La canzone napoletana in una mostra virtuale
Corriere del Mezzogiorno - Sabato 12 Maggio 2001

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NAPOLI - Una mostra «virtuale» dedicata alla canzone napoletana classica. E’ il momento centrale del «web day» che s’è svolto per l’intera giornata di ieri davanti al caffè Gambrinus in Piazza Plebiscito. L’evento interattivo è stato proposto in diretta webcasting sull’indirizzo Internet www.napoliteleweb.it dalla net-company napoletana Euromedia Srl, con l’ormai consolidata tecnologia Palavision. La diretta in rete è iniziata in mattinata, a mezzogiorno, con la webcar di Euromedia Srl - una vera e propria regia mobile multimediale - sempre in funzione per ritrasmettere sul Web le opinioni, testimonianze e considerazioni di intellettuali, addetti ai lavori o semplici «navigatori» sui ruolo della comunicazione interattiva (proprio nella piazza che ha recentemente ospitato il Global Forum). In serata, poi, spazio alla tradizione musicale partenopea, con l’omaggio ai suoi autori attraverso il ricordo di parenti e discendenti e con l’esecuzione di alcune tra le canzoni più amate. Anche per la tranche serale, naturalmente, è stata assicurata la diretta sulla «Rete», ma stavolta dall’interno dei Gambrinus, nella storica sala «Belle epoque» ristrutturata e riaperta da poco. «Abbiamo cercato di unire continuità e innovazione - sottolinea Luigi Passariello di Euromedia Srl - utilizzando la canzone napoletana classica come elemento di raccordo. Infatti, come in passato intellettuali e artisti del calibro di Gabriele D’Annunzio, proprio qui al Gambrinus scrivevano le loro opere sui tovagiollni del caffè, così oggi sempre in questo luogo cerchiamo di fare comunicazione guardando al futuro». E le riproduzioni virtuali dei vari materiali oggetto dell’esposizione - alcuni originali sono stati mostrati proprio nel corso della serata di ieri, in sala «Belle epoque» - sono consultabile pure, regolarmente, sui sito dell’associazione Interviù (www.interviu.it), con locandine delle edizioni di Piedigrotta, copertine di dischi, documenti e fotografie di celebri autori come, tra gli altri, Bovio, Capurro, E. A. Mario.

Diego Del Pozzo