Sculture - Riccardo Dalisi
Napoli, scuderie di P.zzo Reale, via Rua Catalana
8 novembre - 11 gennaio 1998
g. v. s.: 9,30/18,30 - d. m. l.: 9,30/13,30

Se desta una qualche sorpresa che Dalisi si sia dedicato alla scultura abbandonando ogni residuo richiamo al design è forse ancora più singolare ed interessante il molteplice aggancio che, seguendo il percorso della mostra, è possibile stabilire tra le autonome espressioni estetiche e l'architettura, tra esse e lo spazio urbano.

Rua Catalana fa vedere il possibile nuovo uso di articolati supporti di lumi che si configurano come sculture autonome, come sempre è avvenuto nell'edilizia urbana antica più qualificata, sensibile al valore corale degli edifici che insistono in un unico invaso della città.

Non si tratta peraltro di un semplice richiamo o di una ripetizione del passato. Dalisi fa vedere come sia possibile operare in un modo del tutto nuovo su edifici antichi privi di rilievo architettonico assegnando al lume una capacita di decoro, di singolarizzazione di carattere.

Si propongono due tipologie: quella di arredamenti ripetitivi, da design architettonico con sequenza di lumi tutti uguali, e quella di corpi singoli, dall'elaborato valore scultoreo, che segnano incroci stradali con sculture che si protendono verso il baricentro.

Nasce cosi il lume Napolino il cui articolati bracci di supporto possono anche essere animati da segni che caratterizzano l'attività che si svolge nelle botteghe in forma scultorea. Si utilizzano attrezzi, lettere e decori, quasi come in un'operazione di pop art, in un modo "napoletanissimo".

E interessante rilevare la problematica sollevata dalle numerose figurazioni scultoree ospitate nelle Scuderie di Palazzo Reale, che affrontano il complesso tema del recupero del centro storico.

I Guerrieri, i Musici, i Re potrebbero essere ben alloggiati negli spartiti di paramenti murari di una edilizia particolarmente sensibile intensa, a coronamento di edifici o inseriti nel muro di un giardino pubblico. Queste sculture, per la loro qualità formale e materica e per la loro fattura " assolutamente manuale" e napoletana, frutto della perizia nostrana, cosi propizia ed assonante con l'antico, ben dialogano con la nostra architettura.

I due segmenti della mostra - Scuderie e Rua Catalana - esaltano il metallo povero, il suo potenziale, il suo ruolo nella scultura e nel design urbano: una possibilità concreta di elevare la qualità degli spazi in maniera semplice ed efficace.


Copyright (c) 1997 [Interviù]. Tutti i diritti riservati.