"Botteghe artigianali" al Don Bosco

Il Centro Sociale Don Bosco (Via Don Bosco 8, Napoli) ha inserito tra le varie attività educative dei "minori a rischio" (che fanno parte dell'istituto) una ipotesi progettuale dei Lions Clubs Napoli Chiaia e Napoli Virgiliano mirata alla formazione professionale dell'artigianato tradizionale.

Detto progetto è in funzione da gennaio '98 ed è condotto da volontari maestri artigiani, offertosi gratuitamente per insegnare ai ragazzi Salesiani un mestiere, usufruendo dei locali e delle attrezzature dell'Istituto.

I corsi avranno una durata di 24 mesi, ed al cui termine sarà rilasciato un attestato di frequenza (che si spera sia poi riconosciuto a tutti gli effetti di legge, con l'approvazione della Regione Campania).

Le "Botteghe Artigianali" sono sei: parrucchiere, arte presepiale, ceramica, tappezzeria, pizzeria, lavorazione artistica metalli; con la possibilità di aggiungerne altre, qualora nei primi 12 mesi di verifica ci saranno riscontri lusinghieri.

Il merito di tale opera, è da attribuire a tutta l'equipe che ha sostenuto e realizzato questo importante aspetto di reinserimento nel sociale (allievi, Istituzioni, volontari, Lions, Salesiani).

I Lions clubs di Napoli Chiaia e Napoli Virgiliano, hanno contribuito notevolmente per la conclusione del progetto; infatti Chiaia sostiene finanziariamente due corsi, mentre il Virgiliano i rimanenti quattro, nominando annualmente il responsabile del coordinamento dei lavori.

Nell'auditorium di detto istituto, mercoledì 11 marzo '98, c'è stata l'inaugurazione dei corsi delle "botteghe artigianali".

In tale occasione hanno preso la parola i due presidenti dei Lions dott. Raffaele Bruno (Chiaia) e la sig.ra Nunzia Minini Boffa (Virgiliano).

Costoro, nell'indirizzare il loro saluto a tutti i convenuti, hanno brevemente illustrato la ragione della lora sponsorizzazione per questo progetto di "interventi a favore dei minori".

Relatore della manifestazione è stato il dott. Stefano Trapani (Procuratore della Repubblica - Tribunale dei minori di Napoli) il quale, nella sua prolusione, ha precisato che questa iniziativa è un "esperimento", con la speranza che da ciò si possano poi raccogliere quei frutti educativi che la sola scuola dell'obbligo non offre.

Il dott. Trapani, ha infine augurato il buon esito di tale progetto, affinchè i "giovani a rischio" trovino un equilibrato inserimento nel mondo del lavoro e nella società civile, commentando come purtroppo, oggi tutti i giovani siano esposti al "rischio". Questo è dunque il motivo per cui la società civile è chiamata in causa per ribaltare l'avanzata dei modelli di vita in negativo.

Ha aggiunto che tra un anno saranno verificati i risultati di questo progetto, per stabilire se sia opportuno o meno la continuità; tutto dipenderà naturalmente dalla buona volontà degli educatori e degli allievi, nonchè del supporto tecnico ed economico dei promotori.

In tale manifestazione vi sono stati interventi del prof. Ermanno Bocchini, dell'arch. Antonio Massimo Perrot, della dr.ssa Sandra Campa Giacon e del direttore del Centro Sociale Don Bosco Don Gennaro Comite.

In conclusione l'avv. Maurizio De Tilla (Governatore del distretto 108YA), ha messo in luce la forte motivazione che ha spinto i Lions Clubs di Napoli a portare il loro contributo alla lotta contro l'inefficienza, che purtroppo, è causa di tanti mali, specialmente per i più deboli ed indifesi quali ad esempio vecchi e bambini.

Durante la cerimonia d'inaugurazione, i Lions hanno premiato con targhe e diplomi i maestri artigiani: Luca e Patrizio Botta (parrucchieri), Giuseppe Crescitelli (metalli), Alessandro Giliberti (arte presepiale), Alfredo Forgione (pizzeria), Alfredo e Antonio Margiotta (tappezzeria), Stefano Savastano (ceramica).

Nello svolgimento delle premiazioni sono stati menzionati ed invitati al microfono anche alcuni allievi dei corsi delle "botteghe" e sono state proiettate anche alcune diapositive inerenti ai laboratori delle "botteghe artigianali" con le varie fasi di lavorazione.

Il giovane responsabile del settore "botteghe artigiane" Don Maurizio Capone, entusiasta di questo progetto, ha voluto informarci anche delle altre realtà dell'Istituto Salesiano, asserendo che da circa due anni, per volontà organizzative del Direttore Don Gennaro Comite, è in funzione una nuova struttura rivolta ai ragazzi post terza media, dando a questi la possibilità di continuare gli studi all'esterno del convitto, fino al compimento dei 18 anni.

Per coloro che, invece, non intendono proseguire gli studi, in alternativa possono frequentare sempre all'esterno corsi professionali presso le strutture del Filangieri, di Nisida e della scuola di formazione per le maestranze edili di Via Leonardo Bianchi (Napoli), per un numero complessivo di 65 ragazzi tra convittori, semi-convittori ed oratoriani.

Attualmente l'Istituto Don Bosco ospita ragazzi da 11 a 18 anni, distribuiti in 5 comunità residenziali: tre di scuola media inferiore, una di scuola media superiore corsi professionali e una struttura di filtro per ragazzi che si inseriscono nel mondo del lavoro. Detti allievi sono 70 ed esclusivamente maschi. Altri 160 sono rappresentati da entrambi i sessi e sono distribuiti in 8 studi per semiconvittori, di cui sette per scuola media inferiore ed uno per scuola media superiore.

Inoltre questi allievi sono impegnati nella musica e nello sport; infatti 65 ragazzi formano la banda musicale del "Don Bosco Napoli città", diretta dal salesiano maestro Corrado Guercia.

La polisportiva giovanile salesiana, si occupa di alcune discipline sportive quali: calcio, calcetto, pallavolo, basket, tiro con l'arco ed è convenzionata all'esterno con una palestra di arti marziali.

14 marzo 1998 - Bruno Carrano




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