TINTO BRASS VUOLE "TAGLIARE" LA CENSURA"
Al caffè letterario GUIDA/SCATURCHIO
sullaperta piazza di S. Domenico Maggiore in Napoli, Sabato, 26 giugno 99 è
stato organizzato un incontro con il trasgressivo regista Tinto Brass, in occasione della
terza rassegna di "Napolifilmfestival 99".
Lincontro è stato abbastanza interessante e movimentato tra applausi di consensi e
rimostranze di dissensi.
Si è parlato di censura, difatti la motivazione è stata titolata: "CIAK SI TAGLIA!
Lirrefrenabile vizio della censura". La serata è stata condotta dal
giornalista Ciro Cacciola, hanno partecipato lavv. On. Vincenzo Siniscalchi,
lavv. Luciano Sovena, Alberto Castellano, Daniele Pittèri e laffascinante
Ucraina Juliya Mayarchuk ultima scoperta del regista Brass.
La gente accorsa allinvito ha espresso il proprio parere, alle trasgressive e
provocatorie richieste senza veti del regista.
Tinto Brass è stato abbastanza esplicito con la sua dialettica di consumato provocatore
erotico, il suo unico obiettivo dellincontro è stato quello di invocare
labbattimento di quelle leggi che ostacolano i suoi lavori, in breve vuole che la
censura sia del tutto annullata.
Infine ha parlato dei "tagli" dei suoi film dove si evidenziano più
preservativi, grossi falli, scene di amplessi complicati. Con molta ilarità ha criticato
la censura, ritenendola non conforme ai suoi principi di "libertà".
Luditorio ad un certo punto ha espresso le proprie convinzioni con più dissenso
quando Tinto Brass ha esclamato: "la parola censura deve essere abolita da tutti i
vocabolari", beccandosi per questo lepiteto di folle, da un distinto ed attento
signore, al quale si è aggiunto il parere di un giovanissimo studente che ha affermato:
"si parla tanto di abolire la censura, ma poi chi censura i censuratori?"
Alla fine per sedare gli animi troppo accesi del pubblico e del protagonista-aizzatore
Brass, è intervenuto lavv. Siniscalchi, il quale con unaccorata e lucida
"arringa" è riuscito a far comprendere ai contendenti che in uno Stato libero e
democratico, esistono leggi che comunque regolano il vivere civile di un popolo, ed
alluopo ha citato il contenuto dellart. 21 della Costituzione Italiana.
Comunque sotto un cielo stellato di questa splendida ed antica piazza, il
"rumore" provocato dallinsolito "chiacchierato" argomento è
valso anche a farci conoscere il prossimo lavoro del trasgressivo regista, di cui
inizieranno le riprese il prossimo 5 luglio, anticipandoci il soggetto del film dove si
raccontano le bugie delle donne, e di una scena di unamplesso Saffico, dal titolo
"T come TINTO, TRADIRE E TRASGREDIRE" avendo come interprete la sua ultima
scoperta: la maliziosa ucraina Juliya.
Bruno Carrano
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