CONCERTO DELL'EPIFANIA
Basilica di S. Chiara - 5 gennaio 1998

Nel Monastero di Santa Chiara, luogo di preghiera ma anche di arte e celebre in tutto il mondo dall'omonima canzone, si accenderanno il giorno dell'Epifania migliaia di luci.

Un simbolo di speranza per un anno migliore nel quale si auspica serenità e rinascita. Il CONCERTO DELL'EPIFANIA, la manifestazione che "Oltre il Chiostro" (il Centro Francescano di Cultura dei Frati Minori di Napoli) organizza quest'anno per la terza volta, si propone di utilizzare la musica come strumento di fratellanza e di solidarietà tra i popoli e vuole, anche da Napoli, far sentire la propria voce.

L'appuntamento sarà dunque il 5 gennaio a Santa Chiara alle 20,35. Il giorno successivo il concerto sarà trasmesso e mandato inoltre in MONDOVISIONE da RAI INTERNATIONAL per avvalorare lo spirito di internazionalità del messaggio. Il grande "show" di Santa Chiara vedrà avvicendarsi sul palco noti personaggi della musica e dello spettacolo, che si esibiranno non solo per la festa dell'Epifania, ma anche per far vivere un "grande momento" a tutti quelli che amano la musica.

La scelta di Santa Chiara - spiega Dante Mariti della Melos Art, produttore della manifestazione - nasce da RAIUNO da Padre Giuseppe Reale, Presidente di "Oltre il Chiostro" e dall'Assessore Regionale al Turismo e allo Spettacolo Luciano Schifone, tutti concordi nel volere anche a Napoli un evento di grande prestigio che celebri in letizia le feste della Natività nel cuore della cristianità. Il celebre soprano veronese Cecilia Gasdia ed Enzo Gragnaniello che oggi rappresenta l'anima più autenticamente popolare della musica partenopea, in un singolare connubio tra musica classica e musica popolare, interpreteranno, diretti dal maestro Jorge Rubio, la sigla del concerto: la famosa Munasterio 'e Santa Chiara. Tra gli ospiti: i Neri per Caso, Teresa De Sio, Samuele Bersani, i Chicago Gospel Group, i Terem Quartet, ed infine la PFM (Premiata Forneria Marconi).

Il famoso gruppo, che forse è stato il primo grande gruppo rock, ritorna alla ribalta e salirà sul palcoscenico di Santa Chiara per farci vivere anche musicalmente un evento senza precedenti. Per la prima volta, infatti, avremmo una versione orchestrale del loro cavallo di battaglia "Celebration" appositamente arrangiato dal maestro Renato Serio.
Presenteranno questa edizione Ilaria Moscato e Fabrizio Gatta.

Anna Grande
Ufficio Stampa

Programma

CECILIA GASDIA E ENZO GRAGNANIELLO
con l'orchestra della basilica di S. Chiara
Munasterio 'e Santa Chiara
Direzione M° Umberto Scipione

SAMUELE BERSANI
Giudizi Universali

CECILIA CHAILLY e ANGELO PERSICHILLI, flauto
Infinito

TEREM QUARTET
EIne kleine Nacht Music

TERESA DE SIO
Voglia 'e turnà

MARCO SOLLINI e PAOLO VERGARI
con Orchestra della Basilica di S. Chiara
Concerto per 2 pianoforti e orchestra di J. S. Bach

NERI PER CASO
Io ci sarò

CARLO BINI e Orchestra della Basilica di S. Chiara
Agnus Dei di G. Bizet

Consegna del Premio Mediterraneo di Pace 1998

OLGA DE MAIO e NIKOLA KITAN
con Orchestra della Basilica di S. Chiara e Coro "la Band"
Laudato sia il mio Signore
Musiche del M° Rosario Peluso su testo
di P.David Maria Turoldo
Direzione M° Pierifrancesco Borrelli

CHICAGO GOSPEL GROUP
I call His name
Musiche di Shawn Logan

ANGELA LUCE, G. DELL'AVERSANO ed E. CAMPAGNOLI
La leggenda del lupino

P.F.M. e Orchestra della Basilica di S. Chiara
La luna nuova - E' festa - Impressioni di settembre
Arrangiamento e Direzione M° Renato Serio

Intervallo

P.F.M.
Dove e quando - Dolcissima Maria

ERMONELA JAHO
Trio Antiqua
Musiche di C. Pedini
Pianoforte Leopoldo Rossini
Flauto Andrea Ceccomori

TEREM QUARTET
Per Elisa

DONNE IN SAX
Oblivion

CECILIA GASDIA
con Orchestra della Basilica di S. Chiara
Exultate Jubilate di W. A. Mozart

NERI PER CASO
God rest you merry gentlemen

Orchestra della Basilica di Santa Chiara
Direttore M° Jorge Rubio

La Band
Maestro Concertatore Maria Gabriella Marino

presentano
Ilaria Moscato Fabrizio Gatta

In onda su RAI UNO
martedì 6 gennaio 1998 ore 9,30


Premio Mediterraneo di Pace 1998 a Kiro Gligorov

MOTIVAZIONE
La Fondazione Laboratorio Mediterraneo, nata con iniziative umanitarie a favore dei Paesi della Ex-Jugoslavia, ha istituito in collaborazione con il Centro Francescano di Cultura Oltre il Chiostro, il premio Mediterraneo di Pace.
Per il 1998 il premio è stato attribuito a KIRO GLIGOROV, Presidente della repubblica di Macedonia, che nella sua azione politica e con i suoi scritti ha sempre difeso i principi dei diritti dell'uomo, dell'uguaglianza dei cittadini di ogni appartenenza etnica, sociale e culturale; della libera espressione di qualunque fede ed orientamento, sfidando ogni forma di intolleranza.
In qualità di Presidente della Repubblica di Macedonia KIRO GLIGOROV ha applicato rigorosamente quelle idee che sono alla base dello sviluppo democratico del Paese, facendo il fulcro di un'azione di rinnovamento politico nei Balcani.
Questo Premio vuole riconoscere la chiarezza di vedute, la coerenza e determinazione politica manifestate da Kiro Gligorov nell'affermare le stesse idee e principi, anche quando non erano conformi alla ideologia dominante. Idee e principi di cui Kiro Gligorov è esempio vivente, facendo sì che anche il suo Paese lo divenisse.

KIRO GLIGOROV

Egregi Signore e Signori.
Con un particolare onore, piacere e commozione in questo solenne momento ricevo quest'importante riconoscimento - il premio "Mediterraneo della pace". Nella parola stessa di questo premio c'è una simbolica specifica. Il Mediterraneo, per l'etimologia della parola, segna la parte mediana del mondo. Qui è nata la civiltà. Qui si uniscono i tre continenti e le tre grandi religioni del mondo.
Il mio Paese la Repubblica di Macedonia, con la propria posizione geografica, con la sua storia cultura - con la propria civiltà appartiene all'arca mediterranea. Il Popolo Macedone nel corso dei secoli ha partecipato nell'intenso scambio culturale mediterraneo. Nello stesso tempo attraversava anche tutto le sventure, le sfide della storia e i conflitti con i quali si è confrontato il Mediterraneo nel suo percorso storico.
Nella sua instancabile lotta per la propria sussistenza storica, Egregi Signore e Signori, i Macedoni si sono resi conto dell'inapprezzabile valore della pace - equivalente alla libertà. Tutto ciò diventò la parte costituente della comune del popolo macedone. Nei momenti decisivi dei cambiamenti recenti che sul territorio dell'Ex Jugoslavia hanno avuto una sanguinosa soluzione, la Macedonia è riuscita a mantenere il sangue freddo ed a conquistare l'indipendenza per via pacifica e democratica. Così abbiamo protetto il nostro paese dalla guerra e dalla distruzione, ma abbiamo anche risparmiato il mondo d'un conflitto più vasto con conseguenze imprevedibili. Questo premio c'incoraggia: il mondo apprezza il nostro contributo per la pace. Questo è un riconoscimento per tutti i cittadini della Macedonia.
Signore e Signori, siamo qui per augurare un futuro più umano a tutti i popoli. Sopra il Mediterraneo, invece, tuttora stanno in agguato le minacce gravi per la pace. Invece di proseguire verso la diminuzione delle differenze tra il ricco Nord ed impoverito Sud, tra i ricchi e i poveri, si eccitano le frustrazioni storiche, creando un terreno fertile per l'esclusivismo, intolleranza e terrorismo. Le rivalità storiche, che purtroppo tuttora si manifestano, dal bacino Mediterraneo hanno creato il maggior deposito d'armi al mondo. Tuttora ci troviamo lontani dalla conclusione d'alcuni attriti e conflitti di questa zona, le quali per decenni rappresentavano una minaccia per la pace nel mondo. Tenendo conto di tutto ciò, dobbiamo tenere presente il fatto che il Mediterraneo ancora deve passare fra Scilla e Cariddi per arrivare sulla strada d'un futuro sicuro e felice.
Tutte queste sfide e pericoli potenziali per la pace e la stabilità, toccano paesi nella regione. Tutto ciò richiede un'inevitabile azione comune, collaborazione, una solidarietà e una comprensione reciproca, fra tutti i popoli del Mediterraneo. È necessario anche porre una visione sulle soluzioni democratiche europee dei problemi sulla strada per la casa europea del ventunesimo secolo. Solo cosi potremo soddisfare il nostro dovere storico - di lasciare alle generazioni future un Mediterraneo stabile e pulito.
In questo senso rivolgo la mia congratulazione per l'enorme sforzo dello autorità di vari paesi, radunati intorno alle idee della collaborazione Euro Mediterranea. Con questo spirito vorrei rilevare l'immenso contributo della Fondazione Laboratorio Mediterraneo che ha saputo raccogliere tanti paesi, istituzioni e organizzazioni internazionali intorno a queste idee di collaborazione. Tramite i loro forum fruttuosi a Barcellona, a Malta e qui nella bellissima e gloriosa città di Napoli, che ci ha dato l'ospitalità tradizionale, essi pongono una base solida e creano un quadro perenne per la comprensione e stimolano l'allargamento del processo per un'intensa e profonda collaborazione tra i paesi del Mediterraneo. La Repubblica di Macedonia sosterrà attivamente questo processo della civilizzazione.
Alla fine desidero esprimere la mia speranza che i nostri sforzi saranno indirizzati affinché il Mediterraneo diventasse una zona di pace, di stabilità e di benessere. Vi assicuro che per l'attuazione di questi scopi si può contare sulla Repubblica di Macedonia in veste d'alleato permanente e costrittivo. Esprimendo ancora una volta i miei calorosi ringraziamenti del grande onore che mi avete reso, Vi auguro un fruttuoso e felice Anno Nuovo.


Per il terzo anno ci troviamo ancora insieme, stretti nel caldo abbraccio della Basilica di S. Chiara
S. Chiara simbolo dello spirito francescano, quest'anno così tanto ferito nel profondo del cuore: Assisi.
Come può la nostra mente non correre li dai nostri fratelli dell'Umbria e delle Marcia! E tra le arcate che si rincorrono fino ad unirsi sull'altare con le luci policrome delle vetrate, in un misto di magia e di misticismo, riecheggiano le note di dolci melodie che muovono i cuori alla pace e alla fratellanza.
Qui, dalla Basilica di S. Chiara, si innalza un canto di auspicio e di speranza per tutti coloro che soffrono. Idealmente, la musica oltrepassa le mura della "Cittadella Francescana" e vola lontano, fino a fondersi con la lieve brezza del Mediterraneo per portare a tutti i popoli il suo messaggio di pace e di speranza o di pace e di speranza.
E qui, da questa Chiesa, il nostro saluto va ad un uomo, Kiro Gligorov, che con coraggio e determinazione ha affermato le sue idee e i suoi principi, riuscendo a rendere la Macedone un esempio di pacifico rinnovamento.
Al suono universale della musica non c'è barriera di razza odi religione che tenga; le acque del Mediterraneo d'un tratto cessano di essere tinte di sangue, il mare si purifica. Sul Mediterraneo, risplende il sereno, ritorna la pace.

P.Rufino Di Somma
Ministro Provinciale dei Frati Minori
di Napoli e Caserta


In questo percorso di fede per i credenti, occasione di recupero di una dimensione di spiritualità per gli agnostici, ma anche momento di rivisitazione del ricco patrimonio monumentale ed ambientale, un evento particolarmente significativo è costituito dal Concerto dell'Epifania. Voluto dal Centro Francescano di Cultura Oltre il Chiostro e sostenuto dalla Regione Campania, il concerto giunge alla terza edizione, diventando cosi una presenza ormai fissa nel calendario degli appuntamenti culturali e religiosi di una città di grandi tradizioni quale è Napoli, che si ripropone al mondo intero, grazie anche al supporto televisivo assicurato da RAI UNO e RAI INTERNATIONAL.
Nel giorno dell'Epifania e in vista del grande evento giubilare, questo concerto vuole auspicare, per i cristiani quanto per i laici, l'avvento di una consolidata pace nel mondo, testimoniando l'impegno e l'esempio di quanti operano per l'affermazione della pace.
Quest'anno, dopo il ricordo, nelle precedenti edizioni, di Padre Pio da Pietralcina e del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo d'Acquisto, viene conferito un riconoscimento a Kiro Gligorov, Presidente della Repubblica Macedone, per l'altra opera di pacificazione svolta in una regione della terra da troppo tempo attraversata da enormi tensioni etniche. E in Santa Chiara, tempio della spiritualità francescana, il nostro pensiero va anche alle popolazioni di Assisi, dell'Umbria e delle Marche, tragicamente colpite dai recenti eventi sismici per testimoniare attraverso l'elevazione dello spirito che viene da una manifestazione musicale, la solidarietà umana e la sentita partecipazione della Campania alle loro sofferenze, con la speranza che il nuovo anno sia portatore per tutti, di serenità, di pace e di benessere, nella civile convivenza tra le genti.

On. Luciano Schifone
Assessore Regionale al Turismo e Spettacolo


Sono contenta di ritrovarmi nella Basilica di Santa Chiara nel giorno dell'Epifania. La presenza delle Istituzioni nella suggestiva cornice della Basilica di Santa Chiara e spirito della festività cristiana dell'Epifania infondono nell'animo momenti di pace e serenità, inducendo ciascuno di noi a sincere riflessioni sul proprio operato.
L'ambizione che ci anima è che dalla mortificazione della politica - intesa in senso lato - ci si debba salvare soltanto con un forte richiamo alla decisione ed all'impegno, ponendo fine alla stagione della provvisorietà, con il compito di qualificare ed ampliare il progetto di una società. Non bisogna adattarsi all'idea di consegnare alle future generazioni una società da basso profitto, non ci si può arrendere all'indifferenza dell'abitudine. Ma per fare questo è necessario che ciascuno di noi cominci da se stesso, diventando esempio per un deciso cambiamento di rotta, confrontandosi con i fragili riferimenti etici del mondo contemporaneo e riscoprendo il seno della vita al fine di condividerne, con i più bisognosi, preoccupazioni e speranze ed offrire un apporto positivo al cambiamento della nostra società.
Non è assolutamente facile. Per costruire un'autentica cultura di pace, lungo e difficile è il cammino da percorrere; adoperando quel linguaggio a tutti comprensibile che è la Carità.

Dott.ssa Teresa Armato
Assessore alla Cultura e alle Politiche
dell'Amministrazione Provinciale di Napoli


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