Museo dell'Opera di S. Chiara in........
MUSICA E POESIA NAPOLETANA
A Napoli, nella sala del museo dell'Opera di s. Chiara, nei gg. 27 e 28 dicembre '97 si è esibito il quartetto vocale e musicale de "I Nuovi Cantori di Napoli "con la partecipazione straordinaria della voce recitante Marisa CARLUCCIO con un repertorio di poesie e della grande canzone napoletana dal titolo: CONCERTO DI NATALE.
Detto concerto è stato organizzato dall'Assessorato al turismo e spettacolo della Regione Campania, dall'Associazione "Oltre il chiostro" e dall'Associazione albergatori napoletani.
I NUOVI CANTORI DI NAPOLI hanno intrattenuto il pubblico con ben sedici melodie in vernacolo, incominciando con "Fenesta vascia" del 1700 a "Palcoscenico" del 1956, per poi cedere alle richieste del pubblico con un fuori programma di altre due canzoni dal calibro di "Munasterio 'e S. Chiara" e "Amaro è 'o bbene".
Il pubblico entusiasta ha applaudito con calore ogni canzone del "quartetto" meritandosi infine i due interventi non previsti nella scaletta del programma.
L'attrice Marisa CARLUCCIO ha declamato poesie di S. Di Giacomo, E. De Filippo, E. Murolo e di Totò.
La maturità recitativa di questa "Voce di Napoli" con le sue istintive doti artistiche riesce a calarsi nel ruolo con padronanza, sia questo drammatico che brillante, un tipico esempio è stato offerto dalla interpretazione di " 'O miercurì d' 'a Madonna 'o Carmine" di E. Murolo e " 'E ccorne" di Totò.
L'unica "nota stonata" di questo spettacolo musicale è stata la sala troppo piccola per accogliere un pubblico abbastanza numeroso e rimasto fuori in questa due giorni canora, sollevando inutili polemiche con il personale addetto al servizio d'ordine.
Tra i tanti fortunati che hanno avuto la possibilità di assistere allo spettacolo (circa 150 per sera) c'erano l'Eurodeputato Spalato Bellerè e il giornalista Max Vairo noto studioso della storia della canzone napoletana.
30.12.1997 - Bruno Carrano
'E ccorne Ognuno 'e nuie nasce cu nu destino: Io, per esempio, nun mme metto scuomo: È stato aiere 'o juomo, 'a chiromante, Questa se chiamma 'a linea del cuore, Guardate st'atu segno fatto a uncino, Sentenno sti pparole 'int' 'o cerviello «Ma no... Chi t' 'o ffa fa'?» (na voce interna 'O stesso Adamo steva mparaviso, Totò (Antonio de Curtis) |
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