Renata Ricci, nata a Vallo della Lucania (SA), ma costretta, per esigenze di famiglia a vivere lontano dalla sua bella terra cilentana, ha nutrito sempre per essa un grandissimo attaccamento manifestato, in seguito, in tutti i suoi scritti.
Da Castiglione delle Stiviere (MN), approdata a Latina nel 1936, alla fine della guerra etiopica, si trovò a vivere in questa città “all’ombra del Littorio”, come avrebbe intitolato un suo libro. E a Latina completò brillantemente i suoi studi classici nel locale Liceo-Ginnasio, per poi iscriversi alla facoltà di lettere classiche all’ Università La Minerva di Roma.
Dovette purtroppo, appena dopo un anno, interrompere i suoi studi per i bombardamenti sulla capitale, fino a quel momento dichiarata “Città aperta”.
Raggiunta la famiglia sfollata a Vallo della Lucania, dopo il richiamo del padre alle armi, ed ivi rimasta in seguito alla distruzione della casa di Latina, colpita in pieno dalle bombe, visse qui la tragedia degli ultimi anni di guerra aggravata dalle mancate notizie del padre dal fronte.
La fine della guerra vide finalmente la famiglia riunita, il fidanzamento con colui che è diventato suo marito, le nozze, la nascita di quattro stupendi figli ai quali si è dedicata totalmente, abbandonando ogni suo sogno di continuare gli studi interrotti.
Soltanto dopo che i figli, ormai cresciuti, hanno preso la loro strada, ha potuto dare uno scopo a tanti anni di studio e dedicarsi allo scrivere e alla ricerca storica, le sue ultime passioni, dopo quelle sportive della sua gioventù. Ha deciso un bel giorno di dare alla stampa tutti i suoi scritti giacenti da anni nei cassetti e, dopo aver superato il concorso come giornalista pubblicista, ha dato inizio alla sua carriera letteraria.-Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine Nazionale Giornalisti
-Collabora dal 1999 con pubblicazioni su “Cronache Cilentane”, il più autorevole giornale mensile della sua terra
-Pubblica articoli saltuari su “Il Mattino” (Cronaca Salernitana), riviste varie di storia ed arte, il “Roma”, “Annali di Principato Citra”
-Collabora con Capri Press dell’Agenzia ed Editoria di Annamaria Boniello, e con L’Isola, periodico di Capri, Anacapri, delle isole e delle costiere di Roberto GiananiCome scrittrice ha pubblicato i seguenti libri:
“Canto d’amore”- Tipografia “Il Margine”- Napoli 1999
“Il mio Cilento”- Edizioni del Centro di Promozione Culturale per il Cilento. Acciaroli (SA) 2002.Premio della 18a Edizione “Città di Gioi” 2002.
“I Loffredo di Vietri. Marchesi di Campora”Edizioni del Centro di Promozione Culturale per il Cilento. Acciaroli (SA) 2002
Traduzione e commento de “Il viccolo di Madama Lucrezia”, delizioso racconto inedito di Prospero Mérimée, tratto dalla raccolta postuma “Dernières nouvelles”. Casa Editrice Guida Editori. Via Port’Alba,19 Napoli, 2003
“Teneri, dolci ricordi….all’ombra del “Littorio”. Edizioni del Centro di Promozione Culturale per il Cilento , Acciaroli (SA) 2003
“Il mio Cilento” 2a edizione Centro di Promozione Culturale per il Cilento, Acciaroli 2004Collaborazione nel libro “Cannalonga. Storia di una comunità. Identità di un paese”, a cura del prof. Luigi Rossi, Titolare della Cattedra di Storia Contemporanea dell’Università di Salerno, con la narrazione della vita e dell’opera di evangelizzazione, a 50 anni dalla Scoperta, di “Santo Toribio di Mogrovejo. Il grande apostolo delle Ande”, patrono di Cannalonga. Edizioni del Centro Grafico Meridionale srl Ogliastro Cilento (SA), per conto del Centro di Promozione Culturale per il Cilento Acciaroli. (SA) agosto 2009.
Accademico Tiberino
Insignita dell’onorificenza di Ufficiale della Repubblica Italiana
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