I "CARUSIANI"
RICORDANO LA NASCITA DI ENRICO CARUSO

In occasione del 129° anniversario della nascita dell’indimenticabile tenore Enrico Caruso (25-2-1873), alcuni sostenitori del belcanto "Carusiano" si sono riuniti nella mattinata di lunedì 25 febbraio 2002, presso il cimitero di Santa Maria del Pianto di Napoli, dove riposano le spoglie del Nostro famoso concittadino, nella monumentale cappella di famiglia, partecipando ad una toccante funzione religiosa in ricordo dell’artista scomparso.

Questa "adunata" commemorativa ha inoltre permesso ai convenuti di scambiarsi aneddoti storici sulla figura del Loro internazionale beniamino, difatti l’ex Consigliere Comunale di Napoli Antonio Cigliano ha distribuito a tutti i presenti un libro da Lui curato nel 2000 dal titolo: Enrico Caruso, una Memoria negata.

Quest’anno la nascita è stata ricordata con la presenza e con un omaggio del cantante Bruno Venturini al Suo "Maestro spirituale", di due artistici candelabri in bronzo, collocati sull’altare della cappella Caruso.

Inoltre hanno preso parte il "curatore" della Cappella, il baritono foggiano Guido D’Onofrio, il proprietario del ristorante-museo "CARUSO" di Sorrento Paolo Esposito, il Presidente dell’Associazione Musicale Enrico Caruso di Napoli Maestro Giuseppe Schirone, il Consigliere Comunale di Napoli Dario Cigliano ed altri estimatori dell’inimitabile "Arte Carusiana".

Come è consuetudine, durante l’arco dell’anno nello stesso luogo viene ricordato il giorno della morte del cantante (2-8-1921) con un’altrettanta e significativa cerimonia religiosa officiata sempre da Don Giuseppe Garofalo Parroco della chiesa del cimitero ed immancabile religioso a tutti gli anniversari non solo di Caruso ma anche di altre personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, quali Antonio de Curtis (in arte Totò), Eduardo Scarpetta, Nino Taranto e tanti altri che riposano nello stesso camposanto di Santa Maria del Pianto.

Bruno Carrano

Qui di seguito si riportano alcuni scritti del libro di Cigliano, ed una lettera di Venturini a Caruso, più un attestato di autorizzazione scritto da Enrico Caruso Junior a favore di Guido D’Onofrio.

 


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