NAPOLI nella raccolta
ETTORE DE MURA

Dal sedici febbraio 2001
Napoli - Piazza Trieste e Trento
Orario: 9/19 lunedì/sabato, 9/13 festivi.

Inaugurata a Napoli nel mese di febbraio 2001, la mostra permanente Napoli nella collezione De Mura è dedicata alla canzone ed alla cultura napoletana. L'esposizione, ideata e curata dal critico teatrale Giulio Baffi, con l'allestimento dello scenografo Bruno Garofalo, mette in mostra una parte significativa dell'archivio di Ettore De Mura che, fin da giovane, ordinò e catalogò migliaia di libri su Napoli, nonché fotografie e giornali, autografi e ritratti, disegni e locandine del teatro di Varietà, dischi e lettere, stampe, ceramiche e porcellane, spartiti e copielle, foto e locandine della Festa di Piedigrotta (nelle diverse edizioni a partire dal 1902). All'ingresso della mostra il visitatore viene accolto dalla maschera di Pulcinella, appartenuta ad Antonio Petito, e da un busto di Armando Gill. Proseguendo nelle bacheche e nella vetrine, si trovano i ritratti dei protagonisti della canzone napoletana, da Libero Bovio, Giovanni Capurro, Salvatore Di Giacomo, Ernesto Murolo, Ferdinando Russo, fino a E. A. Mario, e, insieme ad essi, le foto di Emma Gramatica, Alida Valli, Elvira Donnarumma, Aurelio Fierro e Nicola Maldacea. Inoltre, sono esposte un'infinità di locandine, dalla fine dell'Ottocento in poi, che documentano l'attività degli artisti dell'epoca sia nelle tournée all'estero, soprattutto negli Stati Uniti o in Sud America, sia nei tanti teatri napoletani. Continuando nel sottopassaggio si possono vedere immagini storiche di Napoli, schizzi e fotografie della città agli inizi del secolo ed una grande quantità di materiale sulla canzone napoletana, lo stesso che De Mura utilizzò per redigere la preziosa Enciclopedia della canzone napoletana (edita da Alberto Marotta). La Mostra è visitabile nel sottopasso di Piazza Trieste e Trento.


Comune di Napoli

Ettore De Mura, appassionato di poesia, collezionista di tutto quanto riguardava la canzone napoletana, regista, organizzatore di spettacoli, conferenziere, innamorato di Pulcinella e della gran festa di Piedigrotta, autore di canzoni che ancora ricordiamo, Tuppe tuppe mariscià, Suspiranno 'na canzone, e di una preziosa Enciclopedia della canzone napoletana in tre volumi, ci ha lasciato la sua gran collezione colorata. Raccolse per tutta la vita, pazientemente, migliaia di libri sulla città di Napoli, fotografie e giornali, autografi e ritratti, dischi e lettere, stampe, ceramiche e porcellane, disegni e locandine del più vecchio teatro di varietà e di sceneggiata, spartiti e copielle, fogli volanti su cui si stampavano i versi da lanciare in una città dove la canzone d’autore aveva alloggio ed appassionata diffusione. E un gran numero di bellissimi fascicoli a stampa dedicati alla festa di Piedigrotta con copertine illustrate, testimonianza di una ricchissima produzione editoriale e dell’impegno di artisti ed illustratori di grande talento. In una stanza accogliente di Castelnuovo è custodito tutto questo grande accumulo di materiali, acquistato meritoriamente dall’Amministrazione Comunale di Napoli, così non è andato disperso come altre collezioni. Catalogato e archiviato con cura, da tempo può essere consultato da studiosi ad appassionati che ne fanno richiesta all’Ufficio Cultura del Comune di Napoli. Ora una parte della collezione di Ettore De Mura è in mostra per la gioia e la curiosità di napoletani e turisti. Qualcuno vi ritroverà frammenti del proprio ricordo, di racconti familiari che sembravano persi. Altri troveranno nelle curiose testimonianze di un passato non troppo lontano, la storia di non più ripetibili momenti di festa. In questo secondo segmento sotterraneo di un "percorso della memoria" nella nostra cultura e nel mondo dello spettacolo, che da sempre alimenta una delle più belle leggende della nostra città.

Giulio Baffi

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In questi anni l’Amministrazione Comunale ha lavorato, tra non poche difficoltà, ad alcuni progetti di promozione e valorizzazione del vasto patrimonio artistico dello spettacolo che, proprio a Napoli, è ricco di opere, espressioni, documenti, testimonianze di rilevanza internazionale. È scritto nella storia del teatro napoletano, che è ed è stato teatro musicale, commedia dell’arte, grande teatro del novecento, che qui si tratta di un Teatro del mondo. La passione degli studiosi, delle grandi famiglie d’arte, dei collezionisti privati, ma anche l’attenzione delle principali Istituzioni Culturali della città, ha fatto si che il prezioso patrimonio, accumulato grazie ad una geniale e comunque sempre originale vena creativa, fosse conservato. Compito delle Istituzioni è quello di affrontare e risolvere i numerosi problemi che vanno dalla dispersione degli archivi e dei fondi teatrali, all’apertura al pubblico di spazi per la consultazione e fruizione dei beni dello spettacolo. Al Museo dell’Attore recentemente aperto con soddisfazione della città in quelli che furono i sottopassaggi di piazza Municipio, primo e singolare esempio di una graduale e orgogliosa riappropriazione della precisa appartenenza di Napoli alla storia e alla cultura del teatro, si aggiunge ora a piazza Trieste e Trento l’esposizione di una parte della Collezione Ettore De Mura che il Comune di Napoli acquistò, sottraendola ad una inevitabile distruzione. Come per segnare il tracciato di un "percorso sotterraneo" in cui ridare vita ad un patrimonio di cui i napoletani vanno legittimamente orgogliosi.

Riccardo Marone, Sindaco di Napoli

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