festival di napoli

PER ONORARE VIAN
SI STA OFFENDENDO LA SUA MEMORIA
Il nome dell’Autore scomparso è al centro di una polemica trascinata davanti al giudice. Mai un gentiluomo come Vian avrebbe voluto tanto chiasso intorno a sé.

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Il Festival napoletano, a un mese circa dal suo inizio, rischia di naufragare in mezzo alle polemiche. Polemiche «pesanti», antipatiche che già sono sfociate in denunce alla Magistratura e che minacciano strascichi a non finire. In mezzo a questo bailamme, purtroppo, è stato trascinato il nome di Antonio Vian, l’indimenticabile autore di Luna rossa, recentemente scomparso a soli 47 anni. Vian, che nella sua esistenza aveva vanamente inseguito una vittoria al Festival della sua città in tutt’e sedici le sue edizioni, anche quest’anno aveva presentato una sua composizione alla commissione giudicatrice. Il pezzo, giudicato bellissimo da chi l’ha ascoltato, era stato promosso a pieni voti dai giudici. Purtroppo però il giorno prima che fosse emesso il comunicato ufficiale con i titoli delle 26 canzoni ammesse al Festival (tra cui Ma pecché, la canzone di Vian), il compositore si spegneva a Napoli. Si spegneva senza nemmeno sapere che la sua canzone era stata giudicata con tanto favore. Questi i fatti. A questo punto scatta «l’operazione» che ha dato la stura alle polemiche. In certi ambienti, infatti, venne prospettata l’idea di proclamare Ma pecché vincitrice del prossimo Festival. In questo modo - si disse - la memoria di Vian sarà degnamente onorata. Questa proposta, naturalmente ha provocato diverse reazioni: quelle di alcuni autori anche loro «promossi » al Festival, quelle degli editori delle altre canzoni in gara, quelle di alcuni discografici anch’essi impegnati al Festival con la loro produzione. Effettivamente non ci sentiamo di dar torto ai protestatari: chi ha fatto la proposta di onorare Vian proclamandolo vincitore «in anticipo» del Festival napoletano, non ha certo pensato che un Festival viene organizzato per dare una mano al lancio della nuova produzione di musica leggera e quindi per agevolare tutti coloro che lavorano per la produzione musicale. Ogni Festival coinvolge interessi per centinaia di milioni e, dietro l’aspetto spettacolare e artistico, c'è una vera e propria azione commerciale. Non è ammissibile quindi che tutto il lavoro d’un anno di compositori, parolieri, impiegati e operai, possa esser cancellato per onorare la memoria d’un autore scomparso, sia pure della fama e del valore di Antonio Vian. La soluzione per onorare il popolare autore scomparso era - ed è - molto semplice: la sua canzone deve essere presentata al prossimo Festival fuori gara, e alla memoria di Vian va assegnato un meritatissimo premio speciale in riconoscimento non solo della sua ultima canzone (che, ripetiamo, dicono bellissima) ma anche di tutta la sua eccezionale produzione passata, di tutto ciò che la canzone napoletana moderna gli è debitrice. Questa - come abbiamo detto - è l’unica soluzione possibile. Ed è indispensabile che sia così se si vuol rispettare la tranquillità di giudizio di coloro che, nel prossimo settembre, faranno parte della Giuria del Festival. A costoro, infatti, non si potrà certo chiedere, nel giudicare le canzoni di ogni serata, di escludere eventualmente quella di Vian, se le altre in gara fossero giudicate migliori. Né i giurati devono esser messi, per motivi «sentimentali», in condizione di votare la canzone anche se non la ritengono più bella di altre. Insomma, per non creare situazioni spiacevoli bisogna ricorrere al buon senso e al senso pratico. Tutti quanti ci siamo commossi per la scomparsa di Vian, grande musicista e perfetto gentiluomo. Ma questa commozione non deve portarci a delle decisioni avventate. La vita deve continuare e, ripetiamo, le centinaia di persone che lavorano nel mondo della canzone devono veder rispettate le loro fatiche e i loro interessi. Cerchiamo quindi di mettere fine a queste spiacevoli polemiche intorno al nome di Vian e di attuare la nostra proposta. Un riconoscimento - doveroso - alla Sua ultima canzone e a tutte le Sue melodie: sarà il miglior modo di onorare la Sua memoria.

TELETUTTO - Agosto 1966


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