Concerto di Natale
Basilica di S. Domenico Maggiore - Vico S. Domenico Maggiore, 13 - Napoli


I CANTORI DI POSILLIPO 

Fondati e diretti da Ciro Visco, "I Cantori di Posillipo" hanno gradualmente conquistato una credibilità di notevole rilievo, nella città e fuori, passando da un iniziale dilettantismo ad una professionalità che li ha visti protagonisti di un repertorio che spazia dal Medioevo ai giorni nostri.

Il nucleo dei "Cantori" è senza alcun dubbio il "Coro" che si è reso promotore di tante iniziative Intorno ad esso ruota una vera e propria "macchina" collaboratrice, costituita dall'Orchestra dei "Cantori", dai soli, che hanno trovato nella struttura un valido banco di prova, dai costumisti e da tanti altri. Nascono così produzioni come il Laudario di Cortona, La Rappresentazione di Anima et Corpo di De Cavalieri, l'Oratorio della SS Vergine di Carissimi, lo Stabat Mater di Rossini alcune messe di Haydn, Le sette parole di Cristo di Dubois, gli oratori di W Rabolini e F Vizioli, eseguiti sempre in luoghi di grande prestigio (Cattedrali di Napoli Salerno, Benevento, chiese monumentali, sale storiche e Teatro di S. Carlo). Oltre a programmi "classici" Ciro Visco ha elaborato per coro e pianoforte un'antologia di Canzoni Napoletane dal 1700 al 1900, proponendo così, in chiave polifonica, un genere che difficilmente si può allontanare dalla sua naturale monodia.

Il successo di questo programma ha visto presente "I Cantori" in sedi prestigiose come l'Opera di Roma, e il Teatro Sistina, i Teatri di Corte di Napoli e Caserta, l'Auditorium della Rai, il Palazzo del Quirinale. I Cantori hanno cantato altresì per Sua Santità Giovanni Paolo II, per il G7 e per il Presidente della Repubblica.
Appuntamento caro ai napoletani è senza dubbio il tradizionale Concerto di Natale, di anno in anno sempre più affollato di pubblico partecipe dove oltre alle melodie popolari, prendono vita brani della più classica tradizione natalizia.
Ultima prestigiosa tappa dei Cantori di Posillipo è stata Bruxelles.
In calendario due concerti, uno al Parlamento Europeo, dove I Cantori hanno eseguito il loro programma di Canzoni Napoletane dal '700 al '900, l'altro nella splendida Cattedrale di Bruxelles di Saint Michel e Sainte Gudule in cui si sono esibiti nel Concerto di Natale (musiche di Mozart, Haendel, Gounod, Bizet ecc.) alla presenza di entusiasti Europarlamentari.

CHIESA DI S. DOMENICO MAGGIORE

Cenni storici:
La Basilica di San Domenico Maggiore sorse nel 1284 inglobando la preesistente chiesetta di S. Michele Arcangelo a Morfisa. Il nome dell’architetto della nuova chiesa, i cui lavori dovettero protrarsi almeno fino al 1324, è in realtà sconosciuto, anche se quasi tutti gli storici che si sono occupati del complesso avanzano il nome del "fantomatico" Masuccio. Sembrerebbe possibile, dall’impostazione spaziale della fabbrica, pensare invece a maestranze francesi e c’è chi ipotizza la partecipazione di Pierre De Chaul e Pierre D’Angicourt, impegnati in quegli anni a Castelnuovo. Per la parte decorativa vengono indicati, dalla quasi totalità dei critici Pietro degli Stefani per la pittura ed il fratello Tommaso per la scrittura. La chiesa venne intitolata Santa Maria Maddalena da Carlo II per un voto da lui fatto mentre era prigioniero in Sicilia, ma in realtà conservò sempre verso il popolo, il nome di San Domenico. Essa era destinata a diventare la casa maggiore dell’Ordine dei Predicatori nel Regno di Napoli e Centro Studi, in particolare di Teologia. In accordo con questo programma, lo schema strutturale del tempio, tuttora sostanzialmente leggibile, presenta una volontà d’impotenza tipica del gotico napoletano. La basilica angioina – a croce latina con tre navate e cappelle laterali – subì danni notevoli dal terremoto del 1456. Novello da Sanlucano, autore della celebre facciata con il trattamento bugnato "a punta di diamante" di Palazzo Sanseverino (oggi Gesù Nuovo), ne curò il "restauro", inteso come rifacimento quasi totale dell’apparato decorativo e di qualche parte strutturale. Negli anni settanta del Seicento la chiesa subisce un quasi totale ridisegno dell’apparato decorativo e, per certi versi, strutturale, con la trasformazione delle aperture e dei finestroni delle navate e delle cappelle laterali in forma quadrata e rettangolare. Una terza fase d’imponente modificazione dell’interno della chiesa coincise con il restauro ottocentesco, affidato dai frati predicatori all’architetto Federico Travaglini. Questi ebbe come (improbabile) scopo quello di riportare la chiesa alle sue originarie forme "gotiche", ricreandole aperture a sesto acuto e progettando il ridondante "pastiche" decorativo attualmente visibile, che più che un tentativo di ripristino, può considerarsi espressione della moda neogotica, giunta con qualche ritardo dall’Inghilterra: i lavori, che ebbero inizio nel 1850 e si protrassero fino al luglio del 1853, salvo qualche variazione cromatica, hanno dato alla chiesa la sua configurazione attuale.

Renata Picone

I CANTORI DI POSILLIPO

SOPRANI

Sofia Brancaccio
Alba Candela
Lilia Cerino
Giovanna Cesareo
Myriam Cimino-Fonti
Adriana Dario Paulucci
Liliana Dario Paulucci
Anna Imperiale
Anna Marrucci
Anna Palazzolo
Ileana Pappaterra
Santina Picone
Ornella Smith
Stefania Vicario

CONTRALTI

Virginia Arrigo
Cynthia Bunton
Rosanna De Rosa
Rosy Finizio
Graziella Iaccarino Idelson
Antonella Isaja
Anna Maria Masella
Angela Merola
Taru Nystrom Abeille
Daniela Palladino
Livia Pierro
Adriana Sansone

TENORI

Nicola Augenti
Roberto De Biasio
Gigi Di Gennaro
Ferdinando Esposito
Enrico Fiammenghi
Rudy Hachfeld
Massimo Iacone
Paolo Iannarelli
Bruno Longo
Luciano Martucci
Mario Nardo
Roberto Picardi
Antonio Zagaroli

BASSI

Alessio Brandolini
Marco Brandolini
Roberto Costabile
Ernesto Esposito
Raffaele Gallo
Marcello Lando
Valerio Largo
Pino Lo Schiavo
Andrea Macchiarola
Piero Mambelli
Alfredo Moscarella
Giuseppe Nicolella
Paolo Palazzolo
Sergio Vetrella


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