Con
il Patrocinio di![]() Regione Campania |
"L'OMBRA DEL VESUVIO" |
Con
il Patrocinio di![]() Provincia di Napoli |
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La giuria è composta da: Rosetta Fidora Ruiz, Enzo Grano, Bianca Desideri, Antonio Tranzillo, Sergio Zazzera, Max Vajro. Primo premio: un breve soggiorno a Napoli per due persone al Freedom Residence Naples in Via Santa Lucia, 50 - 80132 Napoli. Il
Vesuvio, lo "sterminator Vesevo", è il protagonista simbolico
del I Concorso Internazionale di Poesia Multimediale in lingua italiana
L’Ombra del Vesuvio voluto dalle Associazioni "lnterviù" e
Napoli è", entrambe fortemente impegnate nel campo della cultura e
dell’informazione e realizzato con il patrocinio della Regione
Campania e della Provincia di Napoli. L’Associazione
Culturale "Interviù" non a fine di lucro nasce a
Napoli nel dicembre del 1996, col proposito di svolgere la più ampia
attività di ricerca e di documentazione nel campo culturale, artistico
e sociale. Organo di divulgazione d’informazione ed attività dell’Associazione
è Interviù - http://www.interviu.it -
nato con lo scopo di divulgare luoghi, cultura e filosofia di vita
partenopea. - "Interviù Art Gallery", finalizzata all’attività di promozione e divulgazione in Internet delle nuove tendenze artistiche nel settore della pittura, scultura e fotografia. La Galleria intende proporsi come primo e più importante centro artistico culturale, dedicato alla conoscenza, l’approfondimento, la valorizzazione e la diffusione dell’arte locale nel mondo, presentando in modo attraente e mirato gli artisti e le loro opere, organizzando e promuovendo mostre d’arte personali e/o collettive, cataloghi d’arte, cd-rom, eventi artistici. - "Carto-Line da Napoli", mostra virtuale (composta da circa 500 immagini) di cartoline illustrative sulla città di Napoli. - "Museo virtuale della Canzone Napoletana", al momento ancora in lavorazione, dedicato alla conoscenza, approfondimento, valorizzazione e diffusione della musica e della canzone napoletana nel mondo. - "Shopping made in Naples", vetrina espositiva di cose uniche e rare per uno shopping tutto napoletano. Il servizio che lnterviù offre ai propri soci è finalizzato unicamente alla promozione e divulgazione in rete di prodotti tipicamente napoletani, attraverso la realizzazione di spazi web personalizzati e cataloghi elettronici. Gian Carlo Garzoni L’Associazione
Culturale "Napoli è", nata nel 1994, per volontà
e dall’impegno di un gruppo di giornalisti ed operatori culturali
napoletani, in breve tempo ha conquistato un ruolo di rilievo nel
panorama cultuale campano. L’Associazione, iscritta all’Albo delle
Associazioni Culturali del Comune di Napoli, è Ente culturale di
rilievo regionale ai sensi della legge 49/85, è associata alla F.A.C.N.
Federazione delle Associazioni Culturali Napoletane e alla F.I.A.F.
Federazione Italiana delle Associazioni Fotografiche. Riscuote da sempre
forte successo di pubblico ed èseguita con notevole attenzione dalla
stampa e dagli organi di informazione radiotelevisivi. Anche le
Istituzioni ad ogni livello si mostrano vicine all’Associazione
concedendo il Loro alto patrocinio alle manifestazioni promosse ed alle
pubblicazioni realizzate. E proprio alla Regione Campania con gli
Assessorati alla Pubblica Istruzione e Cultura e Turismo e Spettacolo,
alla Provincia di Napoli, al Comune di Napoli Assessorati all’identità
e Cultura e Tempi della Città va il ringraziamento più sincero dell'Associazione. Giuseppe Desideri |
Indice delle Poesie
Amica mia (Carducci Lisa)
Timore (Carducci Lisa)
Più del pane alla bocca (D’Amiano Giovanni)
Sera sul Vesuvio (D’Amiano Giovanni)
Il velo (d’Amore Nunzia)
L’anima del mondo (d’Amore Nunzia)
Come un preludio (Del Preite Carlo)
Prima stella (Del Preite Carlo)
Un angelo (de Nigris Dolores)
Un sentiero (de Nigris Dolores)
Finché ci sarai (De Santis Franco)
Gioco del destino (De Santis Franco)
Niente (Eler Samanta)
Profondo dolore (Eler Samanta)
Il dolore della Madre di tutti (Esposito Roberto)
Piccola donna bianca (Esposito Roberto)
Il mare (Lacovich Valentina)
La grande nuotatrice (Menna Giuseppe)
Questi ami (Menna Giuseppe)
Eterni silenzi (Oratore Annamaria)
La giostra (Oratore Annamaria)
Esule in patria (Pulcrano Modestino)
Una bugia di biscuit (Pulcrano Modestino)
Pietre laviche (Quadrino Donatella)
Vesuvio (Quadrino Donatella)
Ma dove vanno le nuvole (Sabini Liberatore Anna Maria)
Sogni (Sabini Liberatore Anna Maria)
Lisa Carducci |
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Amica mia Oscura maga Quando solenne Ti chiamerò sorella Quando il tuo bacio Amica mia Lisa Carducci |
Timore A te che temevi Mi abbandonai Temevi l'amore, me, te Di capire e di scoprire Ciò che sospettavi Di riuscire Di primo acchitto Tremasti inquieto Quando ardite le mie labbra Soffiarono insolenti Insolito ardore Sul tuo collo A mani golose Abbandonai Impudenti capretti A timida lingua Ventre piatto Temevi me, te, l'amore Le parole quanto il silenzio Le risa come le lacrime I miei lamenti sospirosi I tuoi improvvisi brividi Il nascente piacere Temevi il tuo saper fare Il mio muto consenso Aspettavi rimproveri Trovavi elogi A te che tutto temevi Tutto abbandonai… Lisa Carducci |
Giovanni D'Amiano |
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Più del pane alla bocca Le notti di luna sull'aia, gli odori del grano spigolato ancora fresco dalla trebbiatrice, la baldoria delle donne nella festa del sole implacabile. Mi tornate agli occhi, alle pallide palme protese, compagni che m'eravate più del pane alla bocca. Ma, ormai, chi vi ritrova: siete fratelli duri nella giostra dei giorni che non danno tempo a cogliere le favole del cuore. Giovanni D'Amiano |
Sera sul Vesuvio La sera allunga ombre metafisiche E confonde le geometrie della ragione. Si formano incerte sbavature E inattesi viluppi tra i pensieri, e l'anima, resa ondivaga, si smarrisce. I miei passi si inerpicano Sul sentiero di sabbia, dove lasciano Orme indefinite e precarie. Una nostalgia di certezze mi risospinge Verso il porto materno, che, con ventre premuroso, mi accoglie. In esso, la barca smarrita del cuore Attracco a cime d'amore arcaico. Giovanni D'Amiano |
Nunzia d'Amore |
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L'anima del mondo Siamo parte di una stessa Anima l'anima del mondo il prana divino. Siamo parte di un unico corpo che ora si trascina smembrato per le vie del mondo. Come uno zombi lancia il suo grido di terrore alla ricerca dell'anima che lo ricomponga. E' libero un corpo senz'anima? E' libero un corpo che vede, che sente, che parala? Anche un automa vede, sente, parla ma gli manca un'anima per essere libero. Nunzia d'Amore |
Il velo Oh, velo che non ti infrangi e ti avvolgi intorno alle mie membra come una veste. Vorrei stracciarti e scagliarti lungi da me ma tu ti avviluppi sempre di più sino a divenire pelle della mia pelle. Perché illusione continui ad essere padrone della mia vita perché continui a bendare i miei occhi a tarpare la mia bocca a legare i miei piedi? Che cosa ti è complice in me che ti trattiene? Quali desideri mi tengono legata a te? Nunzia d'Amore |
Carlo Del Preite |
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Come un preludio Lascia brillare tra i capelli sciolti gocce di sole e petali di cielo. Offri le labbra ai fremiti del vento e illumina il tuo sguardo di conchiglie. Raccogli tra le mani acqua di mare e fanne specchio per il tuo sorriso. E quando il giorno scivola a occidente profuma la tua pelle di velluto con i colori tenui della notte. La tua vita bambina sfiori il tempo come il preludio di una sinfonia. Carlo Del Preite |
Prima stella (Poesia vincitrice) Mi scivola il tramonto fra le dita mentre nel cielo di luce tremante fitti stormi di rondini gioiose ondeggiano arabeschi trionfanti; nell'aria già si effondono gli aromi di questa primavera appena nata, di mare di eucalipti e di giardini. Ho voglia di partire e non mi muovo e nostalgia di luoghi mai abitati delle nenie del Sud che non conosco dei sorrisi sepolti in fondo al cuore. Tu non ci sei. Chi inchioda le mie mani e a che servono gli occhi sulla sera se non posso guardarti, prima stella? Carlo Del Preite |
Dolores de Nigris |
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Un angelo Un angelo esiste acanto a me C'è una presenza viva. Nell'immensità del cielo Le stelle brillano e sono lì. Quale uomo non ha un cielo Che lo protegge e che lo avvolge? Ti volgi e vedi la sua ombra, i suoi passi ti seguono, percepisci il suo calore. Nel silenzio puoi sentirlo, è un angelo, è un angelo buono che ti sussurra, che ti guida, che non ti lascia mai sola. Forse ti accompagnerà in quel grande ciel azzurro. Una grande serenità ti riempie il cuore, la tua felicità è qui. Dolores de Nigris |
Un sentiero E' una giornata calda con un
cielo chiaro. Dolores de Nigris |
Franco De Santis |
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Finché ci sarai Finché la luce del giorno mi darà la tua immagine, e i silenzi della notte arricchiranno l'animo mio, saprò d'esserti vicino. Finché la tua voce varcherà la barriera del suono del mio universo, potrò amarti senza limiti. Finché lo spazio della tua anima sarà il mio errare senza confini, il mio corpo vivrà alimentato dalla tua energia per spegnersi solo quando il mondo cesserà di esistere Franco De Santis |
Gioco del destino L'aria si è fatta più fredda, i contorni dei grandi platani svaniscono nella scura notte. Il mio sguardo si posa sul baluginare della città silenziosa, più non si vedono i piccioni in volo, sognando l'abituale risorgere del giorno. Guardo attraverso la finestra, so già che la notte mi porterà i soliti pensieri, li sento nel vento sfiorar le alte fronde dei platani, e venire ad annidarsi nel mio cuore. Non oso nascondermi, e resto inerte ad aspettare il gioco del destino, che violento incombe sulla mia vita Franco De Santis |
Samanta Eler |
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Niente Aspettavo inutilmente, sentivo il tempo che mi percorreva le vene, aspettavo te, ed infine non ho avuto niente. Mi fa male il sangue, che scorre nell'anima che non c'è. Volevo abbracciarti ed invece non ci fu niente. Solo speranze sprecata, maledette, malate da malattia inesistente. Sola come sempre, in un giorno di marzo, persa nel vuoto della verità. Io ti amo e tu non lo capisci. Il profumo dell'aria mi accarezza nel profondo. I tuoi occhi dolci, nati dal cielo e dalla terra. Io, sola, nata da me stessa, dai miei incubi. Sola senza te, cielo. Sola senza niente. Samanta Eler |
Profondo dolore Qualcosa mi fece male al cuore e quel sentimento arrugginito lo sento ancora muoversi nelle viscere del mio essere. Quell'impercettibile dolore mi fa soffrire ancora, tocca l'anima accarezzandola dolorosamente, per poi darmi capire che non se ne andrà mai. Lo sento muoversi dentro il mio corpo, lo sento sciogliersi e rivivere nuovamente. Mi fa sentire abbandonata a me stessa, senza conoscermi interiormente. Fa tremare il sangue nelle vene, lo sento piangere vicino al mio cuore. Antico come nessuno, come niente, eppure esiste ancora. Questo dolore del passato, questo dolore nato all'interno del profondo, all'inizio della strada di questa vita, agli inizi del mio mondo, alla fine di me. Samanta Eler |
Roberto Esposito |
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Il dolore della Madre di tutti Sul volto roseo perlaceo di
madonna immacolata: Roberto Esposito |
Piccola donna bianca Da una grotta risplende una
piccola luce, Roberto Esposito |
Valentina Locovich |
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Il mare Sono seduta sulla spiaggia il mare mi bagna con le sue onde poi si ritira. mi porta una piuma, da molto lontano. Chissà quanto tempo fluttuava, e si lasciava cullare dalle onde di questo mare che mi accarezza, leggera. Sarà destino che me l'ha portata? Il mare mi ascolta, e tace. Ascolta i miei pensieri, anche loro come la piuma, fluttuano nella mia mente. E il mare, così vicino li ascolta, non risponde. O forse si con il canto dei gabbiani, e il silenzio delle conchiglie. In fine il mare inghiotte il Sole. Ora il mare è infuocato, e cela nelle onde il segreto, dei pesci, delle sirene e delle conchiglie. Smetti di tacere mare, rispondi, tu che sei così vicino e allo stesso tempo così lontano. E come sei arrivato a me, mi hai bagnato, così con la luna lentamente ti ritiri, mare. Anche tu cadi in un sonno profondo, che ora non culla più la piuma e la mia mente, ma le stelle di quel cielo che ti sovrasta e si specchia in te, mare. Valentina Locovich |
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Aldo Mazzei |
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La grande nuotatrice Era la terra dei Ciclopi. Aldo Mazzei |
Questi ami Questi ami con cui mi adeschi Aldo Mazzei |
Annamaria Oratore |
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Eteri silenzi Mi tufo nella sede dei ricordi e mi roventa l'anima la passione nell'attesa che torni, amore mio. Nella mia dimora, tacita e solare. Solo quando intenta sono a cercar per tutto un posto trovo pace, ma nel ricettacolo del mio cuore non so per quanto t'ami che posto occupi tu, amore mio. Quando sono adirata, in una parte oscura e ascesa, ti colloco. Quando sono allegra e giocosa, come tu fossi un terremoto di passioni, diventi l'epicentro, del mio cuore. Quando non ci sei, in quei giorni vuoti e grigi rinnovero nei miei voli di fantasia Quei tuoi gesti dislocati e, quei tuoi sorrisi un po' pàcati. Quando ci sei tu, la prima cosa che, ti viene in mente, non lasci spazio a frettolosi approcci che, con impeto selvaggio afferri il telecomando e pigi e, mi costringi a udir gli altri che parlano. E l'arma di difesa con cui confronti, i tuoi silenzi. Di me tutto sembri ti parli: le gemme vigorose, sbocciate a nuova vita, le bizzarrie per casa nelle ricercatezze, i naif, con animi fanciulli. E, quando il vermiglio del sole si dilania negli strati di fuliggine, son sempre lì, ad elemosinare, una parola. Cerco nelle fantasie della notte quei fiori allora profumati, ora appassiti, in quei fiumi di parole, scritte, abbandonate e, poi dimenticate. Annamaria Oratore |
La giostra Si confondono i suoni, le grida, i lamenti dei bimbi, che guardano i ghiaccioli sciogliersi, un po' con il tormento dentro anche perché l'estate è prossima alla fine. Le panchine, zebrate, di ferro denotano un cromatico, meriggio, dopo una pioggia, di ore il cielo si è rosato, come un fiore e, sa di tripudio, questa giostra dove la vita, tutti i lati mostra. - Se la giostra gira in tondo a zonzo vanno tutti, uguali, intorno al mondo, perché per me gira, solo una volta, mentre per gli altri tante, cento volte? E, questo cavallo che è una furia, si spera è un bàio, dalla criniera nera parte, come un indiavolato e, dopo un giro è bello, che fiaccato -. Chiede alla mamma, il bambino, accipligliato. - Hanno più stelle, che li guardan da lassù. La mamma , risponde segnando, con il dito in su. - Ma le stelle, guardan a tutti uguale a me, non hanno mai dato questo, segnale. - Mamma, lì c'è il botteghino con i gettoni, che distribuisce, quell'omino. - Figlio mio, guarda che mi pento che un giro ti vò fare, quasi a stento -. - Allora, mamma, rispondi perché per gli altri bimbi gira tante volte e a me deve mirar, questa triste sorte? Allora non mi siedo sull'arcione tanto io, non diventerò, mai un campione. Annamaria Oratore |
Modestino Pulcrano |
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Esule in patria Note dolenti sono le tue strida gabbiano pellegrino: lacerano l'aria su per i tetti e gli abbaini delle case cittadine Furono gaie gioiose di trilli quelle di ieri sulla bianca scogliera nella quiete marina Non hai parola ma le tue strida dicono il pianto dell'esule ramingo Cacciato dal nido degli anfratti pietrosi che il cemento selvaggio impietoso ha ostruito Ora qui sul tetto di fronte immobile posi tranquillo ma in atto di sfida rassegnato, non vinto Mentre io ancor oggi mordo il freno inquieto: non riesco a smaltire dei veleni il malessere che la città ci propina Esule in patria Mi ritengo un vinto Modestino Pulcrano |
Una bugia di biscuit Quale che sia il mio giorno, avanti il sopraggiungere del notturno oblio, uso raccoglierne i cocci per ricompormi la trama dell'"Io" Alla pattumiera della memoria affido I vitrei cocci delle contrarietà più amare, d'un torto ingiustamente subìto, d'una meschinità di chi credevo amico; quelli opaci della quotidiana routine Per lo scrigno dei sentimenti serbo Policromi cocci di rilucente cypraea*: Uno sguardo d'intesa colto Negli sguardi di chi più amo; un sorriso di riconoscenza sorpreso sulle labbra di chi più m'è caro M'ingegnerò per forgiare l'animo A crogiolo di tutta la paccottiglia; per la mia ultima sera spero di aver pronta di squisito buscuit una bugia che mi regga una fiammella per il buio dell'eterno oblio *specie di porcellana Modestino Pulcrano |
Donatella Quadrino |
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Pietre laviche Il lume delle fiaccole al tuo viso mille lapilli per ardere di notte stregata la tua pelle straripava come d'amore d'eterno fiume in piena il caldo e fluido magma ribolliva come diluvio che di sé albeggiava Vesuvio fu …………… luce nascente e mai crepuscolare fatata notte lunare coinvolgente fusi in unica sponda in un torrente laviche pietre che parlano di te. Donatella Quadrino |
Vesuvio Noi testimoni di questo sacro fuoco passione simbolo segreto tentazione paura ostacolo umore o idolatria calore orgoglio metafora o cordoglio interpreti del ventre del suo fato domani forse o un giorno erutterà timore scommessa oltraggio o suffragio forte emozione brivido costrizione gioioso sentimento o pura identità noi testimoni di questo sacro fuoco nemico o amico uguale a noi perfetto nei suoi vagiti come nella sua ira nell'impeto improvviso nell'imprevedibilità con angoscia con rabbia con dolore con impeto d'amore viviamo sempre in esso la nostra umanità. Donatella Quadrino |
Anna Maria Sabini Liberatore |
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Ma dove vanno le nuvole Ma dove vanno le nuvole in trasparente viaggio? Sembrano avere una meta senza itinerario, tende scorrevoli sul palcoscenico celeste con sicura studiata, studiata lentezza, s'avviano al Gran Raduno ognuna testimone di un mondo, popolato di sogni e di mostri a raccontare di uomini piccoli e grandi imprese al Principe del Principe del Cielo che aspetta al limitar della volta assetato di storie come un bimbo prima del sonno. Mandai suoi uccelli messaggeri di fretta a spingerli verso verso il punto d'incontro, un gran raduno di ovattate voci impalpabili viaggiatrici di eterno cammino raccontano la favola d'incontri appena sfiorati. Il Principe scontento le rimanda indietro e ricomincia l'inesauribile viaggio: ancora piccoli uomini, ancora piccoli mondi, per l'eternità. Anna Maria Sabini Liberatore |
Sogni I sogni restano nell'aria bambini mai cresciuti, in eterno giardino giocano con le speranze giocano a nascondino sfuggono alla sostanza inconsistenti nuvole attraversano il cielo ingenui viaggiatori non arrivano in porto. I sogni restano lì sull'arcobaleno; son bolle di colore che ti scoppiano in viso. I sogni son bambini con occhi di sorriso ammiccano al tuo cuore in illusorio canto sussurrano parole d'amore e d'avventura, ma sempre sogni restano bambini mai cresciuti un gioco della mente che non si rassegna al niente. In continuo sonno viviamo questa vita ed al risveglio neanche c'è il ricordo del sogno che hai sognato. Anna Maria Sabini Liberatore |
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