Natale a SORRENTO
Lunedì 29 dicembre '97 si è ripetuto il tradizionale appuntamento annuo della "TAVOLATA E TOMBOLATA" in via S. Cesario, imbandita a festa con una lunga tavolata dove hanno preso posto una numerosa schiera di turisti e persone del luogo che, attirati dalla voglia di festa e dai sapori gastronomici hanno gustato con delizia la cucina sorrentina.
L'iniziativa è stata poi vivacizzata ulteriormente da una simpatica ed allegra tombolata che è seguita "all'abbuffata" gastronomica ed a cui hanno partecipato in molti, cimentandosi a "sfidare" la fortuna per riuscire a fare tombola ed aggiudicarsi il premio messo in palio ad ogni ripetizione.
I fortunati vincitori sono stati premiati con doni offerti per l'occasione da vari sponsor della ridente cittadina.
Il ricavato della vendita dei biglietti gastronomici e cartelle per la tombolata sarà devoluto in opere di beneficenza.
Il Comune di Sorrento anche in tale occasione ha partecipato con il suo Patrocinio, incoraggiando il volontariato sorrentino che si prodiga tanto per l'affermazione della loro cittadina nel mondo, facendo sì che oltre alle sue attrattive bellezze naturali i turisti siano accolti anche dalla genuina ospitalità dei suoi abitanti e dalle innumerevoli manifestazioni di varie natura che vengono svolte durante il corso dell'anno.
30.12.1997 - Bruno Carrano
Grazie a Dio, pure chistanno,
cassettammo mieza via
perché ancora nata vota,
proprio com ò tiempo antico,
mieza via do SCHIZZARIELLO
sorganizza a tavolata,
perché in tutti i sorrentini
viva è sempre a nostalgia
di trovarsi pè na sera spensierati e gaudenti
a gustare in santa pace
nu piatto dè pennette o doje semplici fasuli,
chilli buoni dè borlotti che la notte fanno e...botte
e accussì poter scordare
tutte guaje che cè trovammo:
Per gli sfratti e li pesune dé patrune carestuse,
a fatica che cè manca e a miseria che savanza;
Nun parlammo dò guverno ca ci abboffa e tanta tasse
mò con lICI e mò con lICIAP tutte juorne
cè salassa.
E alle vie sconquassate che la giunta ha decretato
aggiungete anche è sturiente,
cà nun vonno fa cchiù niente,
e che nave, cchiù ne metta, tanto non ricava niente.
Vuje però, sentite a noi,
pe na sera di maggìa, riturnate mmieza via,
pè cantà, mangià e jucà
commò tiempo e Alì Babà.
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