Federico de curtis
nipote
TORNA A SURRIENTO
Quest'anno a Sorrento s'intende festeggiare il
centenario della celebre canzone che ha fatto conoscere la ridente
cittadina in tutto il mondo, ma è bene dichiarare la verità sull'origine
di lei.
Sono il nipote degli autori: Ernesto e Giambattista de Curtis; sono tenore
del teatro San Carlo di Napoli ed insegnante di canto a Sorrento ed ad
Osaka. Ho una figlia con una splendida voce di soprano che inizia la
carriera ed è anche lei erede dello stile classico della canzone
napoletana.
La storia e le origini della canzone sono queste:
In questi giorni sono state dette cose inesatte a proposito di questa
canzone, come per esempio che fu scritta in occasione del soggiorno a
Sorrento del Ministro Zanardelli nel 1902, ma fu solo improvvisata una
parodia sulla canzone già esistente la cui origine è molto più
interessante.
Ernesto de Curtis, mio zio, appena diciannovenne era ospite del fratello
che a sua volta era ospite nell'hotel Tramontano a Sorrento. Ascoltò
insistentemente il tipico verso dell'usignolo; sono le prime 5 note del
ritornello. Egli continuò la melodia e si appuntò le note. Giovambattista,
il fratello più grande, che era pittore affreschista e non decoratore come
alcuni hanno scritto, voleva dedicare una canzone al suo mecenate,
Guglielmo Tramontano. Era il 1894, quando la canzone fu stesa, verso e
musica, come la conosciamo oggi e fu cantata la prima volta da Lina Iorio,
un contralto che ha fatto una discreta carriera ed aveva pochi anni più di
Ernesto de Curtis. La data è in calce al cliché che tuttora è in uso come
spartito della canzone. La canzone non ebbe subito successo per cui non
essendo ancora nota, nell'occasione della visita di Zanardelli furono
cambiati molti versi che oggi risulterebbero stucchevoli e venne così
cantata da una certa Maria Cappiello della quale non si hanno più tracce.
La canzone fu registrata alla SIAE nel 1904 e raggiunse il successo
mondiale quando fu presentata alla festa di Piedigrotta dell'anno
successivo; successo a cui Sorrento deve molto per il suo turismo. Devo
aggiungere che l'amministrazione comunale di Sorrento del 1982, che
dovette dimettersi per problemi con la giustizia, fece un busto a
Giovambattista de Curtis, chissà perché non anche ad Ernesto che scrisse
la musica. In fine devo denunziare anche che il busto non corrisponde a
Giovambattista ma a Valente, un altro compositore che gli somigliava.
Cordiali saluti.
Napoli, 26/07/2 -
M° Federico de Curtis
Rotondella Camaldoli, 36 80131 Napoli
Cell.: 380 7289299
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