed attività dell’Associazione è Interviù - http://www.interviu.it - nato con lo scopo di divulgare luoghi, cultura e filosofia di vita partenopea.
Interviù è dunque il primo sito telematico di costume e società che indaga e registra i molteplici aspetti della città di Napoli, penetrando in tutti i suoi strati sociali e riportandone in luce protagonisti, testimoni, avvenimenti, mediante interviste dirette e immagini. Informa, evidenzia, scopre e ri-scopre, senza pretese seriose di "produrre cultura", ma divertendo e divertendosi: l’ironia è la sola lente d’ingrandimento con la quale sono focalizzati lati insoliti, particolari o poco noti, tradizionali, comuni o banali della società napoletana. lnterviù non si propone di comprendere, spiegare o semplificare una realtà sociale e di costume complessa e intricata come quella di Napoli, ma cerca invece -e più semplicemente - di svelarla ai suoi abitanti ed a chiunque
ne sia curioso o interessato. Interviù si avvale, per questo scopo, di una redazione estesa e diversificata, di specialisti e dilettanti, ove l’unica regola che si rispetti è la responsabilità personale dei propri articoli. Lo staff redazionale è in continuo ampliamento ed aperto a proposte ed interventi di chiunque voglia partecipare, in prima persona o indirettamente, al "piacere del discorrere" su Napoli. lnterviù, patrocinata moralmente dalla Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli, è gratuitamente visibile dal 2 gennaio 1997 unicamente sulla rete Internet digitando il seguente indirizzo http://www.interviu.it. Tra le rubriche di grande successo:
- "Interviù Art Gallery", finalizzata all’attività di promozione e divulgazione in Internet delle nuove tendenze artistiche nel settore della pittura, scultura e fotografia. La Galleria intende proporsi come primo e più importante centro artistico culturale, dedicato alla conoscenza, l’approfondimento, la valorizzazione e la diffusione dell’arte locale nel mondo, presentando in modo attraente e mirato gli artisti e le loro opere, organizzando e promuovendo mostre d’arte personali e/o collettive, cataloghi d’arte, cd-rom, eventi artistici.
- "Carto-Line da Napoli", mostra virtuale (composta da circa 500 immagini) di cartoline illustrative sulla città di Napoli.
- "Museo virtuale della Canzone Napoletana", al momento ancora in lavorazione, dedicato alla conoscenza, approfondimento, valorizzazione e diffusione della musica e della canzone napoletana nel mondo.
- "Shopping made in Naples", vetrina espositiva di cose uniche e rare per uno shopping tutto napoletano. Il servizio che lnterviù offre ai propri soci è finalizzato unicamente alla promozione e divulgazione in rete di prodotti tipicamente napoletani, attraverso la realizzazione di spazi web personalizzati e cataloghi elettronici.

Gian Carlo Garzoni
Presidente Associazione "Interviù"

L’Associazione Culturale "Napoli è", nata nel 1994, per volontà e dall’impegno di un gruppo di giornalisti ed operatori culturali napoletani, in breve tempo ha conquistato un ruolo di rilievo nel panorama cultuale campano. L’Associazione, iscritta all’Albo delle Associazioni Culturali del Comune di Napoli, è Ente culturale di rilievo regionale ai sensi della legge 49/85, è associata alla F.A.C.N. Federazione delle Associazioni Culturali Napoletane e alla F.I.A.F. Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche. Riscuote da sempre forte successo di pubblico ed èseguita con notevole attenzione dalla stampa e dagli organi di informazione radiotelevisivi. Anche le Istituzioni ad ogni livello si mostrano vicine all’Associazione concedendo il Loro alto patrocinio alle manifestazioni promosse ed alle pubblicazioni realizzate. E proprio alla Regione Campania con gli Assessorati alla Pubblica Istruzione e Cultura e Turismo e Spettacolo, alla Provincia di Napoli, al Comune di Napoli Assessorati all’identità e Cultura e Tempi della Città va il ringraziamento più sincero dell'Associazione.
Nel corso di questi anni numerosi sono stati gli impegni dell’Associazione "Napoli è" che si è mossa in vari campi in particolare quelli della cultura e dell’informazione. Ci sia consentito di ricordare alcune fra le più importanti iniziative: la pubblicazione delle raccolte poetiche Emozioni, Ali di Parole, Le voci dell’anima, Le strade della vita, Sentimento d’insieme, Parole dal cuore, ‘N’anticchia ‘e Napule, il catalogo "Umberto D’Agostino. Opere", il romanzo sociale "Tizzoni", il lavoro Dibattito su Gorbaciov; l’attività musicale con vari appuntamenti concertistici (Giugno musicale, Dicembre in musica, I concerti dei Sedili); i Concorsi nazionali di poesia in lingua italiana e vernacolo, il Concorso nazionale di Audiopoesia, il Concorso internazionale di poesia "L’Ombra del Vesuvio"; le attività culturali del "Cenacolo poetico"; le personali, le collettive e le estemporanee di pittura, scultura ed arti figurative; i corsi ed i concorsi fotografici, le mostre "Scene da un presepe" del fotografo Ernesto Pietrantonio, "Egypt. Luci e colori dall’Egitto" del fotografo Rosario Perillo, la rassegna fotografica "Appunti di viaggio. Paesi, culture, volti, emozioni", organizzate quale Circolo fotografico F.I.A.F.; la pubblicazione del periodico "Napoli e..." diretto dalla giornalista Bianca Desideri; il progetto per la costituzione della Biblioteca Campana "Napoli è"; la realizzazione degli eventi "Percorsi nella memoria" mostra dell’artista italo-svizzero Umberto D’Agostino; l’impegno per i giovani e nel sociale in zone a rischio come Scampia. Fiore all’occhiello dell’Associazione sono le tre edizioni di "Rivive la Napoli dei Sedili - Il Palio dei Sedili" manifestazione culminante con la ricostruzione in costumi storici del Quattrocento della concessione da parte di Carlo VIII al Sedile di Popolo del privilegium di potersi riunire nuovamente con gli altri Sedili. L’edizione 2000 ha visto la collaborazione con il quotidiano La Verità con la realizzazione di uno speciale dedicato interamente alla manifestazione, la folta collaborazione di scuole napoletane di ogni ordine e grado e Io svolgimento del Palio dei Sedili in Largo San Giacomo.
L’auspicio e l’augurio è che il continuo sforzo contribuisca a far crescere sempre di più l’Associazione tenendo viva l’attenzione del pubblico, delle Istituzioni e della stampa sulle sue attività e sugli impegni di "Napoli è" che continuerà ad operare per il rilancio continuo di Napoli e della regione.

Giuseppe Desideri
Presidente Associazione  "Napoli è"

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LA COPERTINA DEL VOLUME DI POESIE "L'OMBRA DEL VESUVIO"
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BIANCA E GIUSEPPE DESIDERI (ASSOCIAZIONE NAPOLI E')
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LILIANA CASTALDI (FREEDOM RESIDENCE NAPLES) CON IL VINCITORE DEL PREMIO CARLO DEL PREITE E GIAN CARLO GARZONI (ASSOCIAZIONE INTERVIU')
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LA PRESENTATRICE VIVIANA SENESE CON LA GIORNALISTA BIANCA DESIDERI E LA POETESSA ROSETTA FIDORA RUIZ
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IL POETA RINO VITTOZZI (VOCE DELLE LIRICHE INSERITE NEL CD-ROM)
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L'ARTISTA MAURO MAROTTA
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L'ARTISTA MAURIZIO MAGGIO
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L'ARTISTA ANTONIO CAPUTO
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L'ARTISTA RITA RICCIO
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L' ARTISTA EUGENIO AMORUSO

Indice delle Poesie

Amica mia (Carducci Lisa)
Timore (Carducci Lisa)
Più del pane alla bocca (D’Amiano Giovanni)
Sera sul Vesuvio (D’Amiano Giovanni)
Il velo (d’Amore Nunzia)
L’anima del mondo (d’Amore Nunzia)
Come un preludio (Del Preite Carlo)
Prima stella (Del Preite Carlo)
Un angelo (de Nigris Dolores)
Un sentiero (de Nigris Dolores)
Finché ci sarai (De Santis Franco)
Gioco del destino (De Santis Franco)
Niente (Eler Samanta)
Profondo dolore (Eler Samanta)
Il dolore della Madre di tutti (Esposito Roberto)
Piccola donna bianca (Esposito Roberto)
Il mare (Lacovich Valentina)
La grande nuotatrice (Menna Giuseppe)
Questi ami (Menna Giuseppe)
Eterni silenzi (Oratore Annamaria)
La giostra (Oratore Annamaria)
Esule in patria (Pulcrano Modestino)
Una bugia di biscuit (Pulcrano Modestino)
Pietre laviche (Quadrino Donatella)
Vesuvio (Quadrino Donatella)
Ma dove vanno le nuvole (Sabini Liberatore Anna Maria)
Sogni (Sabini Liberatore Anna Maria)

Lisa Carducci

Amica mia

Oscura maga
non ti ho mai parlato
e non lo farò più…

Quando solenne
col tuo passo lento
col tuo mantello nero
verrai a me
che vorresti, magna
potenza
ch'io tremassi?

Ti chiamerò sorella
invece
ti chiamerò amica
e chiuderò gli occhi
sull'inafferrabile
memoria…

Quando il tuo bacio
le mie labbra
ghiaccerà
no, 
non temerò;
anzi ti porgerò la mano
anzi!

Amica mia
non più ti parlerò
ho da fare
giorni da raccogliere
e tu 
prepara il tuo
dovere…

Lisa Carducci

Timore
A te che temevi
Mi abbandonai
Temevi l'amore, me, te
Di capire e di scoprire
Ciò che sospettavi
Di riuscire
Di primo acchitto
Tremasti inquieto
Quando ardite le mie labbra
Soffiarono insolenti
Insolito ardore
Sul tuo collo
A mani golose
Abbandonai
Impudenti capretti
A timida lingua
Ventre piatto
Temevi me, te, l'amore
Le parole quanto il silenzio
Le risa come le lacrime
I miei lamenti sospirosi
I tuoi improvvisi brividi
Il nascente piacere
Temevi il tuo saper fare
Il mio muto consenso
Aspettavi rimproveri 
Trovavi elogi
A te che tutto temevi
Tutto abbandonai…
Lisa Carducci

Giovanni D'Amiano

Più del pane alla bocca
Le notti di luna sull'aia,
gli odori del grano spigolato
ancora fresco dalla trebbiatrice,
la baldoria delle donne
nella festa del sole implacabile.
Mi tornate agli occhi,
alle pallide palme protese,
compagni che m'eravate
più del pane alla bocca.
Ma, ormai, chi vi ritrova:
siete fratelli duri nella giostra
dei giorni che non danno tempo
a cogliere le favole del cuore.
Giovanni D'Amiano
Sera sul Vesuvio
La sera allunga ombre metafisiche
E confonde le geometrie della ragione.
Si formano incerte sbavature
E inattesi viluppi tra i pensieri,
e l'anima, resa ondivaga, si smarrisce.
I miei passi si inerpicano
Sul sentiero di sabbia, dove lasciano
Orme indefinite e precarie.
Una nostalgia di certezze mi risospinge
Verso il porto materno,
che, con ventre premuroso,
mi accoglie.
In esso, la barca smarrita del cuore
Attracco a cime d'amore arcaico.
Giovanni D'Amiano

Nunzia d'Amore

L'anima del mondo
Siamo parte
di una stessa Anima
l'anima del mondo
il prana divino.
Siamo parte
di un unico corpo
che ora si trascina
smembrato
per le vie del mondo.
Come uno zombi
lancia il suo grido 
di terrore
alla ricerca dell'anima
che lo ricomponga.
E' libero un corpo
senz'anima?
E' libero un corpo
che vede, che sente, che parala?
Anche un automa
vede, sente, parla
ma gli manca
un'anima
per essere libero.
Nunzia d'Amore
Il velo
Oh, velo che non ti infrangi
e ti avvolgi
intorno alle mie membra
come una veste.
Vorrei stracciarti
e scagliarti 
lungi da me
ma tu
ti avviluppi
sempre di più 
sino a divenire
pelle della mia pelle.
Perché illusione
continui ad essere
padrone della mia vita
perché continui
a bendare i miei occhi
a tarpare la mia bocca
a legare i miei piedi?
Che cosa ti è complice
in me
che ti trattiene?
Quali desideri
mi tengono legata
a te?
Nunzia d'Amore

Carlo Del Preite
(Autore vincitore del premio)

Come un preludio
Lascia brillare
tra i capelli sciolti
gocce di sole
e petali di cielo.
Offri le labbra
ai fremiti del vento
e illumina il tuo sguardo
di conchiglie.
Raccogli tra le mani
acqua di mare
e fanne specchio 
per il tuo sorriso.
E quando il giorno 
scivola a occidente
profuma la tua pelle
di velluto
con i colori tenui
della notte.
La tua vita bambina
sfiori il tempo
come il preludio
di una sinfonia.
Carlo Del Preite
Prima stella (Poesia vincitrice)
Mi scivola il tramonto
fra le dita
mentre nel cielo
di luce tremante
fitti stormi di rondini
gioiose
ondeggiano arabeschi
trionfanti;
nell'aria già si effondono
gli aromi
di questa primavera
appena nata,
di mare
di eucalipti
e di giardini.
Ho voglia di partire
e non mi muovo
e nostalgia di luoghi
mai abitati
delle nenie del Sud
che non conosco
dei sorrisi sepolti
in fondo al cuore.
Tu non ci sei.
Chi inchioda le mie mani
e a che servono gli occhi
sulla sera
se non posso guardarti,
prima stella?
Carlo Del Preite

Dolores de Nigris

Un angelo
Un angelo esiste acanto a me
C'è una presenza viva.
Nell'immensità del cielo
Le stelle brillano e sono lì.
Quale uomo non ha un cielo
Che lo protegge e che lo avvolge?
Ti volgi e vedi la sua ombra,
i suoi passi ti seguono,
percepisci il suo calore.
Nel silenzio puoi sentirlo,
è un angelo, è un angelo buono
che ti sussurra, che ti guida,
che non ti lascia mai sola.
Forse ti accompagnerà in quel grande ciel azzurro.
Una grande serenità ti riempie il cuore,
la tua felicità è qui.
Dolores de Nigris

Un sentiero

E' una giornata calda con un cielo chiaro.
iI paesaggio ai miei piedi è libero dalla nebbia.
Le case minuscole, il lago, gli alberi, l'intera natura è lontana,
c'è uno spazio indescrivibile;
ma vedo che ogni singola cosa è austera,
silenziosa, maestosa, e fende il cielo.
Intorno la vegetazione con le sue verdi sfumature
scende lungo le falde, verso la vallata;
in un groviglio di arbusti la montagna pericolosamente
si spinge quasi nel vuoto.
Si apre un sentiero tra le folte ginestre.
Il vento confonde il fruscio delle foglie
con il verso dei passeri, che volano in stormi.
Poggio il mento sul dorso della mano…
Guardo incantata intorno a me e ascolto…
Morire per fermare quell'istante,
per sognare che quel paesaggio appartiene a te.

Dolores de Nigris

Franco De Santis

Finché ci sarai
Finché la luce del giorno
mi darà la tua immagine,
e i silenzi della notte
arricchiranno l'animo mio,
saprò d'esserti vicino.
Finché la tua voce
varcherà la barriera del suono
del mio universo,
potrò amarti senza limiti.
Finché lo spazio della tua anima
sarà il mio errare senza confini,
il mio corpo vivrà alimentato
dalla tua energia per spegnersi solo
quando il mondo cesserà di esistere
Franco De Santis
Gioco del destino
L'aria si è fatta più fredda,
i  contorni dei grandi platani
svaniscono nella scura notte.
Il mio sguardo si posa
sul baluginare della città silenziosa,
più non si vedono  i piccioni in volo,
sognando l'abituale risorgere del giorno.
Guardo attraverso la finestra,
so già che la notte mi porterà
i soliti pensieri, li sento nel vento
sfiorar le alte fronde dei platani,
e venire ad annidarsi nel mio cuore.
Non oso nascondermi, e resto inerte
ad aspettare il gioco del destino,
che violento incombe sulla mia vita
Franco De Santis

Samanta Eler

Niente
Aspettavo inutilmente,
sentivo il tempo che mi percorreva le vene,
aspettavo te,
ed infine non ho avuto niente.
Mi fa male il sangue,
che scorre nell'anima che non c'è.
Volevo abbracciarti ed invece non ci fu niente.
Solo speranze sprecata, maledette,
malate da malattia inesistente.
Sola come sempre,
in un giorno di marzo,
persa nel vuoto della verità.
Io ti amo e tu non lo capisci.
Il profumo dell'aria mi accarezza nel profondo.
I tuoi occhi dolci,
nati dal cielo e dalla terra.
Io, sola, nata da me stessa, dai miei incubi.
Sola senza te, cielo.
Sola senza niente.
Samanta Eler
Profondo dolore
Qualcosa mi fece male al cuore
e quel sentimento arrugginito
lo sento ancora muoversi nelle viscere del mio essere.
Quell'impercettibile dolore mi fa soffrire ancora,
tocca l'anima accarezzandola dolorosamente,
per poi darmi capire che non se ne andrà mai.
Lo sento muoversi dentro il mio corpo,
lo sento sciogliersi e rivivere nuovamente.
Mi fa sentire abbandonata a me stessa,
senza conoscermi interiormente.
Fa tremare il sangue nelle vene,
lo sento piangere vicino al mio cuore.
Antico come nessuno, come niente,
eppure esiste ancora.
Questo dolore del passato,
questo dolore nato all'interno del profondo,
all'inizio della strada di questa vita,
agli inizi del mio mondo,
alla fine di me.
Samanta Eler

Roberto Esposito

Il  dolore della Madre di tutti

Sul volto roseo perlaceo di madonna immacolata:
scendono con estrema lentezza le lacrime,
che sgorgano da occhi mesti bagnando le guance.
Amore senza confine irradia il suo volto celestiale,
è circondata da icone diafane e di pia religiosità.
Estasiato rimani ad adorare tali figure,
guardi con il cuore e cerchi conforto.
Solitario nel dolore che lacera l'animo,
voti la sua esistenza terrena alla preghiera,
consapevole dell'illusione cerchi il miracolo.
Osservi il suo volto compassionevole e materno,
che chetano la tua rabbia verso le ingiustizie del mondo,
trasformandola in cocente amore spirituale.

Roberto Esposito

Piccola donna bianca

Da una grotta risplende una piccola luce,
sono occhi ingenui pieni di amore
e votati al dolore: che vedono in essa
una figura celestiale che sorride.
Solo lei la vede miracolo celeste irreale,
una fonte sorge ai suoi piedi "acqua miracolosa",
tale fluido lenirà e guarirà il male di alcuni.
Il tempo passa e una massa umana:
cerca il suo ideale verso questo "santo luogo"
per risorgere dagli affanni dopo un bagno
purificatore: gli storpi per guarire
e i sani per curare le ferite dell'animo.

Roberto Esposito

Valentina Locovich

Il mare
Sono seduta sulla spiaggia
il mare mi bagna con le sue onde
poi si ritira.
mi porta una piuma,
da molto lontano.
Chissà quanto tempo fluttuava,
e si lasciava cullare
dalle onde di questo mare
che mi accarezza, leggera.
Sarà destino che me l'ha portata?
Il mare mi ascolta, e tace.
Ascolta i miei pensieri,
anche loro come la piuma,
fluttuano nella mia mente.
E il mare, così vicino li ascolta,
non risponde.
O forse si con il canto dei gabbiani,
e il silenzio delle conchiglie.
In fine il mare inghiotte il Sole.
Ora il mare è infuocato,
e cela nelle onde il segreto,
dei pesci, delle sirene e delle conchiglie.
Smetti di tacere mare, rispondi,
tu che sei così vicino
e allo stesso tempo così lontano.
E come sei arrivato a me, mi hai bagnato,
così con la luna lentamente ti ritiri, mare.
Anche tu cadi in un sonno profondo,
che ora non culla più la piuma e la mia mente,
ma le stelle di quel cielo che ti sovrasta
e si specchia in te,
mare.
Valentina Locovich

Aldo Mazzei

La grande nuotatrice

Era la terra dei Ciclopi.
Dieta vegetariana, e le piaceva
L'Otaria. Il decotto d'ortiche.
E prender Topi per la coda.
Poi, a casa, li arrostiva e col
Moulinex li affettava.
Ossa minute, muscolacci, Le
Piaceva il gelato al Pistacchio.
Nel meriggio guardava il Sole.
A sera si corrucciava:
conosceva il Mare, il mare
La conosceva;
E l'amava: Lei, così piccola
In balia delle Onde, sfidò Nettuno
E, senza appoggio di barche;
Un giorno di Plenilunio
Conquistò la baia di Capomiseno.

Aldo Mazzei

Questi ami

Questi ami con cui mi adeschi
Sanno di te, del tuo sedere
Degli anni che passano, di amici
Dallo scontrino di tanti bar
Ove li hai veduti; ed erano scaduti
Quasi tutti: tu no: amico
Calabro dai pochi capelli e dai
Baffi da gentiluomo; questo ami
Con cui, a te mi leghi
Sanno di storia dai molteplici
Lati anche romani: o mia dea
D'una sera con tante stelle lassù
Nel cielo ove angeli con flauto
E probabile un clavicembalo: son
Loro che ci sorreggono; questi ami
Con cui mi baci
Questi ami con cui ti fingi
Questi ami
Con cui mi vinci
Questi ami
Son il tuo amore per il mondo
Che in me ancora fa rumore…!

Aldo Mazzei

Annamaria Oratore

Eteri silenzi
Mi tufo nella sede dei ricordi
e mi roventa l'anima la passione
nell'attesa che torni, amore mio.
Nella mia dimora, tacita e solare.
Solo quando intenta sono a cercar per tutto un posto
trovo pace, ma nel ricettacolo del mio cuore
non so per quanto t'ami
che posto occupi tu, amore mio.
Quando sono adirata, in una parte oscura e ascesa, ti colloco.
Quando sono allegra e giocosa, come tu fossi un terremoto
di passioni, diventi l'epicentro, del mio cuore.
Quando non ci sei, in quei giorni vuoti e grigi
rinnovero nei miei voli di fantasia
Quei tuoi gesti dislocati
e, quei tuoi sorrisi un po' pàcati.
Quando ci sei tu, la prima cosa che, ti viene in mente,
non lasci spazio a frettolosi approcci
che, con impeto selvaggio
afferri il telecomando e pigi e, mi costringi
a udir gli altri che parlano.
E l'arma di difesa con cui confronti, i tuoi silenzi.
Di me tutto sembri ti parli:
le gemme vigorose, sbocciate a nuova vita,
le bizzarrie per casa nelle ricercatezze,
i naif, con animi fanciulli.
E, quando il vermiglio del sole
si dilania negli strati di fuliggine, son sempre lì,
ad elemosinare, una parola.
Cerco nelle fantasie della notte
quei fiori allora profumati, ora appassiti,
in quei fiumi di parole, scritte,
abbandonate e, poi dimenticate.
Annamaria Oratore
La giostra
Si confondono i suoni, le grida, i lamenti
dei bimbi, che guardano i ghiaccioli
sciogliersi, un po' con il tormento dentro
anche perché l'estate è prossima alla  fine.
Le panchine, zebrate, di ferro
denotano un cromatico, meriggio,
dopo una pioggia, di ore
il cielo si è rosato, come un fiore
e, sa di tripudio, questa giostra
dove la vita, tutti i lati mostra.
- Se la giostra gira in tondo
a zonzo vanno tutti, uguali, intorno al mondo,
perché per me gira, solo una volta,
mentre per gli altri tante, cento volte?
E, questo cavallo che è una furia, si spera
è un bàio, dalla criniera nera
parte, come un indiavolato
e, dopo un giro è bello, che fiaccato -.
Chiede alla mamma, il bambino, accipligliato.
- Hanno più stelle, che li guardan da lassù.
La mamma , risponde segnando, con il dito in su.
- Ma le stelle, guardan a tutti uguale
a me, non hanno mai dato questo, segnale.
- Mamma, lì c'è il botteghino
con i gettoni, che distribuisce, quell'omino.
- Figlio mio, guarda che mi pento
che un giro ti vò fare, quasi a stento -.
- Allora, mamma, rispondi
perché per gli altri bimbi gira tante volte
e a me deve mirar, questa triste sorte?
Allora non mi siedo sull'arcione
tanto io, non diventerò, mai un campione.
Annamaria Oratore

Modestino Pulcrano

Esule in patria
Note dolenti
sono le tue strida
gabbiano pellegrino:
lacerano l'aria
su per i tetti e gli abbaini
delle case cittadine
Furono gaie
gioiose di trilli
quelle di ieri
sulla bianca scogliera
nella quiete marina
Non hai parola
ma le tue strida
dicono il pianto
dell'esule ramingo
Cacciato dal nido
degli anfratti pietrosi
che il cemento selvaggio
impietoso ha ostruito
Ora qui sul tetto di fronte
immobile posi tranquillo
ma in atto di sfida
rassegnato, non vinto
Mentre io ancor oggi
mordo il freno inquieto:
non riesco a smaltire
dei veleni il malessere
che la città ci propina
Esule in patria
Mi ritengo un vinto
Modestino Pulcrano
Una bugia di biscuit
Quale che sia il mio giorno,
avanti il sopraggiungere del notturno
oblio, uso raccoglierne i cocci
per ricompormi la trama dell'"Io"
Alla pattumiera della memoria affido
I vitrei cocci delle contrarietà più amare,
d'un torto ingiustamente subìto,
d'una meschinità di chi credevo amico;
quelli opaci della quotidiana routine
Per lo scrigno dei sentimenti serbo
Policromi cocci di rilucente cypraea*:
Uno sguardo d'intesa colto
Negli sguardi di chi più amo;
un sorriso di riconoscenza sorpreso
sulle labbra di chi più m'è caro
M'ingegnerò per forgiare l'animo
A crogiolo di tutta la paccottiglia;
per la mia ultima sera
spero di aver pronta
di squisito buscuit una bugia
che mi regga una fiammella
per il buio dell'eterno oblio
*specie di porcellana
Modestino Pulcrano

Donatella Quadrino

Pietre laviche
Il lume delle fiaccole
al tuo viso
mille lapilli
per ardere di notte
stregata la tua pelle
straripava
come d'amore
d'eterno fiume
in piena
il caldo e fluido magma
ribolliva
come diluvio
che di sé albeggiava
Vesuvio fu
……………
luce nascente 
e mai crepuscolare
fatata notte
lunare
coinvolgente
fusi in unica sponda
in un torrente
laviche pietre
che parlano di te.
Donatella Quadrino
Vesuvio
Noi
testimoni
di questo sacro fuoco
passione
simbolo
segreto
tentazione
paura
ostacolo
umore
o idolatria
calore
orgoglio
metafora
o cordoglio
interpreti del ventre
del suo fato
domani forse
o un giorno erutterà
timore
scommessa
oltraggio
o suffragio
forte emozione
brivido
costrizione
gioioso sentimento
o pura identità
noi testimoni
di questo sacro fuoco
nemico
o amico
uguale a noi
perfetto
nei suoi vagiti
come nella sua ira
nell'impeto improvviso
nell'imprevedibilità
con angoscia
con rabbia
con dolore
con impeto d'amore
viviamo
sempre in esso
la nostra umanità.
Donatella Quadrino

Anna Maria Sabini Liberatore

Ma dove vanno le nuvole
Ma dove vanno le nuvole
in trasparente viaggio?
Sembrano avere una meta
senza itinerario, tende scorrevoli
sul palcoscenico celeste
con sicura studiata, studiata lentezza,
s'avviano al Gran Raduno
ognuna testimone di un mondo,
popolato di sogni e di mostri
a raccontare di uomini piccoli
e grandi imprese
al Principe del Principe del Cielo
che aspetta al limitar della volta
assetato di storie
come un bimbo prima del sonno.
Mandai suoi uccelli
messaggeri di fretta 
a spingerli verso  verso il punto d'incontro,
un gran raduno di ovattate voci
impalpabili viaggiatrici
di eterno cammino
raccontano la favola
d'incontri appena sfiorati.
Il Principe scontento
le rimanda indietro
e ricomincia l'inesauribile viaggio:
ancora piccoli uomini,
ancora piccoli mondi,
per l'eternità.
Anna Maria Sabini Liberatore
Sogni
I sogni restano nell'aria
bambini mai cresciuti,
in eterno giardino
giocano con le speranze
giocano a nascondino
sfuggono alla sostanza
inconsistenti nuvole
attraversano il cielo
ingenui viaggiatori
non arrivano in porto.
I sogni restano lì
sull'arcobaleno;
son bolle di colore
che ti scoppiano in viso.
I sogni son bambini 
con occhi di sorriso
ammiccano al tuo cuore
in illusorio canto
sussurrano parole
d'amore e d'avventura,
ma sempre sogni restano
bambini mai cresciuti
un gioco della mente
che non si rassegna al niente.
In continuo sonno
viviamo questa vita
ed al risveglio
neanche c'è il ricordo
del sogno che hai sognato.
Anna Maria Sabini Liberatore

VI Edizione del Concorso Nazionale di Poesia
in lingua italiana e vernacolo napoletano "Napoli è"

Grande successo di pubblico e stampa ha riscosso la Serata di premiazione dei vincitori dell’appuntamento annuale di "Napoli è". Il 6 dicembre si è tenuta presso la Sala del Teatro del Convitto Nazionale "V. Emanuele II" in piazza Dante la Serata di Premiazione del VI Concorso nazionale di poesia in lingua italiana e vernacolo napoletano "Napoli è" organizzato dall’Associazione Culturale "Napoli è" presieduta dal giornalista Giuseppe Desideri, con il patrocinio della Regione Campania e della Provincia di Napoli.

Nel corso della serata, presente la giuria composta da Enzo Grano, Rosetta Fidora Ruiz, Antonio Tranzillo, Max Vajro, Sergio Zazzera, hanno ottenuto riconoscimenti i poeti

Sezione lingua italiana
I classificato Vittorio Capuozzo con la poesia Madre
II classificato Letizia Lusito Lobianco con la poesia Canne al vento
III classificato Stefano Riccio con la poesia La tela imperfetta
Premio speciale "Under 25" Sezione Lingua italiana
Laura Russo con la poesia Mare

Sezione Vernacolo
I classificato Carmine Capasso con la poesia P’ ‘e strate e p’ ‘e viche
II classificato Luisa Scala con la poesia ‘O juorno cchiù bello
III classificato Antonio Rizzuti con la poesia Sciure ‘e Settembre

Nel corso della Serata è stato premiato il vincitore assoluto del I Concorso internazionale di poesia multimediale in lingua italiana "L’OMBRA DEL VESUVIO", organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale "Interviù", Carlo Del Preite con la poesia Prima stella che ha ricevuto in omaggio un soggiorno offerto dal freedom Residence Naples in via S. Lucia.

Sono state presentate al pubblico ed alla stampa le raccolte poetiche "PAROLE DAL CUORE" edita dall’Associazione Culturale "Napoli è" e "L’OMBRA DEL VESUVIO" realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale "Interviù" presieduta da Gian Carlo Garzoni.

Sono intervenuti alla manifestazione: la giornalista Bianca Desideri, il poeta Antonio Ruggiero, Viviana Senese, gli artisti Sasà Trapanese, Antonio Caputo, Maurizio Maggio, Rita Riccio, Mauro Marotta, Tevere Viola, lo scrittore Camillo Mazzella autore della pubblicazione "Dibattito su Gorbaciov".

Il presidente dell’Associazione "Napoli è", Giuseppe Desideri, ha presentato il denso programma di attività per l’anno 2001 ricordando alcuni impegni fondamentali dell’Associazione fra i quali la IV edizione del "PALIO DEI SEDILI", in collaborazione con alcune prestigiose scuole napoletane, molte delle quali presenti in sala con i propri allievi e con i docenti relatori del progetto partecipanti alla edizione 2000, e la "BIBLIOTECA CAMPANA NAPOLI E’".

Orsola Grimaldi

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L'ARTISTA RITA RICCIO
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IL POETA ANTONIO RUGGIERO
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ROSETTA FIDORA RUIZ E CARMINE CAPASSO (VINCITORE DEL I PREMIO - VERNACOLO)
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ANTONIO TRANZILLO CON UN VINCITORE
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CAMILLO MAZZELLA AUTORE DEL LIBRO "DIBATTITO SU GORBACIOV"

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