Presidente del Comitato Spaccanapoli
Elvira Santè di Transo

Elvira Santè di Transo - presidente del Comitato Spaccanapoli - qual è il programma del Comitato per i prossimi anni?
Il mio incarico mi è stato dato così improvvisamente; quindi non ho un progetto chiaro per il futuro. Per quest'anno, comunque, continuerò nelle decisioni già prese dal precedente presidente e continuerò a gestire il Comitato uniformandomi a quelle che erano le decisioni precedenti. Per quel che riguarda la mia condotta, l'impostazione che vorrei dare al Comitato è quella di dare un'impronta sociale. Vorrei cioè cercare di rendermi conto ancora di più delle necessità del Centro Storico, non solo dal punto di vista dei monumenti, ma anche alle realtà umane che fanno parte integrante della nostra struttura sociale; e poi un'altra cosa che vorrei curare, è il mantenere un equilibrio tra le varie Soprintendenze, le varie Istituzioni e quindi essere per ognuna di queste Istituzioni stimolo perchè si possa andare avanti il meglio possibile.
Ha sempre fatto parte del Comitato Spaccanapoli?
Sono entrata nel Comitato un paio di anni dopo la sua costituzione.
Cosa la ha spinta?
Questo amore per Napoli e per il Centro Storico, dove ho sempre vissuto; questo amore veramente enorme. Considero il Centro Storico di Napoli veramente una delle strutture più affascinanti del mondo, senza esagerare. Il Centro Storico di Napoli ha conservato la sua struttura sociale; non è stato abbandonato dai suoi abitanti e conserva quindi una vivacità, una eleganza che poche città hanno. Poi in questi ultimi anni, una cosa carinissima è che tutte le strutture religiose in zona si stanno aprendo alla città. Anche i frati, le suore, si sono resi conto dell'importanza di far rinascere, di far ritornare la vivibilità di questo Centro Studio, e quindi hanno aperto le loro porte. Allora se noi adesso camminiamo per strade, guardiamo con attenzione i monumenti, i monasteri etc., ci rendiamo conto di quello che era forse tanto tempo fa la nostra città, queste strutture religiose aperte alla gente e che facevano parte integrante della struttura sociale. Questo fino a poco tempo fa non avveniva: le suore, i frati, erano ben chiusi nelle loro strutture, terrorizzati. È una cosa molto elegante quello che sta avvenendo.
Quale programma ha il Comitato per l'anno in corso? Di cosa si sta occupando in questo momento?
Abbiamo terminato ora il restauro dell'Angelo di S. Arcangelo al Nilo, bellissima espressione di scultura di fine '400. È tanto bello che la Soprintendenza ha decisi di non ricollocarlo al suo posto naturale per almeno una quindicina di giorni e lasciarlo invece nella chiesa perché possa essere visto da vicino da tutti quanti. Veramente una cosa splendida. Questa è stata opera dell'assessore Giulia Parente, nostro presidente fino a poco fa. Io mi trovo a rappresentare il Comitato in un momento bellissimo, che sarà appunto questa inaugurazione della mostra dell'Angelo, e non essendone stata comunque la promotrice.
Sarà un compito abbastanza arduo ereditare una tale struttura?
Diciamo che il mio compito sarà principalmente quello di attivare maggiormente i soci, perchè la capacità di Giulia nel fare certe cose forse io non l'ho, però cercherò di compensare motivando tutti i soci, facendo una gestione più collegiale. Senz'altro sono decisa a fare questo.
Qual è il suo sogno nel cassetto? Cosa vorrebbe realizzare il Comitato?
Io vorrei che gli abitanti del Centro Storico si sentissero a loro agio nelle loro città. E non parlo soltanto di chi ha paura di scippi, etc., ma forse anche gli scippatori che si sentano nella loro città ed inizino ad amarla.
Quindi desidera coinvolgere anche loro?
Coinvolgere tutti quanti in questo Amore. Io mi accorgo che veramente anche i ragazzi che possono essere considerati secondo schemi "ragazzi difficili", etc., quando è il momento di capire che la città è la loro casa, sono disposti a collaborare.
Ad alcune manifestazioni organizzate dal Comitato, quale "il Sole a mezzanotte", c'è una grande partecipazione di pubblico; il più variegato. Non avviene già questo coinvolgimento generale?
Già avviene, noi lo sentiamo molto e per noi è stato molto importante. Lo scorso anno fummo costretti a riservare dei posti ed avere delle strutture per riservare dei posti in piazza. Quest'anno non vogliamo farlo più perché siamo felici che ai nostri concerti vengano tutti. Il Comitato Spaccanapoli non è una cosa formale, fa delle cose enormi per riattivare il Centro Storico.
Cosa l'ha spinta ad accettare questa candidatura?
Io sono spinta da questo Amore grandissimo per Napoli ed in particolare per il Centro Storico. Quindi potrò fare qualcosa sicuramente, ma diciamo che le mie forze mireranno tutte a far sì che quelle poche cose che possiamo fare, siano fatte in modo da garantire la maggiore vivibilità del Centro Storico.

16.05.1997 - Gian Carlo Garzoni


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