"I International Tattoo Convention"
10/11/12 gennaio 1997 - Museo ferroviario di Pietrarsa - Portici

 Nel suggestivo scenario del Museo ferroviario di Pietrarsa si è tenuta dal 10 al 12 gennaio a Portici la manifestazione "I International Tattoo Convention". Il raduno di Portici è stato organizzato dall'Associazione tatuatori italiani riuniti, della quale è presidente l'avv. Giuseppe Serra, con il patrocinio della Regione, dell'Ente provinciale del turismo di Napoli, del Comune di Portici e dell'assessorato alla cultura del comune di Napoli. La tatuomania ha avuto il suo boom qualche anno fa' ed è rimasta sulla breccia nonostante sia stata al centro di numerose polemiche. L'appuntamento napoletano organizzato dall'A.T.I.R. e voluto dal loro presidente onorario Amedeo principe di Savoia Duca d'Aosta, ha dato l'opportunità di svelare i misteri di un mestiere e di "un'arte" che richiede una preparazione scientifica adeguata e, di parlare dei tatuaggi anche dal punto di vista igienico-sanitario, dei possibili pericoli che sono inesistenti, se sono usate norme igieniche, materiali "usa e getta"e sterilizzazioni in autoclave degli attrezzi. Attualmente il numero dei tatuatori è numerosissimo; oggi in Italia si calcola esserci trecento professionisti del settore, mentre superano i quindicimila, gli abusivi e gli inesperti. Nella 'tre giorni' di eventi, performance e concerti, "i decoratori della pelle" hanno lanciato la richiesta di una regolamentazione che precisi diritti, doveri, norme e tutele per gli operatori e per l'utente. Nei trenta stand allestiti all'interno del museo, oltre ad avere la possibilità di far tatuare una parte del proprio corpo con draghi, guerrieri, volti minacciosi, si poteva ammirare anche una vasta gamma di gioielli realizzati con materiali preziosi, anallergici e biocompatibili. Si è stati a contatto con alcuni dei più famosi tatuatori italiani ed internazionali, tra i quali Little Vinnie degli Stati Uniti, l'inglese Tom Ptolomey, il tedesco Sting, l'austriaco Waldi-Vienna il quale da bambino appassionato per il disegno è poi passato al tatuaggio come autodidatta, all'età di 16/17 anni ha scelto questa professione come suo lavoro. Tra gli italiani presenti figuravano Franco Cecconi, Nicola Grifo e Tony Messina, il quale racconta:"Nonostante le migliaia di tatuaggi eseguiti mi sento ancora quasi un'apprendista. Tutti i giorni, con ogni persona c'è qualcosa da imparare, da inventare, da scoprire. La tecnica perfetta che va dalla precisione dei tratti alla giusta sfumatura, dall'accostamento dei colori alla perfetta collocazione fisica non è altro che il punto di partenza che permette di esprimere al meglio i desideri e la fantasia delle persone. Credo molto nell'importanza del rapporto che si crea tra il tatuatore ed il suo cliente. Riuscire a capire la personalità, l'esigenza e, soprattutto il motivo che spinge una persona a tatuarsi è fondamentale per dare al tatuaggio quel legame che lo renderà magicamente un tutt'uno con chi lo porta. Decidere di decorare il proprio corpo in modo definitivo è una scelta importante e coraggiosa che merita di essere eseguita e guidata verso uno stile o un soggetto che esprime al massimo la natura del tatuando. Chi, invece, pretende di avvicinarsi al tatuaggio in modo superficiale o solo per moda, sappia che porterà addosso qualcosa che non gli appartiene".

Personaggio chiave del raduno è stato Carlo Capece Minutolo, tipo godereccio ed atletico che ha decorato per circa vent'anni gran parte del suo corpo con ben quarantadue tatuaggi. Il primo tatuaggio "il drago" è stato realizzato a Londra, per giungere all'ultimo di due anni fa "La testa di Drago" opera di un tatuatore giapponese fatto a Bologna. La passione per i tatuaggi gli è nata da giovane, ha preferito da sempre artisti stranieri, infatti i suoi tatuaggi sono i prodotti di danesi, giapponesi, maltesi ed inglesi.
Ci racconta "Napoli con il porto e la base Nato, è stata sempre un osservatorio privilegiato, su un "popolo tatuato" per eccellenza, i marinai che esibivano sulla pelle segni e disegni creati in paesi lontani, dove l'arte del tatuaggio era antichissima". L'attuale passione per i tatuaggi rivelatasi nella città non è altro che l'esplosione di un fenomeno antico.

Prossimo incontro: "Tattoo and body-piercing show" Padova Fiere 14/15/16 febbraio '97

10.01.1997 - Alessandra Guerra


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