FATIMA SCIALDONE AL "GAMBRINUS"

Alle ore 12 di venerdì 7 giugno 2002, nello storico ed accogliente Gran Caffè Gambrinus di Napoli, Fatima Scialdone ha presentato un cd e un "assaggio" dal vivo del suo spettacolo "Ria Rosa, Diva eccentrica from Italy". Esibendosi nelle vesti della famosa e compianta artista napoletana Liberti Rosaria, in arte Ria Rosa.

In tale occasione, oltre alla presenza del Prof. Amato Lamberti - Presidente dell’Amministrazione della Provincia di Napoli, vi è stata anche una folta partecipazione di "cultori" ed appassionati della "Canzone Napoletana", che hanno dato impulso ad un interessante dibattito condotto dal giornalista-scrittore Pietro Gargano, dalla Docente universitaria Rossana Esposito, e dai Maestri Federico Pannullo e Nando Citarella. Hanno, inoltre, preso la parola Antonio Sciotti, Felice Bruno e il M° Pasquale Converso - apprezzati "conoscitori" dell’arte canora partenopea.

Lo "spettacolo" dibattimentale ha permesso altresì di porre fine ad alcune controverse notizie storiche sulla figura artistica ed anagrafica di Ria Rosa; ad esempio Felice Bruno e Pasquale Converso hanno riferito ai relatori che il vero cognome di Ria Rosa è "Aliberti" e non Liberti.

A tal proposito Roberto Cortese - esperto cultore della "Canzone Classica Napoletana"- non essendo presente a tale manifestazione, fa sapere di possedere l’esatta documentazione anagrafica della citata artista, che è la seguente:

Liberti Rosaria, figlia di Angelo e di Carotenuto Anna, nata a Napoli sez. Avvocata, il 2 Settembre 1899. Professione: Artista, coniugata con Sorrenti Alberto il 22 Novembre 1922 a New York.
Abitazioni: Via Cisterna dell’olio 11 Napoli, Via Miroballo 19 Napoli.

L’Artista Fatima Scialdone, oltre al suo "as-saggio"di Sciantosa ha informato i convenuti che il suo spettacolo "Ria Rosa, Diva eccentrica from Italy", stà riscuotendo un grosso successo sin dalla prima rappresentazione del 1999 in Italia, tanto da divenire poi spettacolo itinerante per il mondo. E’ stata applaudita infatti, in Francia, Svizzera, Canada, Lussemburgo, Stati Uniti d’America, Argentina, Brasile, Belgio.

La Scialdone ha promesso che appena libera dagli impegni contrattuali all’estero, porterà tale spettacolo per la "prima volta" sulle scene di Napoli, in segno di omaggio alla città che ha dato i Natali all’illustre ed indimenticabile "Sciantosa" Ria Rosa.

Tra l’interessato pubblico si sono visti i fratelli Arturo e Antonio Sergio – titolari del Gambrinus-, il giornalista-scrittore Federico Vacalebre, la scrittrice Gioconda Marinelli, i cantanti Pina Cipriani e Franco Nico, l’Artista "barzellettiere" Mario Sparavigna della trasmissione televisiva "la sai l’ultima?", e tanti altri appassionati del mondo dello spettacolo e della cultura, tra questi il Cav. Enrico Flauto - nipote del compianto Maestro Peppino Russo, autore di famose canzoni napoletane-

Per chi è interessato a conoscere ulteriori notizie su Fatima Scialdone e Ria Rosa si consiglia di collegarsi con il sito: www.fatimascialdone.com

Bruno Carrano

MARIA ROSA, nome d'arte di Maria Rosaria Liberti, nata a Napoli il 2 settembre 1899, morta a New York nel 1988. Scelse il suo nome d'arte anagrammando il suo nome di battesimo. Straordinaria interprete della canzone napoletana, approdò nel 1915 (a soli 16 anni) al mondo dello spettacolo, esibendosi come "sciantosa" alla Sala Umberto di Napoli, uno dei più prestigiosi palcoscenici di Café Chantant. Date le sue straordinarie qualità interpretative (voce forte, scura, teatrale) fu per anni contesa da impresari ed autori per le più celebri Piedigrotte. Nel 1922 sbarca in America a New York, dove accanto a Nicola Maldacea, prima e poi con una sua propria compagnia teatrale, si sintonizza sulla' produzione e sull'espressività della canzone napoletana, dedicandosi anche alla rappre­sentazione di particolarissime sceneggiate, quali " 'E Pentite" storia/sorte delle ragazze madri napoletane. La sua vita fu un continuo viaggiare da Napoli a New York, fino a stabilirvisi definitivamente nel 1937, quando tornò per l'ultima volta in Italia, in occasione della morte del M° E. Tagliaferri, per il quale cantò per l'ultima volta "Chitarra nera" da lui lasciata incompiuta.

 


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