Associazione: Coordinamento Regionale Handicappati

L'Associazione C.R.H. - Coordinamento Regionale Handicappati, nata nel 1989, ha lo scopo quello di tutelare i diritti dei cittadini portatori di handicap fisici, psichici e/o sensoriali e delle loro rispettive famiglie.

Inoltre promuove sull'intero territorio regionale iniziative di studio per quanto concerne un censimento quali-quantitativo dell'utenza degli handicappati, allo scopo di razionalizzarne i bisogni.

Presidente dell'Associazione il dr. Giovanni Bembo.

Di cosa si occupa il Coordinamento Regionale Handicappati di cui ricopre la carica di Presidente?
Il C.R.H. è un’Associazione riconosciuta elevata ad Ente Morale (con personalità giuridica privata) per la costante azione di tutela verso i portatori di handicap, e composta dai seguenti organismi:
il Collegio dei sindaci (quello che controlla tutti gli Atti del Consiglio di Amministrazione);
il Consiglio di Amministrazione (nel cui ambito viene eletto il Presidente);
l’Assemblea dei soci (tutti gli iscritti dell’Associazione che ammontano a circa 7.000 soci).
Nostri interessi sono i problemi dei portatori di handicap: politici, sociali ed amministrativi.
Per politici, possiamo paragonarci ad un Sindacato di categoria. Fuori da una logica assistenziale che vuole l’handicappato ed i loro rispettivi genitori visti in un ottica squisitamente assistenziali, noi invece al di là di quello che svolgono gli altri Enti riconosciuti, che sono pochissimi in Campania, addirittura 3 compresi noi, non eroghiamo servizi di volontariato domiciliare, scolastico, etc. Il nostro volontariato è soltanto e squisitamente nelle nostre sedi periferiche che sull’intero territorio regionale ammontano a circa 15.
Quali e dove sono posizionate le sedi in Campania?
Attualmente all’interno del Palazzo Reale in piazza del Plebiscito c’è la sede centrale che abbraccia tutta Napoli e Provincia. Prossimamente, per volontà del Soprintendente, saremo trasferiti in via Acton. Abbiamo poi istituito delle sezioni a Nola e Caivano; siamo presenti inoltre negli altri capoluoghi di provincia.
La sede di Salerno si trova a Nocera Inferiore; la sede di Benevento in centro città alla via Verdi; la sede di Avellino ad Ariano Irpino (provinciale) e Grottaminarda (locale); la sede di Caserta in centro città, ad Orta di Atella, a Mondragone, ad Aversa.
Da quanti anni ricopre la carica di Presidente?
Come Presidente del C.R.H. sono circa 8 anni, dell’Associazione handicappati circa 18 anni; ho condotto anche la consulta regionale degli handicappati che attualmente è capitanata da Lucia Valenzi ed altre grandi Associazioni. Negli anni 1983-84, ho fatto parte del Coordinamento Nazionale delle Associazioni degli Handicappati e dei loro genitori.
A Napoli sono molto sentite le problematiche degli handicappati?
Il problema degli handicappati e dei loro genitori non è assolutamente sentito dall’attuale Amministrazione Comunale. Basti ricordare l’emblematico ultimo episodio della morte - nel proprio domicilio - di un portatore di handicap per mancanza di assistenza domiciliare.
Per questo episodio drammatico, noi sempre con note ufficiali, avevamo sollecitato il Comune di Napoli a provvedere proprio nel merito dell’assistenza domiciliare. Cosa che non ha mai fatto e continuerà a non fare.
Questa assistenza avviene tramite i Centri Sociali?
L’assistenza domiciliare avviene tramite personale specializzato e qualificato; il Comune, visto che non dispone nella sua pianta organica di queste figure professionali che sono operatori socio-sanitari, avrebbe potuto - per legge - indire una gara d’appalto e rivolgersi ad Enti o Cooperative altamente specializzate per l’erogazione di questo servizio. E ciò non è stato mai fatto dall’Amministrazione Comunale se non limitatamente al servizio di assistenza scolastica. Un servizio per altro dequalificato, fatto erogare da cooperative che non ne hanno né la specializzazione né la qualificazione, per cui accade molto spesso che bambini gravi vengano accuditi da personale non qualificato.
Può essere considerato handicappato anche colui che ha momentaneamente un disagio fisico, un impedimento?
La vera traduzione di handicap è ostacolo. Quindi per handicappato si intende un portatore di impedimento; non solo in modo definitivo, chiaro e palese (in mio linguaggio: tecnico-storico), ma anche la donna incinta, l’anziano che ha difficoltà nella deambulazione, la persona che momentaneamente trovasi in difficoltà a seguito di qualche incidente o scivolata e così via.
Si parla tanto di barriere architettoniche; a Napoli è sentito il problema?
La città di Napoli è prima come immagine a livello internazionale, dando però di Napoli una immagine squisitamente falsa, perché la città è praticamente invisibile per coloro i quali presentano handicap motori.
Io dico che non hanno mai pensato a fare seriamente qualcosa, perché le piccole esperienze in merito al superamento delle barriere architettoniche che sono state realizzate sul territorio comunale di Napoli, dire che sono sciocche è poco! Sono ridicole ed attraverso la lettura degli interventi realizzati, noi ci rendiamo conto che siamo governati a Napoli da incapaci, oserei dire portatori di handicap con gravissimi impedimenti mentali.
Come si regolano le Istituzioni nei confronti del C.R.H.?
Non si regolano, perché noi siamo l’unico Ente libero. Un Ente che quando si è trattato di mettere penna su carta, lo ha fatto senza grandi difficoltà e non ha mai ceduto ai ricatti istituzionali. Per questa scelta però si paga un prezzo. Noi siamo un Ente riconosciuto e sarebbe compito dello Stato mantenere in vita un Ente Morale, ma ciò non avviene; infatti noi siamo non solo l’unico Ente Morale in Campania, ma forse l’unico Ente Morale d’Italia che non è mantenuto dallo Stato.
Finché i nostri tanti soci pagano la loro quota, finché esistono Enti Privati che ci mantengono con i loro contributi annui, il C.R.H. vivrà, ma certo non darà vita facile alle Istituzioni.
Ma riuscite ad avere dei finanziamenti da parte della Regione?
Assolutamente no. La Regione interviene raramente: quando non ne può fare a meno. Quando noi presentiamo dei progetti, alcuni di questi, essendo ben fatti, non possono essere bocciati e devono necessariamente essere approvati. Ma quando si arriva alla struttura economica, questa viene tagliata fino al 70/80%. Noi viviamo per la gran parte grazie ai finanziamenti dei privati.
Quali servizi offre il C.R.H. ai propri soci?
I nostri servizi sono resi a tutta l’utenza. Internamente noi siamo strutturati con il Segretariato Sociale, ovviamente gestito e diretto da portatori di handicap, s’interessa dal più semplice espletamento delle pratiche di riconoscimento di invalidità civile, a pratiche molto più complesse quali il diritto all’assistenza riabilitativa etc.
Poi abbiamo il gruppo delle barriere architettoniche diretto dall’arch. Viola, servizio che fa sempre capo al Segretariato Sociale; mandiamo dei volontari al domicilio dei richiedenti per verificare la fattibilità o meno di una richiesta di abbattimento delle barriere architettoniche da edifici privati. Abbiamo il settore Ufficio legale, composto da avvocati, i quali avendo messo a disposizione dell’Associazione il loro operato in via del tutto gratuito, estendono questo servizio a tutti gli utenti. Poi organizziamo corsi di formazione professionale, fino allo scorso anno, completamente gratuiti.
Insomma riusciamo ad essere presenti ed essere un valido punto di riferimento per l’utenza. È ovvio che quando si opera non siamo sempre perfetti e commettiamo degli errori, ma il più delle volte riusciamo a fare delle cose grandi e positive. È ovvio che tutti i servizi non hanno costi per l’utenza se non il rimborso delle spese effettive.
Avete rapporti con altre Istituzioni all’Estero?
Abbiamo contatti con un centro in Argentina. Difatti anche questa andata in Argentina rappresenta un momento di pubbliche relazioni; siamo venuti a conoscenza di fatti un po’ particolari. Ad esempio, in Argentina non esiste una legge che garantisca il soggetto invalido. Gli invalidi in Argentina non prendono la pensione; quindi abbiamo questo scambio culturale e politico - di informazione - ma anche di collaborazione, perché attraverso questa associazione argentina, cercheremo di proporre una legge e si vedrà poi l’approvazione.
Noi probabilmente entreremo in Europa, ebbene, sarebbe veramente diritto-dovere dello Stato italiano ad intervenire per i Paesi allineati, perché ci sono i nuovi Paesi allineati che fanno parte dell’Europa e sotto la condizione del disagio non ne sanno niente.
In Italia ci sono circa 1.200 Enti Morali che s’interessano del disagio in generale, se il ministero degli Affari Sociali, riuscisse a portare avanti una politica seria e concreta, molti dei soldi che vengono bruciati in Italia, potrebbero essere invece utilizzati.
Oggi si parla tanto di disoccupazione. Se noi potessimo utilizzare il budget che danno a tutti gli Enti Morali, noi potremmo assumere tranquillamente tre persone, perché gli enti morali per il proprio statuto hanno l’obbligatorietà di assumere dei funzionari.
Qual è lo Stato in Europa più all'avanguardia?
Per quanto riguarda il disagio in generale è il Belgio.
Cosa ha in programma per il futuro?
Se riusciamo a trovare finanziamenti, stiamo per organizzare una mega-manifestazione in Piazza del Plebiscito, con alcuni artisti napoletani come Pino Daniele. La festa sarà chiamata "la festa della vergogna", per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema del disagio in generale.
Perché questo Suo estremo interesse verso tali problemi?
Io sono un portatore di handicap, ho 40 anni, ed ho pagato sulla mia pelle e su quella dei miei genitori l'evolversi del sistema legislativo italiano. Abbiamo veramente sofferto tanto quando non c'era il diritto all'integrazione scolastica dei bambini disabili, per cui io ho frequentato scuole private e mio padre pagava una persona per accompagnarmi a scuola. Tutto questo disagio, provato sulla mia pelle e fatto proprio nel tempo, non desidero lo vivano altri. Non sono un missionario; è stato anche bello e piacevole stimolare lo Stato nel dare i dovuti servizi: una grande soddisfazione.

15/03/1997 - Bruno Carrano


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