LA FESTA DELLA SANTA DEI QUARTIERI SPAGNOLI

Santa Maria Francesca delle cinque piaghe, al secolo Anna Maria Rosa Nicoletta Gallo, nacque a Napoli il 25 marzo del 1715, in una casa del popoloso quartiere Montecalvario, dai coniugi Francesco Gallo e Barbara Basinsi. Unica donna napoletana elevata alla Santità, a sedici anni si consacrò al Signore con la regola del terz’Ordine Francescano secondo lo spirito di penitenza di S. Pietro d’Alcantara.
Morì il 6 ottobre del 1791, fu dichiarata beata nel 1843 da Papa Gregorio XVI, il 29 giugno del 1867 fu Canonizzata da Papa Pio IX.
La Santa dei quartieri è Compatrona della città di Napoli dal 1901 ed il suo corpo riposa nella chiesa di S. Lucia al Monte, sita al Corso Vittorio Emanuele (NA) sin dalla data della sua morte, avvenuta nella dimora dell’attuale casa-chiesa di vico Tre Re a Toledo, dove visse gli ultimi suoi 38 anni di vita terrena, dedicando la sua esistenza alla preghiera ed alla costante assistenza di coloro che chiedevano la sua operosa missione cristiana.
La Santa dei Quartieri Spagnoli viene comunemente ricordata dalla gente come la " Santa Vergine delle stimmate" ed è invocata particolarmente dalle donne sterili e dalle future mamme che chiedono la sua intercessione per ottenere la sua benedizione per la grazia richiesta.
Quest’anno la festa della Santa (6 ottobre) è stata preceduta da una serie di manifestazioni religiose , rispettate da un fitto calendario di solenni riti che hanno avuto inizio alle ore 17,30 del 26 settembre con l’accoglienza festosa delle reliquie della Santa, ritornate temporaneamente dopo 209 anni alla "sua Casa"e dove vi rimarranno per tutto il periodo Giubilare, poiché la Chiesa di Santa Maria Francesca, è inserita tra le chiese Giubilari di Napoli.
Numerosi pellegrini locali e non, stanno accorrendo all’invito delle Suore figlie di S. Maria Francesca delle cinque piaghe, a celebrare la festa della Santa Vergine napoletana per tutto il tempo dei festeggiamenti e ricevere il dono dell’Indulgenza Giubilare, ed è per tutta questa massiccia affluenza che Vico Tre è un continuo "struscio" di visitatori, i quali purtroppo sono costretti a rimanere in strada durante le funzioni religiose a causa delle piccole dimensioni dei locali.
Per questo motivo alcuni Riti vengono celebrati all’esterno della chiesetta affinché tutti possano partecipare all’Omelia, trasformando nell’occasione l’imbandierato vico in una chiesa all’aperto, con altare, organo, coro, sedie e all’occorrenza fuochi pirotecnici che con  il loro fragore e la luminosità dei botti completano l’omaggiosa venerazione alla Santa Compatrona di Napoli.
La biografia di questa Santa è molto ricca di aneddoti che riportano le sue prodigiose e miracolose intercessioni, descrivendola infine una semi-analfabeta arricchita di carismi spirituali come la profezia, la visione, l’estasi. A Lei si rivolgevano alti uomini di cultura e Principi della chiesa nell'essere aiutati nei dubbi degli studi teologici e nel rafforzamento della Fede Cattolica.
Dopo 209 anni dalla sua morte la gente dei Quartieri Spagnoli continua ad osannare questa grande figura di Santità citando con il loro pratico sapere le innumerevoli opere di questa Suora Santa, la quale era solita implorare il Signore nel sconfiggere il demonio e raccomandare la gente con alcune sue esternazioni, di cui tra le tante ne riportiamo solo due: "Per carità non offendete Dio, non merita altro che amore". "Siate veri devoti di Maria e raccomandatevi costantemente a Lei, così avrete ogni grazia che desiderate

Bruno Carrano

Qui di seguito si riportano ulteriori notizie della Santa apprese dal calendario del prossimo anno 2001, emesso dal Santuario di S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe.
Vico tre Re a Toledo è nei quartieri spagnoli. Al numero tredici c'è un Santuario, minuscolo e aggraziato, dedicato a Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, unica Santa nata a Napoli, unica donna dell'Italia Meridionale peninsulare canonizzata. Si tratta di alcuni locali adattati a chiesetta attaccati alla casa dove  suor Maria Francesca visse per trentotto anni e dove morì il sei ottobre 1791. Nella sacra casa, secondo una pia tradizione, le persone in attesa di grazie usano sedere sulla sedia di santa Maria Francesca, la miracolosa.
Da oltre cent'anni attendono alla cura della Casa le "Figlie di Santa Maria Francesca". La Congregazione ebbe inizio il tre gennaio 1884 ad opera di Brigida Cuocolo, su richiesta del Cardinale Guglielmo Sanfelice. Oggi le religiose svolgono attività varie di apostolato e di educazione dei fanciulli e delle giovani, tra la povera gente: "Le nostre suore" essi dicono ai Quartieri Spagnoli.
L'Istituto "Figlie di S. Maria Francesca"
Le origini dell'Istituto si ricollegano all'esigenza avvertita subito dopo la morte della Santa, di custodirne la Casa come cimelio sacro e di farne un centro di viva spiritualità.

Prima custode fu la monaca di casa, M.a  Antonia Gamba.Alla sua morte (1841) il cardinale arcivescovo Sisto Riario Sforza l'affidò al sac. Giuseppe Tamburelli, che trasformò due terranei accostati alla Casa nel tempietto dedicato alla Santa e l'aprì al culto il 29 settembre 1861.Lo stesso Tamburelli, con la collaborazione di un'altra monaca di casa, M.a Luisa Castronuovo, e di altre pie giovani, perpetuò il ricordo di S. Francesca con l'apostolato in mezzo al popolo dei "Quartieri". Nel 1858, Ferdinando II ordinava l'esproprio dell'intero fabbricato "per pubblica utilità". Ma soltanto il 3 Gennaio 1884 aveva inizio la Congregazione ad opera di Brigida Cuocolo. Ella aspirava in verità all'austera vita claustrale nel monastero di S. Giuseppe dei Ruffi, ossia tra le Sacramentine; ma, ubbidiente alla voce del pastore di Napoli card. Guglielmo Sanfelice, col nome di Suor M.a Chiara del Sacro Cuore si consacrò al Signore assieme ad altre cinque giovani, nello spirito del terz'Ordine Francescano, per dedicarsi al culto della Santa, alla custodia della Casa e della chiesetta e all'apostolato popolare.
Dopo il Concilio Vaticano II, la Congregazione aggiornò le proprie costituzioni, che furono approvate dall'arcivescovo di Napoli card. Corrado Ursi il 1° novembre 1982. In ottemperanza alle costituzioni e in corrispondenza alle esigenze dei tempi, le religiose svolgono attività varie di apostolato e attendono all'educazione dei fanciulli e delle giovani negli asili, nelle scuole e nei laboratori.
"Fatevi prima la Comunione perché il demonio per tenervi lontano dal Sacramento vi fa vedere cose che non sono"
(S. M. Francesca)

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