Il gruppo etrArte Senza Confine: ritroviamo Musica-Poesia-Arte Zsuzsanna Doroghj Pittrice Domenica
23 gennaio ore 17 LUngheria, da tutti ricordata per le imprese di Attila il "flaggello di Dio" e per aver fatto parte dellimpero di Carlo Magno, č abitata oggi da una popolazione che in realtā discende dai Magiari, provenienti da un ceppo Ugro-finnico, stanziati nel territorio solo nel IX secolo. Terra di confine tra il cattolicesimo e lortodossia, fu una fedele rappresentante della Chiesa romana durante lo scisma doriente nellanno 1000, sotto la guida di Stefano I il Santo. Per secoli fu il baluardo del cristianesimo contro lincessante minaccia turca fino al 1526, quando, in seguito alla clamorosa sconfitta di Mohacs, venne soggiogata allinterno dellImpero Ottomano. Non riuscendo a sfuggire alle mire austriache che la videro compresa nellImpero asburgico nel 1687, nonostante le rivoluzioni del 1848 e il compromesso del 1867, lUngheria divenne indipendente solo dopo la prima guerra mondiale. Durante la seconda guerra mondiale subė linvasione prima delle truppe tedesche, poi di quelle russe e nel 1947 entrō definitivamente a far parte delle Repubbliche Democratiche Popolari Socialiste governate dai partiti comunisti. LUngheria oggi č un paese in transizione con tutte le problematiche, le contraddizioni e le disparitā che il sistema di mercato comporta. Sebbene rappresenti la testimonianza di unattivitā culturale ricca e florida lUngheria, terra vessata dalle invasioni di eserciti stranieri, č spesso ricordata e associata ad un popolo "zigano" che incuriosisce per i propri costumi ricamati e le proprie ballate tradizionale, dimenticando che proprio in questo paese germinarono menti geniali come Ferenc Liszt, pianista e compositore, Sāndor Petofi, poeta romantico, Ady, poeta di grande rilievo influenzato da quelli maledetti e dai simbolisti francesi, Molnār che con il romanzo I ragazzi della via Pāl, acquistō una certa notorietā anche in Italia. Ed č proprio lItalia il paese ad aver influenzato larte e la cultura ungherese. Unesempio per tutti la Chiesa di Sumeg , detta la Cappella Sistina del Barocco o la poesia in volgare di Bālint Balassa che si ispirō a Petrarca. Presentazione della mostra pittorica di ZSUZSANNA
DOROGHJ Ha frequentato lAccademia delle Belle Arti di Budapest e lIstituto di Restauro nella stessa cittā. Ha lavorato e lavora tuttora come guida turistica, interprete e, in Ungheria, come restauratrice. La sua vera passione č la pittura attraverso la quale č riuscita ad esprimere le sue grandi doti artistiche e professionali. Reciterā
i versi di AGI
BERTA Ha studiato Ingegneria allUniversitā di Poznan in Polonia. Si č trasferita a Napoli dove ha conseguito la laurea in Filologia e Storia dellEuropa Orientale. Ha lavorato come borsista allIstituto Studi Storici di Napoli, allUniversitā Eotvos Lorant di Budapest e allIstituto Universitario Orientale. Da 15 anni svolge il ruolo di insegnante di sostegno in una scuola media di Napoli. Ha due grandi passioni: la psicologia e la storia. Ha pubblicato, in collaborazione con altri insegnanti, un opuscolo sulla depressione reattiva nella prima adolescenza e ha curato la parte storica, artistica e letteraria della guida verde del Tuoring Club relativa allUngheria. Ha collaborato a varie riviste con articoli di interesse letterario o storico. attualmente č in pubblicazione presso la casa editrice Cittā Nuova di Roma un volume da lei curato sulla letteratura religiosa in Ungheria. Interverrā su "I due volti della transizione" SERGIO
DELLI CARRI Laureato in Lingue e Letterature ed Istituzioni dellEuropa Orientale di Napoli. Ha studiato allUniversitā di Debrecen (Ungheria) grazie ad una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri. Ha partecipato a vari convegni di argomento storico. E stato uno dei promotori della mostra - incontro "Ungheria Italia" tenutosi a Castel dellOvo a Napoli nel 1989, patrocinato dallAmbasciata della Repubblica Popolare Ungherese e dalla regione Campania. Attualmente insegna al 4° Circolo Didattico di Napoli. Interverrā su "I passaggi storici Italo Ungheresi" |