CERIMONIA DI INAUGURAZIONE
DEL RESTAURO DEI "CAVALLI DI BRONZO"

Alle ore 17,30 di venerdì 31 maggio 2002, al Parco Castello di Napoli si è tenuta una cerimonia di inaugurazione del restauro dei Cavalli di bronzo,- eseguito sotto l’egida della Soprintendenza per i B.A.A. di Napoli- a cura dell’Associazione Incontri Napoletani, presieduta da Tina Giordano Alario.
Le due monumentali sculture equestre dette anche "Cavalli russi " furono donate nel 1846 dallo Zar Nicola I a Ferdinando II di Borbone, l’opera artistica fu eseguita dallo scultore russo Pjotr Klodt Von Jurgensburg.
La restaurata e splendida coppia raffigurante "i domatori di cavalli" è stata "scoperta" alla presenza del Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e dall’Ambasciatore della Russia.
La "festosa" inaugurazione è stata condotta dalla giornalista Giuliana Gargiulo, con gli interventi introduttivi del Sindaco, dell’ambasciatore russo, del Soprintendente Enrico Guglielmo, della Direttrice Filomena Sardella e del Presidente degli Incontri Napoletani Tina Giordano Alario,con la partecipazione di un numeroso pubblico di invitati e non.
La cerimonia è stata allietata dalle note musicali della Fanfara del 10° Battaglione Carabinieri Campania, diretta dal M° Marco Smarra, eseguendo oltre all’Inno di Mameli e alla "marcia trionfale dell’Arma" alcuni capolavori della melodia "classica" napoletana, tra i continui ed allegri applausi di tutti i convenuti e passeggianti.
Per tale manifestazione è stato pubblicato dalle edizioni Atrastampa un catalogo dal titolo:"I Cavalli russi", il cui contenuto è ampiamente illustrato "raccontando" le fasi storiche ed artistiche dei restaurati cavalli, con una introduttiva "presentazione" a firma del Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, del Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e dal Presidente degli Incontri Napoletani Tina Giordano Alario.

Bruno Carrano

I CAVALLI RUSSI

I monumenti di una città come Napoli – da sempre carica di vitalità e passione – sono spesso segnati dagli avvenimenti storici che, susseguendosi nel tempo, vi hanno impresso tracce indelebili.
Non vi è dubbio, quindi, che i Cavalli russi di Pjotr Klodt von Jurgensburg, dono dell’Imperatore di tutte le Russie Nicola I a Ferdinando II di Borbone nel dicembre 1846, rievochino anch’essi – nella loro lucentezza bronzea e vigore visivo – immagini multiformi, vicende d’epoche diverse nonché, come nel nostro caso, atmosfere e tradizioni di altri paesi che vale qui la pena di ricordare.
L’incontro tra i due sovrani, legati non solo da amicizia ma anche da intensi rapporti politico – commerciali, avviene nell’Ottocento: un secolo di per sé rivoluzionario soprattutto per l’ascesa della classe borghese al potere, che inizia in Europa un programma di moti e trasformazioni conclusisi con la costituzione degli stati nazionali e il consolidamento dei mercati capitalistici.
E’ questo anche il periodo in cui Ferdinando II avvia una serie di riforme urbanistiche d’ampliamento di Napoli per migliorarne il "decoro", in funzione del ruolo di capitale del Regno della Due Sicilie. Idee e progetti d’abbellimento che riguardano lo stesso Real Palazzo, e nelle quali traspare la particolare sensibilità e lungimiranza del sovrano verso la sua amata città. Gli splendidi cavalli di bronzo di Klodt vengono posti inizialmente sui cancelli di ingresso ai giardini reali, da via San Carlo, per poi essere spostati, alla fine dell’Ottocento, nella zona prospiciente il Castel Nuovo.
Il loro restauro non è solo un omaggio all’arte – di cui lo scultore russo è uno dei maggiori esponenti – ma anche un contributo concreto da parte della società civile, al fianco delle Istituzioni, nel recupero di aree che meritano di essere salvaguardate assieme alla storia e alla passione di uomini che le hanno caratterizzate nel tempo.

Tina Giordano Alario
Presidente di Incontri Napoletani

Continua l’opera meritoria dell’Associazione Incontri Napoletani, che ha saputo far riscoprire ai napoletani parte significativa della loro storia.
Dopo i restauri dell’opera marmorea di Cosimo Fanzago, nella chiesa della Santissima Annunziata, della Ruota della Santa Casa dell’Annunziata, della Porta di San Gennaro e il recupero degli affreschi di Mattia Preti, del monumento funerario di Enrico Poderigo e dell’affresco di Montano da Arezzo, Madonna con Bambino, nella chiesa di San Lorenzo Maggiore e tanti altri ancora, a partire dal 1993 a oggi, è ora la volta dei due Cavalli di bronzo posti ai lati del cancello di ingresso dei giardini di Palazzo Reale. Un’opera realizzata dallo scultore russo Pjotr Klodt e che sta lì a testimoniare l’intenso rapporto un tempo intercorso tra due diverse civiltà, culture e identità sociali.
L’Associazione Incontri Napoletani ha sempre rappresentato un forte elemento di collaborazione tra privati, Istituzioni, Enti, volontariato per la valorizzazione, la conservazione e il restauro del patrimonio storico della città di Napoli.
Non a caso l’azione delle Amministrazioni che in questi anni recenti hanno governato Napoli è stata caratterizzata dalla costante attenzione per il patrimonio storico-artistico della città, una "ricchezza" straordinaria e unica al mondo, da riscoprire, valorizzare e vivere come un’identità di cui essere orgogliosi.
Siamo convinti che la meritoria opera dell’Associazione Incontri Napoletani, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Napoli e Provincia, avrà anche quest’ultimo non piccolo merito: aver contribuito a far crescere in ogni napoletano la "curiosità" per la propria storia, che sta alla base di ogni processo di crescita culturale, civile ed economico.
E siamo, altresì, convinti che proseguiranno sulla strada intrapresa.

Antonio Bassolino
Presidente della Regione Campania

Il restauro dei Cavalli di bronzo rappresenta certamente un momento molto significativo per la nostra città che può ripresentare, restituite alla loro originaria bellezza, due opere di squisita fattura che furono dono, nel 1846, dell’imperatore Nicola di Russia al re Ferdinando II.
Non può sfuggire, nemmeno al passante distratto, l’imponenza delle due statue realizzate dal barone Klodt che furono, negli anni, oggetto di frequenti diatribe sul fatto che fossero davvero opere in bronzo e non in ferro. Una querelle poi sedata da accurate valutazioni che ne hanno certificato la pregiata fattura.
Ringrazio, a nome di tutta la città, l’Associazione Incontri Napoletani per averci regalato il restauro di queste bellissime opere e per averlo fatto in poco più di due mesi, così da consentirci di presentarle a tutti in una cornice prestigiosa come quella del "Maggio dei Monumenti".
Esempi di sinergia positiva fra Istituzioni e società civile come questo sono un vero e proprio punto di forza nella vita di una città e auspico che ve ne siano sempre di più a conferma del fatto che Napoli è patrimonio comune di tutti noi che la amiamo e che, dunque, abbiamo il dovere di tutelare.

Rosa Russo Iervolino
Sindaco di Napoli

 


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