Michele Prisco: Gli
altri
Caffè letterario Guida/Scaturchio - 7 luglio '99
La dottoressa Lorenza Rocco
Carbone, l'assessore alla cultura al Comune di Napoli Guido D'Agostino ed il pittore
giornalista RaiTV Luciano Scateni, hanno presentato "l'ultimo lavoro" dello
scrittore Michele Prisco: il romanzo "Gli altri".
Ad un numeroso pubblico accorso nel confortevole salotto all'aperto di Piazza S. Domenico
Maggiore di Napoli - ormai sede fissa di convegni letterari, organizzati dall'Associazione
Alfredo Guida amici del libro.
I tre illustri presentatori, hanno sintetizzato con molta proprietà conoscitiva, alcuni
passaggi di vita culturale dell'anziano scrittore napoletano di Torre Annunziata, per poi
narrare le proprie impressioni sul contenuto del romanzo.
Molto apprezzato dal pubblico il resoconto della presentazione de "Gli altri",
di cui oltre agli interventi dei tre relatori e dello stesso autore, si sono aggiunti
anche quelli di anonimi uditori.
Michele Prisco, nell'ultima pagina di questo libro, ha segnato tre date: Napoli, febbraio
1952 - Vico, luglio 1997 - settembre 1998.
Queste date rappresentano l'origine di questa sua "misteriosa" avventura
romanzesca, dove con meticolosa cronologia evidenzia nel suo "corsivo" di 56
pagine - che si aggiungono alle altre 191 del romanzo - il casuale ritrovamento di questo
dimenticato ed incompiuto lavoro iniziato circa 50 anni fa e, terminato dopo oltre un anno
dal ritrovamento.
L'autore, nel suo intervento, ha affermato che il lavoro di questo romanzo è legato a
qualcosa di misterioso, tanto è vero - coincidenza? - da fargli prendere la decisione di
annunciare il suo definitivo congedo da questa amata professione.
Professione che ha svolto con tanta saggezza e signorilità, valsa ad avere validissimi
riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Questo romanzo è da leggere, ma farebbe piacere in avvenire "vederlo"
attraverso uno sceneggiato televisivo o cinematografico.
Il soggetto è stuzzichevole per il suo contenuto ricco di "colpi di scena" e
per i suoi inventati protagonisti tra cui emerge la passionale figura di Amelia Jandoli,
maestra di ricamo, nipote dell'ultima badessa del monastero dello Spirito Santo di Napoli.
Una non più giovane ed illibata zitella, proiettata dal sagace scrittore in un colorito
romanzo napoletano, alle prese con "gli altri" dell'avvincente trama.
Per saperne di più, bisogna leggere "Gli altri".
Tra "gli altri" accorsi alla presentazione del romanzo, c'erano: Aurelio Fierro,
Max Vairo, Salvatore Palomba, Carmelo Pittari e tanti altri colleghi di Michele Prisco.
Bruno Carrano
Michele Prisco è nato a
Torre Annunziata nel 1920; vive a Napoli.
Ha pubblicato: La provincia addormentata, 1949; Gli eredi del vento,
1950; Figli difficili, 1954; Fuochi a mare, 1957; La dama di piazza,
1961; Punto franco, 1965; Una spirale di nebbia, 1966; I cieli della
terra, 1970; Gli ermellini neri, 1975; Il colore del cristallo,
1977; Le parole del silenzio, 1981; Lo specchi cieco, 1984; I giorni
della conchiglia, 1989; Terre basse, 1992; Il cuore della vita,
1995; Il pellicano di pietra, 1996.
Ha vinto numerosi premi, fra cui lo Strega nel 1966, il Fiuggi - Una vita per la cultura
nel 1985 e il Premio Selezione Campiello nel 1996.
Le sue opere sono tradotte nei principali paesi europei ed extraeuropei. |
"...tutti questi volti, e le loro storie, e le vite che si portano dentro,
costituivano gli altri..."
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