Si inaugura il 20.07.’97 ,alle ore 20.00 , presso il Centro Operativo Turistico Ambientale, in via Osservatorio 18 ad Ercolano ( Napoli) la mostra di pitture e sculture :

"Artestate – Immagini per una città".

Fra i partecipanti sarà presente l’artista Antonio D’Antonio, che recentemente ha partecipato alla mostra di pittura organizzata presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.

Si pubblica un suo scritto:

CARATTERIZZAZIONE ESPRESSIVA – MATERICA-MINIMALISTA
"PER UNA NUOVA SOUND in COMMUNICATION"

La dimensione dello spazio è caratterizzata da una primitiva comunicazione dell’ oggetto–forma che si presenta nella sua univocità.

La ricerca tende a comunicare l’oggettivazione della "forma" senza alterare con altre visioni il campo.

Ed è proprio il campo il luogo della comunicazione in cui l’oggetto/forma - si determina.

L’opera d’arte nel suo presentarsi nel tempo cambia pelle tutte le volte, come un camaleonte varia forma e colore.

Tale cambiamento, si innesca nel tempo stesso dell’ azione, determinando la propria esistenza.

La sperimentazione condotta tende a dimostrare la non possibilità di un controllo sull’opera che si va a produrre, avendo come compagne di viaggio le sensazioni e la memoria di una esistenza antica che ci rimanda nel ventre della terra.

L’utilizzo degli elementi / pittura, plastica, fotografia e quant’altro determina la costruzione di uno spazio – realtà, partecipe del presente e del passato, memoria genetica scritta nel D.N.A. dell’uomo.

L’opera d’arte, come evento del rapporto spazio – tempo non può rincorrere le tecnologie, che parcellizzano la realtà, presentandola come l’unica verità : in quanto essa possiede una sua propria entità da dover essere fruita nella sua intera complessità.

L’entità dell’opera d’arte risulta comunicazione altra solo del tempo presente e nel luogo della sua esistenza.

Viceversa il perpetuarsi nella continuità di una oggettivazione nel pensiero implica la non realtà dell’arte come libertà d’espressione.

La dinamicità di un io conscio e dell’io inconscio determina un rapporto dialettico creando le condizioni per la realizzazione dell’opera d’arte.

Tutto ciò affinchè il legame fra le parti sia di confronto continuo e non di mescolanza dove il colore e il segno ne sono le sole matrici essenziali.

Mi è congeniale la pittura MATERICA – ESPRESSIVA.

Dai laceratori dello spazio ai determinatori del campo : Burri, Cezanne, Klee, Picasso, Soutine, Kirkiner, michelancelo, Emile Nolde, Dubuffett Erbe Griin, ed altri.

Il campo e l’ oggetto artistico sono il luogo dello svolgersi del discorso, alla stregua della performance sono presenti nel tempo.

Bisogna liberare l’arte dai pregiudizi delle tecniche dell’alienazione e ciò affinchè l’artista sia libero nella sua creazione.

La tecnica può diventare la gabbia della creatività se impedisce lo svolgersi del discorso, in tal caso bisogna disfarsene.

Come "CREATIVO", sento e percepisco il mondo.

SOUND in COMMUNICATION

PRIMITIVISMO LINGUISTICO

RISCRIZIONE SEGNICA

ROMPERE GLI SCHEMI LINGUISTICI

CONOSCENZA

MEMORIA SEGNICA

Antonio D’Antonio


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