PREMIAZIONE DEL 6 GIUGNO 2008
- CIRCOLO UFFICIALI -

Annamaria Ackermann; Arduino, Cesare e Romano Carcavallo; Benedetto Casillo; Giulio Criscuolo; Roberto De Laurentiis; Salvatore De Simone; Enrico Durazzo; Gennaro Esposito; Giuseppe e Marco Ferrigno; Pietro Gargano; Gianni Lamagna; Tullio Pironti; Carlo Postiglione; Salvatore Sorrentino; Dora Viscione. Alla memoria: Carmine Capasso; Salve D’Esposito; Gennaro Esposito; Pasquale Frustaci; Peppino Russo.

La cerimonia è condotta da Adele Vian
ed allietata da un'esibizione
canora dell'Accademia Musicale

diretta dal M° Giuseppe Schirone

MOTIVAZIONE PER IL CONFERIMENTO DELL’ATTESTATO PREMIO
(a cura dell’Ufficio Stampa del Comitato)

Annamaria Ackermann
Attrice, cantante, declamatrice e conduttrice di successo, è amata ed apprezzata soprattutto dal pubblico partenopeo per la sua innata signorilità di donna ed artista. Nell’arco della sua intensa attività, ha collaborato con i maggiori nomi dello spettacolo, da Eduardo De Filippo a Roberto De Simone, continuando ancora oggi a riscuotere successi; ovunque è chiamata per la sua inimitabile arte, esibita nelle piazze, nei teatri, nel cinema, ed in radiotelevisione.

Arduino, Cesare e Romano Carcavallo
Editori napoletani, continuatori di una antica attività editoriale di cartoline illustrate, guide e libri turistici. Attività ereditata dal loro papà Vincenzo, che a sua volta l’ereditò nel 1911 dal suocero fondatore Roberto Zedda. Attualmente continuano ad operare a Napoli da circa 5 anni nella zona del quartiere mercato, dopo essersi trasferiti dalla primitiva sede dell’Antico Borgo Orefici di Napoli, apportando innovazione alla produzione e commercializzazione delle loro edizioni. Aggiungendo la riproduzione di antiche immagini illustrate del loro tradizionale archivio fotografico, e gadgetteria varie di souvenir di Napoli e della Campania. Questa antica casa editrice riesce a trasmettere con le sue edizioni, notizie ed emozioni illustrate di panorami attuali o scomparsi del tempo passato, veicolati nel mondo da una moltitudine di acquirenti locali ed internazionali. Meritano essere elogiati per la loro storica attività al servizio della cultura partenopea.

Benedetto Casillo
Brillante attore ed autore napoletano, si è formato attraverso il teatro amatoriale della Chiesa dei PP. Francescani al C.so Vittorio Emanuele di Napoli. È geometra, ha frequentato l’Università ma non è riuscito a laurearsi in Scienze Politiche per impegni lavorativi quale dipendente del Comune di Napoli, dimettendosi più tardi per occuparsi definitivamente della sua appassionata arte recitativa, nata come cabarettista. Riscuotendo infine successo anche come autore di testi teatrali. Uomo di sani principi umani e cristiani, spesso è impegnato nel mondo della solidarietà ed al culto religioso della Madonna di Piedigrotta. La sua attività artistica è abbastanza nota per aver rappresentato in teatro testi suoi e successi di altri famosi autori napoletani del calibro di Eduardo De Filippo. È conteso anche dal cinema, ed in particolare dal filosofo scrittore napoletano Luciano De Crescenzo. Studioso degli usi e costumi della Regione Campania, riesce ad elaborare rappresentazioni in chiave umoristica di storie dimenticate di santi e preghiere, contribuendo a tenere vivo con le sue battute il credo religioso. Nell’ultimo Natale ha rappresentato in alcune chiese cittadine un concerto di arte canora e recitativa dell’epoca andata dal significativo titolo in lingua madre “All’ebbreca ’e stu fatto”.

Giulio Criscuolo
Artista ed artigiano di multicolori fiori in pura seta, per alta moda ed alto arredamento. Da oltre 40 anni è impegnato in quest’arte ed adopera lo stesso procedimento di lavorazione in uso sin dal 1589, come è documentato nella ricerca Filangieri dell’archivio notarile di Napoli. Il suo laboratorio-bottega è ubicato nell’antica strada di San Gregorio Armeno di Napoli. È impegnato inoltre nel teatro parrocchiale ed in opere sociali.

Roberto De Laurentiis
Dinamico imprenditore orafo, è Vicepresidente ASCOM-Napoli e Presidente del Consorzio Antico Borgo Orefici, costituito nel 2000 su sua iniziativa e supportato da alcuni commercianti ed artigiani che operano nel settore. Lo scopo è quello di migliorare in sintonia con le Istituzioni cittadine la vivibilità urbanistica del luogo e, nel contempo, esaltare le doti manifatturiere ed il commercio orafo napoletano dell’Antico Borgo Orefici.

Salvatore De Simone
Funzionario del Comune di Napoli, opera dal 2000 come responsabile della struttura museale della “Ruota degli Esposti”, ubicata nel monumentale complesso della Real Casa dell’Annunziata, con l’annesso Succorpo Vanvitelliano e lo spazio dell’ex ipogeo, resi funzionali con mostre d’arte, convegni e concerti musicali. Questo diligente funzionario, è meritevole del conferimento per la sua cortese disponibilità nei rapporti con il pubblico e per la costante miglioria ricettiva della struttura.

Enrico Durazzo
Ideatore del marchio “Napolimania”, fantasioso personaggio della Napoli creativa, è riuscito ad affermarsi, da oltre 10 anni, nel mondo della gadgetteria attraverso il suo intuitivo “bernoccolo” per gli affari. I tradizionali simboli di Napoli quali il Pulcinella, il Vesuvio, il panoramico golfo e le immagini di personalità napoletane del mondo dello spettacolo e dello sport, sono riportati su magliette ed oggetti vari, con lo spirito goliardico di appropriate frasi in vernacolo napoletano. Meritevole di essere menzionato per le alte qualità umane, espresse nell’impegno di opere sociali, con azioni benefiche verso strutture ospedaliere per bambini e per il ripiantamento del famoso pino panoramico di via Orazio, iniziativa promossa con la collaborazione di Legambiente.

Gennaro Esposito
Calligrafo napoletano nativo del rione Sanità, è meritevole di elogio perché è riuscito con la sua spiccata genialità ad inventarsi un mestiere, realizzato con lo scrivere - attraverso il primitivo uso dell’inchiostro e pennino - su documenti vari e pergamene. Si definisce artista dello “bello scrivere”, preferendo ad altri caratteri lo stile gotico, perché gli trasmette l’emozione di dipingere con l’inchiostro e pennino un’opera d’arte di un armonico insieme di lettere.

Giuseppe e Marco Ferrigno
Artisti della terracotta napoletana, padre e figlio eredi di un’antica famiglia specializzata nell’arte presepiale sin dal 1836. La loro personalissima arte è conosciuta in tutto il mondo, difatti il pastore napoletano in terracotta di San Gregorio Armeno è sinonimo di Ferrigno. Con l’evoluzione dei tempi, i due artigiani artisti hanno dato corso ad altre realtà figurative, creando altri canali commerciali nel raffigurare in terracotta personalità del mondo storico e moderno, quali: regnanti, capi di stato, politici, religiosi, atleti, artisti ed il chiacchierato personaggio di turno. La loro potenziale clientela è suddivisa in collezionisti o semplici acquirenti di ogni ceto sociale e nazionalità. Meritano inoltre di essere elogiati per l’armonia e l’elasticità figurativa della loro scultura, espressa nella somigliante raffigurazione in terracotta del Cardinale Crescenzio Sepe, consegnata nel corso della presentazione del libro “Non rubate la speranza” il 13 dello scorso mese nella Basilica di Santa Chiara.
Meritato conferimento che onora i Maestri Ferrigno quali rappresentanti dell’arte presepiale napoletana nel mondo.

Pietro Gargano
Giornalista scrittore napoletano, è autore di parecchi volumi di successo e da alcuni anni è impegnato quotidianamente con la rubrica “Ditelo al Mattino”, rispondendo ai lettori con saggi consigli e semplificate opinioni su Il Mattino di Napoli dove ha ricoperto importanti incarichi. Molto richiesto a presiedere dibattiti e conferenze su qualsiasi argomento di natura culturale con passione e sacrifici. Tra i tanti impegni è occupato nella stesura della pubblicazione della “Nuova Enciclopedia Illustrata della Canzone Napoletana”, un monumentale e prezioso lavoro previsto in sei corposi volumi di circa 600 pagine cadauno, dove è riportata la storia di ieri e di oggi del patrimonio musicale napoletano con inedite notizie ed immagini. Attualmente sono presenti nelle maggiori librerie i primi due volumi ed a giorni è attesa l’uscita del terzo. Pietro Gargano rappresenta il portabandiera della cultura partenopea e pertanto merita il conferimento a vita per il suo costante amore ed interesse per la gente e la città di Napoli.

Gianni Lamagna
Cantante ed attore napoletano. La sua carriera è costellata da un voluminoso curriculum di rappresentazioni teatrali e concerti tenuti in Italia ed all’estero. Ha collaborato con alti nomi dello spettacolo partenopeo, da Roberto De Simone a Mariano Rigillo. Da 40 anni canta e recita dedicandosi con impegno ad un continuo studio per approfondire la conoscenza della sua arte dalle radici ai giorni nostri. Voce e recitazione di notevole spessore artistico nel pieno rispetto dei suoi predecessori colleghi del tempo andato. Il suo concerto “I Cottrau”a Napoli, rappresenta un saggio di come una volta si cantava a Napoli. Recentemente in occasione del “Maggio dei Monumenti”, ha riscosso grande successo da un pubblico entusiasta nella Reggia di Capodimonte per la sua rappresentazione canora “M’AGGIO INCANTATO”, dal doppio effetto come indicato ad una persona che dice: “m’aggiu ’ncantato”.

Tullio Pironti
Libraio ed editore napoletano, instancabile imprenditore, molto attivo e presente nel mondo socio-culturale napoletano. La sua attività editoriale gli ha procurato non pochi fastidi giudiziari per la pubblicazione di libri-denuncia di alcuni noti autori nazionali e stranieri, uscendone sempre vincitore dalle aule di giustizia per il suo convinto impegno nella verità. Nel 2005 ha pubblicato “Libri e cazzotti”, una sua piacevole e scorrevole autobiografia di circa 200 pagine, ricca di episodi inediti della sua esistenza, riscuotendo un largo successo di critica e di vendita a tal punto che alcuni cineasti vogliono trarne un film. Attraverso i righi della sua autobiografia ha messo a tacere alcuni sprovveduti personaggi non informati delle sue notevoli qualità di uomo, formatosi alla luce del sole di Napoli, tra i vicoli del Centro Antico, affrontando quotidianamente la scalata per raggiungere ciò che è oggi: un giovane di appena 71 anni, affermato editore ricco di idee innovative ed ex campione di pugilato.

Carlo Postiglione
Ha contribuito con il suo ingegno a diffondere la cultura napoletana in Italia ed all’estero, dando un contributo sostanziale e qualitativo. I suoi sentimenti morali, nonché quelli di uomo colto, di pittore scenografo, di artista profondamente napoletano e di Presidente dell’Associazione Culturale Megaris, sono la testimonianza di una vita dedicata e che dedica con passione alle tradizioni della sua terra.

Salvatore Sorrentino
Artigiano specializzato nella manifattura e nel restauro di opere ed arredi sacri in metallo. Da circa 40 anni svolge la sua artistica lavorazione in un locale del Centro Antico di Napoli, dove si rivolgono a lui committenti del mondo ecclesiastico e dell’antiquariato, per le sue notevoli qualità artigianali di scuola napoletana.

Dora Viscione
Imprenditrice alberghiera, è figlia del M° Vian, compositore di “Luna Rossa”, e diretta continuatrice dell’attività dei suoi Avi. È meritevole di menzione, per aver saputo coniugare l’imprenditorialità del suo albergo “Luna Rossa”, con il veicolo pubblicitario della diffusione della canzone napoletana nel mondo, attraverso il suo sito telematico, stimolando così la curiosità dei potenziali clienti, utilizzando per ogni camera il titolo di una canzone napoletana. Geniale idea di una verace napoletana, legata ai tradizionali vincoli familiari ed affettivi della sua città.

MOTIVAZIONE PER IL CONFERIMENTO DELL’ATTESTATO PREMIO ALLA MEMORIA
(a cura dell’Ufficio Stampa del Comitato)

Carmine Capasso
Poeta napoletano. Nell’arco della sua vita è riuscito a pubblicare oltre 100 poesie collaborando anche con una testata giornalistica locale. Formatore di molti giovani nella frequenza ricreativa della propria parrocchia del SS. Crocifisso e Santa Rita, con iniziative di impegno teatrale e culturale. Ottimo maestro di vita e perfetto genitore, in sintonia poetica con la moglie Luisa condivisa dallo stesso interesse artistico. Nato a Napoli nel 1939, è scomparso nell’estate del 2004. Di lui rimane un libro di poesie “Duie Core”, pubblicato nel marzo 2003 assieme alle poesie dell’amata consorte, dove è riportata in vernacolo napoletano la VIA CRUCIS, descritta con tormento e passione dalla sua vena poetica e teatrale. Personalità di grande altruismo, merita l’affettuoso ricordo nel riportare la dedica all’introduzione della sua VIA CRUCIS:

A figlieme Rafele
Quattuordece sunette e ’na puesia
scritte comme se parla dint ’e viche
’e stu paese… miso ’a sempe ncroce.

Salve D’Esposito
Direttore d’Orchestra e Compositore di celebri successi della canzone napoletana, romana e in lingua. Napoletano della penisola sorrentina, stimato musicista di canzoni e commedie musicali, scritte da altrettanti autorevoli parolieri che hanno contribuito all’universale successo della canzone napoletana. Il merito del M° Salve D’Esposito è quello di essersi donato all’arte musicale con entusiasmo e sentimento, facendosi apprezzare dal pubblico e dai tanti collaboratori parolieri per le sue notevoli capacità creative. Nell’arco della sua intensa vita artistica ha avuto alti riconoscimenti; tra i tanti quello del Re Umberto II nel 1981 con la nomina di “Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia” per le sue musiche composte con i versi di famosi poeti di successo, come ad esempio Tito Manlio - autore paroliere dell’internazionale melodia “Anema e Core”. Recentemente la figlia Luisa, in occasione del 25esimo anniversario della morte del M° Salve, lo ha ricordato con la pubblicazione di un libro, riportando con lucida ed affettuosa memoria alcuni avvenimenti artistici e privati dell’illustre genitore, nato il 9 agosto 1903 a Sorrento e morto a Roma il 22 gennaio 1982. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Sorrento. Il nipote Andrea, figlio di Luisa, invece ha inteso rendere omaggio alla figura del compianto nonno con la costituzione dell’Associazione Culturale “Anema e Core”. Lo scorso 4 aprile del corrente anno, l’Amministrazione Comunale di Sorrento, rappresentata dal sindaco Marco Fiorentino, ha dedicato la villa comunale al maestro concittadino con l’affissione di una targa marmorea.

Gennaro Esposito
Affermato poeta e paroliere di alcuni successi canori, tra cui la canzone “Sincerità”, presentata al XVI Festival di Napoli. Autodidatta nato nel 1920 nel centro storico di Napoli, con una spiccata personalità caratteriale del verace napoletano, battagliero difensore dei valori tradizionali del popolo napoletano e della sua città. Nel corso della sua vita - stroncata all’inizio del 2004 - ha pubblicato centinaia di poesie e melodiose canzoni, usando i suoi versi come arma letteraria nel denunciare con umorismo o rabbia gli irrisolti problemi sociali della povera gente costretta a subire ingiustizie per colpe altrui. Per conoscere l’animo sincero del poeta, giova riportare questi testimoniali suoi versi in vernacolo napoletano:

“Cu ’a poesia stongo sempe ’nguerra,
me vò purtà pè forza ’miez ’e nuvole,
invece i’ voglio stà cu ’e piere ’nterra
e ghi a sfrennesià pè dint ’e vicule.”

Pasquale Frustaci
Direttore d’orchestra e compositore napoletano nato il 18 ottobre 1901, è morto a Napoli il 2 ottobre del 1971, per sua volontà fu seppellito nel cimitero di Torino, dove sono conservate le sue spoglie. A venti anni si diplomò in Composizione al conservatorio di Parma dopo aver musicato la sua prima canzone a sedici anni. Iniziò giovanissimo a suonare il sassofono per poi essere sollecitato dal famoso M° Pietro Mascagni a diplomarsi in Composizione con il M° Ildebrando Pizzetti. Nell’arco della sua carriera ha composto musiche per canzoni napoletane ed in lingua, con i vari poeti parolieri: Di Giacomo, Bovio, Galdieri, Nicolardi, Murolo e tanti altri. Nella Rivista fu impegnato con le compagnie di: Wanda Osiris, Renato Rascel, Carlo Dapporto, Erminio Macario ed altri noti. Chi è che non ricorda le musiche di “Camminando sotto la pioggia”, “Sentimental”, oppure “Alleluia”? Anche il Cinema se lo contese con diverse colonne sonore nei film “Napoli che non muore”, “Ivon la nuit”, “Ninì Pampan”. Vivo è il ricordo delle sue canzoni napoletane: “Vuto e marinaro”, “A ricetta ’e Napule” “Varca napulitana” e tante altre melodie in vernacolo ed in lingua. L’attestato di conferimento alla memoria di questa illustre personalità napoletana, viene ritirato dal figlio Fernando.

Peppino Russo
Poeta e paroliere di successo di un vasto repertorio di canzoni napoletane ed in lingua, tra l’altro è autore di un interessante cofanetto di quattro volumi ricchi di preziosi ed inediti riferimenti storici di luoghi e del sapere partenopeo. Amava Napoli al punto tale che in un momento di poetica disperazione esclamò:

Napule!
che vuò cchiù?
Si chistu core mio,
’nu poco ’a vota…
’te l’he pigliato tutto quanto Tu!

Vincitore di alcuni Festival di Napoli era molto legato alla canzone “Giuramento”, dedicata ad una figlia partita per il Brasile, ed è in ricordo delle sue notevoli qualità artistiche ed umane, che gli viene riconosciuto questo meritevole elogio alla memoria, anche se spesso per la sua umiltà ripeteva:

Stò bbuono comme stongo
’e chello ca nun tengo
nu me serve.


IL PRINCIPE SERGIO PREMIA I TUTORI DEL
PATRIMONIO E DELLE TRADIZIONI NAPOLETANE

Ma è proprio vero che “…napule è ’na carta sporca e nisciuno se ne ’mporta …”?
Senza voler tacciare di falsità questi versi accattivanti di una bella ed un po’ datata canzone di Pino Daniele e stando ai risultati emersi dalla seconda edizione del premio “Tutore del Patrimonio e delle Tradizioni Napoletane”, sembrerebbe proprio di no.
L’Associazione Internazionale Regina Elena, nata a Montpellier nel 1985, ha risposto alle inclementi immagini televisive sull’emergenza rifiuti ed a quelle inquietanti di una “camorra a tutti i costi” del cinematografico Gomorra raccontando l’atra faccia della medaglia: il lavoro quotidiano. Il talento e la creatività del vero cuore partenopeo.
Il 6 giugno c.a. il salone del Circolo Ufficiali di Piazza del Plebiscito ha dispensato “a piene mani” la sua eleganza, trovando un connubio perfetto con la presentazione solare della splendida Adele Vian e con la magia di note e voci creata dal M° Giuseppe Schirone e dal coro dell’Accademia Musicale Enrico Caruso.
Sorrisi, visi contratti dall’emozione, nomi, aneddoti, ricordi …. Hanno ricevuto il premio alla memoria, con il plauso e la commozione dei presenti: i poeti e parolieri Carmine Capasso, Gennaro Esposito e Peppino Russo, ed i musicisti compositori Salve D’Esposito e Pasquale Frustaci.
Ben quindici, invece, gli attestati di merito conferiti ad altrettanti “tutori” del Patrimonio Culturale nostrano da S.A.R. il Principe di Jugoslavia, Presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena, e dal Comitato di supporto tecnico-culturale sulle tradizioni Napoletane, presieduto da Gian Carlo Garzoni e da Bruno Carrano, coadiuvato da Nello Vollono, Orazio Ugo Mamone, Rodolfo Armenio, e dalla super visione di Domenico Iannetta: all’attrice Annamaria Ackermann, agli editori Arduino, Cesare e Romano Carcavallo, all’attore Benedetto Casillo, all’artista artigiano Giulio Criscuolo, al Presidente del Consorzio dell’Antico Borgo Orefici e Vicepresidente dell’ASCOM-Napoli Roberto De Laurentiis, al funzionario del Comune di Napoli Salvatore De Simone, all’imprenditore di “Napolimania” Enrico Durazzo, all’artista calligrafo Gennaro Esposito, ai maestri d’arte presepiale Giuseppe e Marco Ferrigno, al giornalista e scrittore Pietro Gargano, al cantante-attore Gianni Lamagna, all’editore Tullio Pironti, all’artista-artigiano Salvatore Sorrentino, al Presidente dell’Associazione Megaris Carlo Postiglione ed all’imprenditrice alberghiera Dora Viscione.
Il Principe Sergio, sempre attento all’etichetta, sorridente e mai stanco di stringere mani e di ribadire il suo interesse e l’attaccamento per Napoli, ha gradito in modo particolare alcune riproduzioni di cartoline illustrate con vedute d’epoca ricevute in dono da Bruno Carrano, ma non è errato affermare che S.A.R. ci ha regalato qualcosa di altrettanto prezioso: non si evidenzierà mai abbastanza che l’assegnazione, da parte dell’A.I.R.H. di premi per cittadini partenopei nell’ambito di uno specifico ruolo svolto secondo un merito professionale o di mestiere, non ha alcun intento celebrativo o retorico, ma che anzi vuole proprio fungere da catalizzatore di energie ed idee per quello che Goethe, nel 1787, considerava già un popolo estremamente attivo ed operoso.
Presenti alla cerimonia il Gen. Ennio Reggiani ed altre personalità del mondo militare, ecclesiastico e della cultura partenopea.

Rosa Polito

Il Principe Sergio di Jugoslavia rende omaggio
alla Santa dei Quartieri Spagnoli di Napoli

S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, alle ore 11.30 di sabato 7 giugno 2008, ha visitato la casa della Santa napoletana “Maria Francesca delle cinque piaghe”, preceduto da un benvenuto suono di campane a festa per il “Reale avvenimento”.
Ad accoglierlo sulla soglia un gruppo di religiose: la madre generale Suor Clotilde e la Superiora della casa madre Suor Elisa con le emozionate consorelle Veronica, Aurora, Antonietta, Giuliana, Anna, Vittoria ed una folta rappresentanza di fedeli con una delegazione di mamme ed insegnanti della scuola Sandro Pertini del famigerato quartiere Scampia.
Le suore hanno illustrato a S.A.R. alcuni cenni storici e biografici della “casa” e della Santa napoletana al servizio di Gesù e della povera gente.
Il Principe Sergio è rimasto religiosamente entusiasta del luogo sacro e della festosa accoglienza, intrattenendosi con tutti i presenti in preghiera sulla tomba dei resti della Santa napoletana, deponendovi un profumato bouquet di multicolori fiori.
Le spoglie della Santa, sono state traslate il 20 settembre del 2001 alla “sua casa” di vico Tre Re a Toledo 13 dopo 210 anni, essendo rimaste sin dalla morte - 6 ottobre 1791 - nella chiesa di Santa Lucia al Monte, del convento dei PP. Francescani Minori del Corso Vittorio Emanuele.
Detta “casa” è divenuta “Santuario” il 6 aprile c.a. con una ufficiale festa religiosa, presieduta dal Cardinale Arcivescovo di Napoli S.E.R. Crescenzio Sepe.

Bruno Carrano

RASSEGNA STAMPA


ROMA 9 giugno 2008

PREMIAZIONE DEL
17 NOVEMBRE 2007

- SUCCORPO DELL'ANNUNZIATA -

17 NOVEMBRE 2007


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