1. Tutela e valorizzazione della libera
professione
Il nuovo
Consiglio si impegna a tutelare in primis la libera professione nei principi di
equa concorrenza, trasparenza e pari opportunità, rispetto a coloro che svolgono
già altre occupazioni ampiamente remunerative (come i docenti universitari ed i
pubblici funzionari), che godono già di rendite di posizione e che possono
alterare in maniera consistente i rapporti di libera concorrenza e di equità
oltre che essere specchietto di apparente scientificità.
2. Sistema previdenziale più equo
Il nuovo
Consiglio si impegna a promuovere azioni verso l'Inarcassa (INPS per quanto
riguarda la Gestione Separata) per riportare le spese nei giusti limiti:
revisione dei contributi minimi, agevolazioni per fatturato ridotto,
riconoscimento dell’indennità di paternità, capitalizzazione dei contributi
pagati dagli architetti dipendenti per prestazioni extraprofessionali.
3. Riduzione degli sprechi e dei
privilegi
In uno
momento di grande crisi economica, il nuovo Consiglio si impegna a ridurre al
massimo le spese superflue, razionalizzando le risorse ed eliminando tutti i
privilegi diretti ed indiretti dei nuovi eletti (ad esempio: scioglimento della
Fondazione Architetti, elevato affitto della sede, costose consulenze esterne,
gettoni di presenza, bonus e rimborsi spesa, gestione telefonini, etc.). Ciò
consentirebbe la riduzione della quota annua d'iscrizione e la rateizzazione di
eventuali debiti arretrati.
4. Apertura della Sede ai propri iscritti
La sede del
nuovo Consiglio, in quanto "casa degli architetti", deve avvicinare aprendosi ai
propri iscritti, rispettandone le esigenze, favorendo e valorizzando il loro
cammino professionale. Saranno offerti servizi utili che possano contribuire a
raggiungere gli obiettivi prefissati superando ostacoli e difficoltà come ad
esempio un apposito sistema di recupero crediti stragiudiziale nei confronti
della committenza pubblica e privata.
5. Introduzione del voto elettronico
tramite PEC
Il nuovo
Consiglio si farà promotore di tutte le azioni che possano portare alla modifica
del regolamento di voto per utilizzare un sistema di votazione on line
garantendo in tempi rapidissimi la massima partecipazione democratica e
consultazione degli iscritti per sondare ed approvare decisioni in brevissimo
tempo. Un semplice e snello sistema decisionale, decisamente più democratico ed
efficiente dell'attuale. Inoltre, l'informatizzazione di tutte le procedure e le
attività dell'Ordine, consentirebbe di riportare anche in streaming video le
sedute del Consiglio.