LO CHEF AMERICANO IRA MEYER A NAPOLI

Il 30 ottobre 2000, Ira L. Meyer, uno dei più famosi chef americani, responsabile in California del Market Woodlands, frequentato da molte star Hollywoodiane per le sue prelibate e raffinate pietanze mediterranee, è stato per la prima volta a Napoli, nelle vesti di invitato d’onore, al "Convegno Internazionale per la Promozione e la Diffusione della Cultura gastronomica negli Stati Uniti d’America", promosso dalla Megaris in collaborazione del Comune di Napoli e dalla Delegazione Napoli-Capri dell’Accademia Italiana della Cucina.

Il convegno si è tenuto nel tardo pomeriggio della stessa giornata nella sala Gemito della galleria Principe di Napoli, dopo una mattinata fitta di appuntamenti dell’illustre ospite con la stampa e, con una veloce escursione per le vie del "Centro Antico" della città, ove si e’ aggirato con curiosità ed interesse tra le botteghe artigianali dei pastorai di San Gregorio Armeno ed alcuni esercizi commerciali.Si è soffermato, in particolare, rapito dal "gusto" nel laboratorio della rinomata pasticceria Scaturchio e, nella pizzeria-friggitoria Di Matteo.

Di Scaturchio ha molto apprezzato l’illustrazione pratica e teorica della fabbricazione dei dolciumi, spiegata nei minimi particolari dall’improvvisato "cicerone" Sig. Mario Scaturchio, assaggiando il prelibato "babà" ed il brevettato dolce al cioccolato chiamato "Ministeriale". Curiosa e’ apparsa la sfida lanciata dal pasticciere napoletano all’eclettico chef americano nell’identificare il segreto degli ingredienti del "Ministeriale"; accettata la sfida, subito la risposta dell’americano che con il suo espertissimo palato è riuscito a svelarne il contenuto, elencando gli ingredienti di questo "segreto al cioccolato".

Mentre alla pizzeria-friggitoria Di Matteo, - lo stesso esercizio dove durante il G7 il presidente Clinton mangiò sul posto una pizza margherita "a mò di libretto" e cioè piegata in più parti come se fosse un libricino - ha assaggiato la pizza e fritture miste a base di panzarotti di patate, palle di riso, zeppoline di pasta cresciuta , ecc., apprezzando con ogni boccone la cucina partenopea.
Infine, la chiusura della giornata convegnista si è conclusa con una elegante e raffinata cena in compagnia di personalità del mondo scientifico, culturale e politico, nel Grand Hotel Parker’s , con pietanze napoletane preparate dallo chef Gaetano Bacioterracino.

Alla sala Gemito si e‘ dapprima proiettato un film di montaggio dal titolo: Naples Hollywood cuisine, curato dal critico cinematografico Marcello Garofalo,e poi e’ seguito un dibattito al quale hanno preso la parola il conduttore giornalista Antonio Fiore; l’esperto di dieta mediterranea, Prof. Mario Mancini; lo scrittore Michele Serio e, l’Assessore Giulia Parente.

In sala erano presenti molti addetti del settore con una nutrita rappresentanza di allievi di alcuni istituti alberghieri partenopei, ed inoltre il critico cinematografico Prof. Valerio Caprara, il Console degli Stati Uniti d’America e tante altre personalità. Ira Meyer durante la premiazione di alcune targhe è stato simbolicamente indicato da Antonio Pace - Presidente della "Vera Pizza Verace Napoletana" - ambasciatore negli States della gastronomia napoletana. 

Ciò è risultata cosa gradita, in quanto l’illustre ospite americano è già uno strenuo divulgatore del "mangiare sano e bene"  con i prodotti alimentari ed il ricettario della nostra cucina, confessando ai presenti la sua ghiottoneria per la cioccolata e per le linguine con le vongole e tutto ciò che di commestibile è made in Italy o meglio in Naples, al di fuori della carne, perché quella del suo paese gli risulta insuperabile.

Bruno Carrano

Ira in Naples, Hollywood spaghetti

Ira L. Meyer è uno dei più famosi chef americani (attualmente responsabile del Woodlands Market in California, vera e propria fucina di prelibatezze frequentata da moltissime star hollywoodiane), pluripremiato, laureato al Culinary Institute of America e particolarmente sensibile verso la cultura gastronomica italiana, in special modo quella basata sulla nostra dieta mediterranea.

La Megaris srl in collaborazione con Marcello Garofalo è promotrice della visita del Sig. Meyer in Italia nel mese di ottobre e organizzatrice del convegno a Napoli, città che ha segnato attraverso i suoi prodotti-simbolo (spaghetti, pizza, pesce, mozzarella, babà) l'evolversi della cucina americana verso prodotti e modelli gastronomici nostrani. Una giornata dedicata al cibo realizzata grazie all'Assessore ai Tempi della Città del Comune di Napoli, all'Accademia italiana della cucina e al Grand Hotel Parker's che ha voluto offrire una cena di prelibatezze in onore del Sig. Meyer.

Dalle taverne di Little Italy di inizio secolo che proponevano i particolari "Neapolitan spaghetti and polpette" fino ai lussuosi ristoranti che oggi trionfano a New York, San Francisco, Los Angeles con i loro menu a base di specialità campane e ricette napoletane, dal limoncello alla mozzarella , dalla salsa "genovese" agli struffoli, la nostra cultura alimentare e gastronomica è stata sempre negli Stati Uniti d'America apprezzata studiata, applicata e reinventata.

Ira Meyer, attento osservatore anche dei fenomeni culturali e di costume (tra l'altro egli è anche un apprezzatissimo fotografo, presente in numerose gallerie d'arte americane) è perciò l'uomo ideale per raccontarci come, grazie anche alla nuova immagine che Napoli è riuscita a dare di sè all'estero nel corso degli ultimi anni, si sia costruito e si stia divulgando sempre il gemellaggio tra la cultura gastronomica mediterranea e quella americana.

Ira L. Meyer si racconta così:

"Sono nato nel Bronx (South Bronx) a New York, da Abe e Ester Meyer. sono il secondo di tre fratelli. Nel 2001 avrò 47 anni. Sono stato coinvolto dalla mia passione per il cibo e perciò ho iniziato a studiare sia per cucinarlo, sia per venderlo bene. Ho frequentato il Culinary Institute of America, ottenendo la laurea in Culinary Arts nel marzo del 1978. Precedentemente, nel giugno del 1975, ho conseguito un'altra laurea in "Terapia del linguaggio e audiologia". La mia carriera di Chef è iniziata al famoso nightclub Regine's, ho creato poi ricette esclusive per il settore ristorante dei grandi magazzini Macy's, ho firmato le cene ufficiali offerte dal Museum of Natural History di Denver, sono stato consulente per il George Lang Restaurant ed Executive Chef per Merril Lynch. Tutto ciò fotografando gente, paesi e cose: le mie fotografie sono state pubblicate e esposte in diverse gallerie d'arte. Attualmente vivo a Sausalito (vicino San Francisco) e svolgo il mio lavoro di chef per il Woodlands Market a Kentfield (California) frequentato da molte star, che apprezzano parecchio le mie pietanze, specie quelle basate sulla dieta mediterranea. Sto scrivendo un libro dal titolo: "Ira's Cookbook of Happiness" un manuale di consigli pratici, con un pizzico di humor e tante ricette facili da eseguire, dedicato ai giovani di tutte le età. La vita è troppo breve e perciò non la si può condire con inutili amarezze. Il mio motto è sorridi e cerca di far sorridere anche il tuo prossimo".

De Lucia Levèque - associati

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